Tom Clancy's The Division
Versione testata: Xbox One

The Division: provata la closed beta su Xbox One

Nonostante la vocazione espressamente GdR, The Division resta comunque un gioco d’azione estremamente convincente anche quando si tratta di affrontare i nemici armi alla mano: Massive si è ispirata palesemente a titoli come Gears of War creando un sistema di coperture molto efficace, che permette di agganciarsi a un riparo con il tasto A (X su PS4), sparare da dietro una copertura o muoversi in modo naturale ai lati di un riparo senza complesse operazioni da eseguire con eccessivo tempismo. Con il tasto B (Cerchio su PS4) è possibile scavalcare oggetti e arrampicarsi, mentre con X (Quadrato) si ricarica l’arma. LT e RT servono rispettivamente per mirare e sparare, ma contrariamente ai più moderni esponenti del genere sparatutto, per usare il mirino nelle armi che lo prevedono (come i fucili di precisione) è necessaria la pressione di RS (R3 su PS4) in fase di mira. Allo stesso modo, per lanciare una granata bisogna prima premere il tasto sinistro sul D-Pad e poi usare il grilletto destro.

Ciò nonostante, in The Division si spara che è un piacere e il feeling offerto da ogni arma è davvero differente, ognuna col suo rinculo e peculiarità, ed è palese che la software house abbia optato per ridurre al minimo l’aim assistance, visto che inanellare una serie di headshot non è proprio all’ordine del giorno. Il tutto certamente grazie a un’ottima intelligenza artificiale, che nonostante la build beta, dimostra già delle tattiche aggressive e impegnative che costringeranno il giocatore a non avventurarsi à la Rambo ma cercare piuttosto una strategia efficace, favorendo così il gioco di squadra e l’uso delle Abilità.

Tramite la mappa in realtà aumentata è possibile esplorare la città di New York, spostarsi rapidamente fra le zone e visualizzare tutte le attività.
Tramite la mappa in realtà aumentata è possibile esplorare la città di New York, spostarsi rapidamente fra le zone e visualizzare tutte le attività.

LA ZONA NERA

Dopo aver completato le attività principali, abbiamo esplorato la città di New York alla ricerca di qualcosa di diverso e ci siamo imbattuti nella Zona Nera: si tratta della modalità PvP di The Division, composta perlopiù da aree contaminate in cui è possibile raccogliere risorse di tipo leggendario e loot esclusivo, che dovranno essere recuperati tramite “estrazione” da un elicottero della Divisione. In queste fasi, The Division si rivela in una forma completamente diversa, con la possibilità di ingaggiare il fuoco contro altri membri della Divisione e ucciderli per rubargli oggetti, come le speciali chiavi che sbloccheranno delle casse nascoste in cui trovare le ricompense probabilmente più interessanti del gioco. Sparare contro altri membri della Divisione vi marchierà come Traditori, e in questa fase potrete depredare gli avversari e cercare di avviare l’estrazione del loot così che la Divisione possa decontaminare gli oggetti e farli recapitare presso il deposito nel centro di comando. Più uccisioni come Traditore vi renderanno un bersaglio pubblico prioritario: ogni spostamento sarà segnalato sulla mappa periodicamente, rendendovi una facile preda fino a che il timer non scadrà.

Morire nella Zona Nera equivale a perdere tutte le risorse accumulate e non inviate alla Divisione tramite Estrazione, ma sopratutto a perdere punti esperienza e speciale denaro che si accumulerà all’interno di queste aree. In perfetto stile GdR, The Division prevede un sistema di esperienza che premia il giocatore con punti XP per qualsiasi azione compiuta: uccisioni, headshot, missioni secondarie e principali. Ogni azione contribuirà a farvi salire di livello, e ogni nuovo livello sbloccherà nuove armi ed equipaggiamento superiore. All’interno della Zona Nera, si otterrà esperienza per accrescere il proprio livello ZN, oltre a guadagnare denaro in una valuta spendibile esclusivamente presso il Mercato Nero. In caso di morte, si perderanno punti esperienza e si potrà addirittura scendere di livello, perdendo così la possibilità di utilizzare le armi e l’equipaggiamento più potente. Appare dunque importante avventurarsi in queste zone in compagnia di una squadra, comunicare e cercare di non morire per evitare di perdere risorse ed esperienza.

Esplorando i sotterranei nella Zona Nera si troveranno casse contenenti loot esclusivo.
Esplorando i sotterranei nella Zona Nera si troveranno casse contenenti loot esclusivo.

IL TANTO TEMUTO DOWNGRADE

Se n’era parlato in fase d’apertura, ed è impossibile negare che The Division sia un gioco sensibilmente diverso a quello che Ubisoft mostrò, fra lo stupore di tutti, alla conferenza in quel di Los Angeles tre anni fa. Il gioco è stato sensibilmente ritoccato in ambito grafico, vuoi per i limiti delle console di nuova generazione rispetto al super PC su cui girava la demo all’E3 2013, vuoi per la natura esclusivamente online del gioco targato Massive. Ma, nonostante il downgrade, The Division è un gioco apprezzabilissimo, tanto in ambito grafico quanto nel netcode sviluppato dalla software house. Il gioco non sarà forse quella belva spaccamascella che avevamo ammirato al reveal ufficiale, ma è innegabile che la cura nei particolari, le animazioni, gli effetti particellari, la fisica e gli scenari siano tutti estremamente convincenti.

Il netcode è ben realizzato, e anche con connessioni poco performanti non abbiamo riscontrato problemi di lag o difficoltà nell’avviare una partita in compagnia degli amici. La gestione del party è fra le più semplici e immediate che si siano viste recentemente nei giochi multiplayer-only, e basta un tasto per invitare fino a tre giocatori nella squadra o unirsi a un team già composto. Nella Zona Nera, l’area in cui è presente probabilmente la più alta concentrazione di giocatori, The Division si è difeso benissimo, riuscendo a gestire un buon numero di giocatori senza affanni, al contrario – invece – del suo diretto rivale Destiny, che mostra notevoli difficoltà quando si tratta di gestire sei o più giocatori allo stesso momento.

Dopo numerose ore di gioco alla beta di The Division, sono molto soddisfatto del lavoro compiuto da Ubisoft e Massive Entertainment: il nuovo franchise ha indubbiamente grandi potenzialità e si candida a uno dei titoli multiplayer più giocati dell’anno su PC e console. I dubbi, per il momento, riguardano la durata della campagna e le attività disponibili nel mondo di gioco. Ma anche in questo caso, alla stregua di Destiny, The Division dovrebbe offrire un’esperienza di gioco completamente diversa, più varia e vasta, al raggiungimento del level-cap, con nuove missioni e attività end-game pensate espressamente per il gioco di squadra. Per scoprirlo, però, ci toccherà attendere il lancio del gioco, previsto l’8 marzo su PC, PlayStation 4 e Xbox One.