Onrush - Anteprima 3
Versione testata: PS4 Pro

Onrush – Provata l’open beta su PS4 Pro

Ci sono giochi di corse in cui per vincere bisogna tagliare il traguardo davanti a tutti e altri dove il più veloce si porta a casa l’intera posta in palio. Non mancano però interessanti variazioni sul tema, come il divertentissimo Rocket League e l’imminente Onrush, in arrivo tra poche settimane. Il nuovo racing sviluppato da alcuni degli ex-sviluppatori di Evolution Studios infatti punta propone una struttura di gioco a squadre dove a vincere non è chi taglia per primo il traguardo bensì il team a fare più punti.

Dopo averlo provato in anteprima qualche settimana fa e aver scambiato quattro chiacchiere con il director Paul Rustchynsky, siamo di nuovo scesi in pista con Onrush testando a fondo i contenuti dell’open beta, per scoprire con più calma il nuovo adrenalinico gioco di guida a squadre sviluppato da Codemasters.

FAST AND FURIOUS

Quali sono i due elementi che rappresentano al meglio Onrush? Velocità e distruzione, esatto. Ma il folle racing arcade nasconde al suo interno una struttura di gioco a squadre che si rifà concettualmente a giochi come Overwatch e Rocket League. Infatti solo giocando di squadra e per l’obiettivo si riuscirà ad avere la meglio sugli avversari, ma anche essere un bravo pilota potrà fare la differenza. Non a caso gli sviluppatori hanno inserito un modello di guida volutamente arcade e semplicistico, lontano da qualsivoglia simulazione. Questo però non si traduce in veicolo facili da gestire, tutt’altro, tra ostacoli da evitare e scambi di vernice, vi assicuriamo che la bravura sta proprio nel non centrare un albero a tutta velocità!

Ecco, mettere fuorigioco un avversario è un’ottima mossa perché oltre a creare superiorità numerica, la squadra avversaria dovrà fare a meno del suo apporto di punti per qualche secondo. Durante questa fase di attesa è però possibile scegliere un veicolo, magari cambiandolo a seconda dell’esigenza di quel momento. Anche se l’anima caotica di Onrush riporta alla mente un gioco come Burnout, va sottolineato come il sistema di collisioni del primo non sia proprio precisissimo. Durante le nostre scorribande infatti non di rado siamo rimasti perplessi di fronte a un’eliminazione subita in maniera discutibile, con i sospetti poi confermati osservando i replay. Ben consapevoli di trovarci di fronte a un prodotto che non rispecchia la qualità finale del prodotto, siamo fiduciosi in una maggior accuratezza da parte degli sviluppatori.

La filosofia dell’atipico arcade racing di Codemasters è a tutti gli effetti in totale contrapposizione con la stragrande maggioranza dei giochi di corse: in Onrush non sono presenti traguardi o bandiere a scacchi ma per vincere bisogna puntare tutto sul gioco di squadra per portare a termine gli obiettivi. Due team da sei giocatori, per un totale di dodici, si sfidano in una serie di modalità a squadre su tracciati circolari a suon di sportellate e tamponamenti. Eseguendo salti, acrobazie ed eliminazioni riempiremo sia la barra del turbo che il contatore del rush che potrà essere attivato una volta che la percentuale di completamento sarà completa. Il modo migliore per guadagnare turbo è sicuramente quello di eliminare i veicoli controllati dall’intelligenza artificiale, chiamati gregari, che compariranno di volta in volta lungo il percorso.

GIOCO DI SQUADRA

Due le modalità messe a disposizione (tra le quattro disponibili nel prodotto finale) in questa beta: Overdrive e Countdown. La prima consiste nell’accumulare quanto più turbo possibile da usare per dare punti alla nostra squadra, in una sfida al meglio delle cinque. La chiave di questa modalità è senza dubbio quella di non togliere mai il piede dall’acceleratore e sfruttare salti, eliminazioni e lapidi (nient’altro che dei power-up che garantiscono un po’ di turbo extra) per ottenere velocità extra e contemporaneamente impedire agli avversari di fare lo stesso, magari facendoli schiantare contro un albero. Di tutt’altro avviso Countdown che, come suggerisce il nome, vede le due squadre impegnati in una sfida attraverso i checkpoint in pieno stile Outrun. Superando dei checkpoint, ben delimitati sullo schermo, ogni membro della squadra aggiungerà del tempo extra a un conto alla rovescia che parte da trenta secondi. In una sfida al meglio delle tre, a farne le spese sarà la squadra che vedrà azzerarsi il suo countdown.

In questa versione di prova, abbiamo testato quattro degli otto veicoli presenti nel gioco completo, ognuno dotato di abilità uniche ma tutte funzionali al gioco di squadra: trattandosi di un racing game “particolare”, non sono stati inseriti veicoli più veloci degli altri e la differenza risiede unicamente nelle tre abilità speciali che ogni mezzo possiede: l’abilità rush, quella per accumulare il turbo e una passiva. Ad esempio la moto Blade è dotata di una speciale abilità rush in grado di genere una scia di fuoco che metterà fuori gioco tutti gli avversari mentre con il fuoristrada Titan è possibile rilasciare una serie di ostacoli che rallenteranno i nemici che li colpiranno, oltre a poter fare affidamento su un’abilità passiva che genera uno scudo per i compagni nelle vicinanze. Ogni veicolo è dunque ben caratterizzato e pensato per avere un ruolo specifico all’interno del team; la collaborazione tra i giocatori di squadra diventa quindi fondamentale per avere la meglio sugli avversari.

ADRENALINA TOTALE

Quello che emerge dopo diverse partite è la forte influenza che giochi come WRC o Motostorm abbiano avuto su Paul Rustchynsky e soci (che hanno lavorato allo sviluppo dei due titoli citati) ma anche da altre produzioni come Overwatch e Rocket League. Non a caso Evolution Studios, dopo la chiusura dello studio da parte di Sony, è stato acquisito da Codemasters, veri e propri pionieri dei racing (la serie F1, DiRT e GRID e lo stesso WRC, per citarne alcuni). Sfrecciare a folle velocità lungo un pendio, facendo slalom tra alberi e ostacoli è estremamente divertente e adrenalinico.

In Onrush questo concetto viene ripetuto per tutta la durata della gara, un loop coinvolgente in cui è facile entrare ma difficile uscire. Questo grazie anche alla formula di gioco che tiene impegnato il giocatore con partite non troppo lunghe ma che lo catapultano sempre al centro dell’azione grazie a una feature nota come Stampede System. Questo sistema è stato inserito dagli sviluppatori per dare modo ai dodici giocatori di fare a sportellate per tutta la durata della gara, garantendo un ritmo di gioco sempre serrato e senza interruzioni: ogni volta che un giocatore si allontana dal centro dell’azione, a seguito di un incidente o perché troppo lento (o, viceversa, troppo veloce), verrà teletrasportato in mezzo alla mischia dopo un breve avviso.

SOTTO IL COFANO

Per quanto riguarda il comparto tecnico, su PS4 Pro sono due le opzioni grafiche tra cui scegliere, dando la priorità a una o l’altra: risoluzione e frame-rate. Dopo averle provate entrambe la scelta è ricaduta su quella impostata di default, ovvero quella del frame-rate ancorato ai 60fps, obbligatori visto il ritmo frenetico di gioco. L’altra impostazione aumenta la risoluzione fino a 4K (resta da capire se nativi o tramite checkerboard) con 30fps fissi; in entrambe le modalità non abbiamo riscontrato nessun evidente calo di frame-rate. Come accennato in precedenza, per i possessori di PS4 Pro è consigliabile selezionare la modalità frame-rate in virtù della velocità di gioco. Buoni i modelli poligonali dei veicoli anche se non particolarmente ricchi di dettagli; non aspettatevi dunque di vedere i vostri bolidi andare in mille pezzi dopo un violentissimo schianto frontale contro un albero.

Nei due tracciati messi a disposizione abbiamo avuto modo di apprezzare il comparto tecnico e artistico del racing che, pur non essendo il punto forte di Onrush, riesce a farsi apprezzare in ogni caso. Big Dune Lake è il circuito più lineare dei due, composto da diverse dune che si alternano a lunghi specchi d’acqua. Nel mezzo anche qualche costruzione come una chiesa abbandonata, con tanto di passaggio al suo interno, e una vecchia imbarcazione arenata, anch’essa parte integrante del tracciato. Decisamente più convincente Volcano Lake, un percorso molto più colorato e pieno zeppo di alberi e salti che hanno messo alla prova la nostra abilità pad alla mano. Ovviamente non mancano le varianti per ogni circuito come quella che ci ha visto impegnati a gareggiare in notturna o durante una nevicata, con tanto di solchi lasciati nella neve dalle ruote dei veicoli. Resta da vedere se nel gioco completo ci sarà una certa diversificazione tra i tracciati e se in qualche modo avranno un level design simile o ben differenziato.

Onrush - Anteprima 3
Onrush
PRIME IMPRESSIONI
Onrush si conferma dunque una piacevole sorpresa nell’ambito degli arcade racing grazie a una formula di gioco adrenalinica e divertente, che strizza l’occhio anche al mondo competitivo degli eSport. Chi si aspettava un seguito spirituale di Motorstorm o un titolo à la Burnout probabilmente rimarrà deluso, anche se alcuni aspetti di gioco sono stati influenzati dai due titoli in questione. Per fortuna Onrush dimostra di possedere uno stile ben definito e idee precise, ma alcuni aspetti necessitano di una maggiore chiarezza. Innanzitutto andrà verificata la validità della campagna single-player, di cui sappiamo poco o nulla, dall’altra parte gli sviluppatori dovranno rendere ancora più appetibile il comparto multiplayer che al momento non ci è parso così ricco di contenuti. La speranza è che nella versione completa ci sia una certa abbondanza in termini di contenuti, stesso discorso per il supporto post-lancio che ci auguriamo possa mantenere vivo l’interesse attorno a Onrush, atteso per il prossimo 5 giugno su PS4, Xbox One e in un secondo momento anche su PC.
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