Dragon Ball FighterZ

Dragon Ball FighterZ – Provata la versione Nintendo Switch

Fin dal primo annuncio di Dragon Ball FighterZ, in molti avevano ipotizzato – e sperato – che il picchiaduro sviluppato da Arc System Works potesse arrivare anche su Switch. Nello stesso periodo in cui sulla console ibrida di Nintendo si apprestava a esordire Dragon Ball Xenoverse 2, il picchiaduro a squadre arrivava su PlayStation 4 e Xbox One, confermando un appeal decisamente maggiore al sequel di Xenoverse sin dal debutto sul mercato.

Sarà che le voci degli appassionati sono state ascoltate, o sarà che Dragon Ball FighterZ non è un prodotto troppo complesso, quindi facilmente convertibile e molto incline all’essere giocato in portabilità, alla fine le preghiere si sono avverate e Dragon Ball FighterZ arriverà davvero sull’ammiraglia della grande N, come annunciato durante il Direct all’ultimo E3 2018 di Los Angeles.

In occasione dell’evento organizzato da Nintendo al Video Games Party di Milano, durante il quale abbiamo visto e provato anche Super Smash Bros. Ultimate e FIFA 19, abbiamo potuto mettere le mani su una build giocabile di Dragon Ball FighterZ, che giungerà sul mercato europeo il prossimo 28 settembre.

Dragon Ball FighterZ

UN PORTING INASPETTATO

Sarà in grado di ripetere le prestazioni di Xbox One e PS4? Sarà una versione che manterrà la stessa fluidità vista sulle controparti? Queste sono due delle numerose domande che i possessori di Switch si sono posti al momento dell’annuncio di Dragon Ball FighterZ; domande alle quali è possibile già rispondere in maniera positiva, perché il porting del titolo di Arc System Works dal punto di vista tecnico sembra già un lavoro molto solido.
 Durante la nostra prova a Milano è stato possibile cimentarsi solamente in una partita veloce per sfide in multiplayer locale, con Switch utilizzata come di consueto in modalità docked.

Un test quindi superficiale per quanto concerne le modalità di gioco, invece sicuramente molto attendibile per quanto concerne invece l’analisi del comparto tecnico: è questa infatti la curiosità più grande relativa a questo porting per via delle limitate capacità dell’hardware della console Nintendo rispetto alle più performanti rivali. Dopo una serie di partite possiamo affermare che il team di sviluppo ha effettuato un ottimo lavoro sul versante tecnico, riservando la giusta attenzione a questa conversione molto attesa dopo il successo ottenuto dal titolo su Xbox One e PS4.

Per prima cosa sembrano molto costanti i 60 frame per secondo, indispensabili per un picchiaduro in 2D come questo: in nessun momento abbiamo notato un solo cedimento, quindi da questo punto di vista obiettivo centrato alla perfezione. Certo, soffermandosi attentamente sui dettagli (scelta comunque poco genuina durante i frenetici combattimenti) si nota un po’ di aliasing di troppo, probabilmente dovuto a una risoluzione che in modalità dock potrebbe non raggiungere i 1080p nativi, e forse anche qualche effetto particellare sembra aver subito sostanziali ridimensionamenti al fine di mantenere la fluidità sempre al massimo delle prestazioni. Ma alla fine si tratta di un leggero ma comprensibile aggiustamento che potrebbe non esserci nella versione finale: la build del gioco su Switch infatti era la stessa vista a Los Angeles nel booth di Bandai Namco, dunque non ancora completa e lontana dall’essere definitiva, nonostante fosse già decisamente valida.

Dragon Ball FighterZ

KAME-HAME-HA!

Pad alla mano le sensazioni si sono dimostrate all’altezza: giocando con un Pro Controller la reattività dei colpi è quella corretta con un input lag ridotto al minimo, e dove la prontezza e la scelta del colpo corretto la fanno da padrona. 
Parlando invece di novità espressamente dedicate alla conversione Switch, ci saranno i sei personaggi introdotti tramite DLC dal momento dell’uscita del titolo sul mercato forniti gratuitamente, anche se questo non vuol dire che si accederà automaticamente al Season Pass completo, dal momento che i personaggi successivi (ad esempio la forma base di Goku e Vegeta) saranno invece a pagamento. A livello di modalità, l’edizione Switch di FighterZ dovrebbe mantenersi in linea con quanto visto su Xbox One e PS4 con qualche extra esclusivo, come il multiplayer locale con cui sfruttare le caratteristiche dell’ibrida di Nintendo: si potrà giocare fino a sei giocatori in contemporanea, ma al momento non è specificato quante copie del gioco sarà necessario possedere per sfruttare al meglio questa modalità.

Siamo dunque molto fiduciosi per il lancio di Dragon Ball FighterZ su Switch, dato che le premesse sono quelle di un ottimo porting in grado di soddisfare appieno i desideri dei possessori della console Nintendo appassionati della saga di Akira Toriyama. Gli unici aspetti da approfondire, e sui quali rimangono gli ultimi dubbi, riguardano il comparto online del titolo, sul quale al momento non abbiamo potuto ancora vedere nulla. Vista l’arretratezza della struttura di rete della console, sarà probabilmente l’aspetto da analizzare con più attenzione, un aspetto che verificheremo approfonditamente come sempre sulle pagine di VGN.it in prossimità del lancio.