Titanfall 2 - Anteprima PS4
Versione testata: PS4

Titanfall 2 – Provata la versione PS4

Uno dei protagonisti dell’evento EA Play 2016 di Londra è stato l’attesissimo sequel di Titanfall, lo sparatutto creato da Respawn Entertainment sotto l’egida di Vince Zampella, co-creatore del franchise Call of Duty. Dopo il lancio in esclusiva su PC e Xbox One del primo capitolo, Titanfall 2 segna il debutto del franchise su PlayStation 4, ed è stata proprio la versione per la console Sony a essere protagonista all’evento londinese a cui noi di VGN abbiamo preso parte nella cornice dell’Eventim Apollo di Hammersmith.

Andiamo ad analizzare tutte le novità nel gameplay del sequel, dopo aver provato una versione piuttosto avanzata dello sparatutto in match 6vs6 e aver assistito alla presentazione delle novità – come l’inedita Story Mode – che saranno disponibili al lancio europeo del 28 ottobre su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Titanfall 2
Un estratto dalla campagna single-player, in cui vestiremo i panni di un cadetto della Milizia alle prese con un attacco nemico alla Frontiera.

LEGAME INFINITO

Prima di passare a un’analisi dettagliata delle novità nel sistema di gioco, è doveroso fare un passo indietro: come svelato dallo stesso Zampella nel corso dell’evento, Titanfall 2 vuole dare maggiore enfasi al comparto narrativo, praticamente assente nel primo episodio, creando un’avvincente esperienza di stampo cinematografico che permetterà ai giocatori di capire com’è nato il rapporto che lega uomo e macchina, cioè il legame fra un Pilota e il suo Titan. In questa modalità, vestiremo i panni di un soldato cadetto della Milizia, che dovrà avventurarsi nella Frontiera con il sogno di diventare un Pilota. Sfortuna vuole che proprio al momento del suo arrivo, la Frontiera si trovi in trappola dietro le linee nemiche. Qualcosa andrà storto e sarà ovviamente compito del giocatore accompagnare un Titan veterano in una missione apparentemente suicida per difendere la Frontiera dall’attacco delle truppe di nemici.

Nel corso del nostro test a Londra, non abbiamo avuto modo di provare personalmente la campagna single-player, che potrà essere giocata indistintamente online o in locale. Gli sviluppatori hanno però mostrato un primo assaggio della storia con un trailer in-game, che ha evidenziato una certa cura nella caratterizzazione dei personaggi, una storia che non ci è parsa particolarmente originale nelle premesse narrative, ma che ha tutte le possibilità per far bene se sfruttata a dovere dagli sviluppatori, magari con il supporto economico di Electronic Arts e l’esperienza di un team come DICE, che è riuscito con la sua saga Battlefield a creare delle storie convincenti anche in contesti ampiamente abusati nell’industria videoludica, come i vari conflitti mondiali.

Titanfall 2 ha di certo un potenziale notevole, visto l’affascinante background alla base del franchise creato da Respawn, e speriamo che gli sforzi del team di sviluppo siano effettivamente tali da creare con Titanfall 2 un’alternativa ai soliti Call of Duty e lo stesso Battlefield, permettendo così agli amanti degli sparatutto in soggettiva di vivere una storia di stampo bellico contornata da un sistema di gioco diverso. Speriamo di avere la possibilità di testare con mano questa modalità in occasione della conferenza Electronic Arts alla Gamescom 2016 di agosto.

Titanfall 2
La storia promette di offrire un taglio cinematografico e momenti esplosivi. Nel vero senso della parola.

SQUADRA CHE VINCE…

Al termine della presentazione, abbiamo finalmente preso parte a una serie di match PvP in cui abbiamo familiarizzato con le novità principali di un gameplay che mantiene tutto ciò che di buono aveva mostrato nel suo primo capitolo, aggiungendo innovazioni mirate a migliorare – e non stravolgere – uno stile di gioco che a distanza di anni funziona ancora, e maledettamente bene. Ciò che balza subito all’occhio è una maggiore varietà nell’equipaggiamento di Piloti e Titan: sebbene nella build preliminare testata a Londra ci fosse modo di provare soltanto tre tipologie di Piloti e due Titan, Electronic Arts ha garantito che nel gioco completo in arrivo a ottobre saranno disponibili ben sei nuovi mech (nessuno fra quelli del primo capitolo sarà ripreso nel sequel), numerose abilità per i Piloti (ognuna con un ruolo preciso nell’economia dei match), maggiori opzioni di personalizzazione del loadout e sopratutto un sistema di progressione degno di nota, che si distaccherà dal discutibile sistema di Generazioni alla base del primo capitolo.

La prima novità, quella sicuramente più discussa dal materiale promozionale trapelato in rete prima dell’annuncio, è la presenza di un rampino con cui estendere mobilità e velocità del proprio Pilota. Contrariamente alle aspettative, non si tratta di una feature standard per tutte le classi di Piloti, ma un’abilità legata a una specifica tipologia di soldato che potrà essere selezionata dai vari loadout disponibili (oppure assegnabile nei loadout personalizzati). Con l’utilizzo di L1/LB si può scagliare il rampino e agganciarsi quasi a ogni superficie, per scagliarsi repentinamente contro un obiettivo o sfuggire dal fuoco nemico interrompendo il contatto visivo. La grande gittata del rampino permette di sfruttare la nuova feature in modo creativo e, nelle mani giuste, può creare più di un grattacapo alla squadra avversaria: sfruttando l’incredibile mobilità dei Piloti (più veloci grazie a un parkour ancora migliorato, più frenetico e appagante) in combinazione con il rampino, sarà possibile scatenare il panico fra le fila nemiche, muovendosi con estrema rapidità da un obiettivo all’altro. L’uso del rampino, parkour e della scivolata (assegnata al tasto Cerchio/B e ora più utile che mai) permette infatti di eludere in modo efficace il fuoco nemico e dileguarsi velocemente per organizzare il contrattacco.

Il rampino può essere utilizzato per agganciarsi a un Titan avversario e tentare un rodeo, o raggiungere un mech alleato per proteggersi dagli attacchi nemici, o ancora espellendosi dal proprio Titan e agganciando un Pilota in aria per terminarlo con un letale attacco corpo a corpo. Le possibilità sono molte, e come sempre sta alla fantasia del giocatore trovare nuove combinazioni creative per sfruttare queste abilità nel modo più efficace e devastante possibile.

Titanfall 2
In base alla posizione del Pilota e all’angolazione, ma anche alla tipologia di Titan, ci sarà un’animazione diversa per l’ingresso del soldato nel suo mech.

La mappa provata nel nostro test, chiamata Boomtown, ha evidenziato un numero ancora maggiore di sponde, corridoi e punti con cui interagire, grazie anche all’uso del succitato rampino, per sorprendere i soldati avversari con attacchi improvvisi. L’apparente abolizione del sistema di Burn Cards (che conferivano ai giocatori abilità temporanee, boost nei danni e armi speciali da utilizzare fino alla morte successiva), assenti in occasione del nostro test londinese, costringerà i giocatori a puntare su un loadout specifico per fronteggiare i diversi obiettivi che dovranno essere completati durante i match nella nuova modalità Bounty Hunt, che è stata l’unica utilizzabile nella breve prova a disposizione. Qui sarà necessario attaccare i Titan avversari e mandare al tappeto quello segnalato dal gioco, completando una serie di taglie che garantiranno un bonus nel punteggio finale.

A livello di novità, non mancano nuove armi e abilità che rendono finalmente il gameplay più vario. Lo stampo è sempre futuristico, tanto nelle bocche di fuoco quanto nelle peculiarità dei piloti. Dal nuovo fucile di precisione a doppia canna in dotazione alla classe  Countersniper alle nuove armi Anti-Titan (ora utilizzabili con la pressione del tasto Triangolo/Y, che permette di cambiare velocemente arma in corsa) come il nuovo cannone in grado di scagliare contro il mech potenti sfere di energia elettrica, che possono velocemente ridurlo in frantumi colpendo il Titan nei suoi punti deboli. L’aggiunta di diverse tipologie di granate (ancora una volta legate alla classe di appartenenza) e di abilità innovative, come la possibilità di creare un ologramma di sé stessi con cui confondere i nemici o lanciare un impulso con cui mostrare la posizione degli avversari in prossimità della propria posizione, assicurano ulteriore profondità a un gameplay ancora più diverente.

Titanfall 2
Nella modalità Bounty Hunt bisognerà uccidere il Titan segnalato dal gioco, ottenendo punti bonus.

A proposito di Titan, grande cura è stata riposta da Respawn nell’affinamento di tutte quelle meccaniche che gestiscono il rapporto fra Pilota e Titan. Come in passato, sarà necessario accumulare un certo numero di uccisioni o attendere un cooldown di circa tre minuti prima di poter evocare il Titan, che potrà essere richiamato con la pressione del tasto superiore del D-Pad e, ancora una volta, impostato in modalità automatica oppure controllato personalmente. Oltre a una nuova serie di animazioni, che rendono ancora più spettacolare l’ingresso del Pilota nel mech (con una scena differente a seconda della posizione e angolazione), i Titan possono contare su una nuova serie di abilità (a seconda del loadout scelto) e di armi con cui scatenare il caos sul campo di battaglia. Fra vecchie conoscenze e mezzi offensivi tutti nuovi, abilità inedite (come l’uso di fiamme e scariche infuocate per intrappolare Piloti e Titan nemici) e una rinnovata gestione degli scatti direzionali, l’uso dei Titan è stato reso ancora più interessante dalla software house.

Nella build a nostra disposizione erano disponibili, come già detto, solo due Titan, chiamati ScorchIon. Il primo è in grado di utilizzare attacchi incendiari, con un mortaio che scaglia proiettili capaci di espandersi in una scarica di fiamme estremamente distruttiva, mentre il secondo può sparare tre proiettili a ioni e un raggio laser capace di distruggere anche il più coriaceo dei nemici. Ogni Titan avrà un set di abilità uniche, e una super mossa che potrà essere attivata raccogliendo sufficiente energia (o dopo un lungo cooldown). Scorch ha uno scudo che può sciogliere i proiettili dei nemici, all’occorrenza può tirare un pugno per terra che è in grado di colpire i nemici con un fascio esplosivo o scagliare un barile esplosivo che causa danni nel tempo con le sue fiamme. Ion invece può godere di uno scudo simile al Vortex Shield del primo Titanfall, lanciare due mine che all’occorrenza possono trasformarsi in trappole, o utilizzare il succitato laser per farsi strada contro un gruppo di Titan o sbarazzarsi velocemente di Spectre e Grunt (i NPC controllati dall’intelligenza artificiale, presenti nuovamente nelle sfide PvP di Titanfall 2). Una volta inflitti sufficienti colpi, i due Titan possono sferrare l’attacco definitivo: nel primo caso, un devastante pugno nel terreno che genera un’onda di fiamme letali, nel secondo caso un raggio laser che fuoriesce dal petto e può mandare al tappeto un mech avversario in pochi istanti.

Ogni Titan avrà dunque un utilizzo differente, e la presenza di giganteschi robot dotati di armi da mischia (come il mech con lo spadone visto nel teaser trailer di qualche settimana fa) assicura sufficiente varietà a uno degli aspetti potenzialmente migliore del primo Titanfall, ma non sfruttato adeguatamente da Respawn nel titolo originale, su cui gravava una monotonia eccessiva causata dal numero esiguo di loadout a disposizione dei giocatori.

Chiaramente, una manciata di partite online non basta per farci valutare adeguatamente le potenzialità del nuovo sparatutto di Respawn, ma ci auguriamo che la software house abbia capito la lezione e sviluppato un quantitativo di contenuti tale da garantire sufficiente varietà ai giocatori. Il nuovo sistema di progressione e XP promette di rendere l’esperienza di gioco più accattivante (e non monotona già al raggiungimento della seconda Generazione), mentre il nuovo arsenale di armi, le abilità dei Piloti e dei Titan renderanno l’esperienza di gioco fresca e divertente pur senza particolari stravolgimenti al nucleo principale. A livello tecnico, la versione PlayStation 4 testata a Londra non ha mostrato evidenti passi in avanti a livello di pura resa grafica: a differenza di buona parte del catalogo Electronic Arts, Titanfall 2 resta un prodotto basato sul motore di gioco Source Engine, che non può competere di certo con il Frostbite di Battlefield 1. Ciò nonostante, qualche affinamento in questo senso c’è stato, con un numero leggermente superiore di dettagli su schermo e una realizzazione di modelli poligonali, scenari e oggetti buona, ma nulla che possa far gridare al miracolo, come probabilmente si aspettavano i fan di Titanfall. Dal canto sul, la console Sony svolge bene il suo lavoro e ci offre un ottimo senso di velocità, non interrompendo praticamente mai la fluidità offerta dal frame-rate ancorato a 60fps.

L’appuntamento con Titanfall 2 è fissato a Colonia, quando dovremmo finalmente avere la possibilità di provare con mano tutte le novità del comparto single-player e i nuovi loadout in serbo dal team Respawn. Fino ad allora, restate su VGN per tutti gli aggiornamenti sullo sparatutto, che uscirà a fine ottobre su PC, PlayStation 4 e Xbox One.