Journey to the Savage Planet: l’alba di una nuova fantascienza

Il titolo di Typhoon Studios spalanca le porte a un nuovo modo di vedere il genere fantascientifico.

La fantascienza ha subito, nel corso dei decenni, svariati stravolgimenti nel modo in cui è stata concepita e rappresentata. Di pari passo con il progresso scientifico, l’omonimo genere ha di volta in volta alzato l’asticella, evolvendosi e modificando il modo in cui viene narrata attraverso libri, film e anche videogiochi. Se nei primi decenni dell’Ottocento la fantascienza toccava temi che prendevano sì le distanze dal mondo reale, pur rimanendo sempre all’interno dei confini terrestri, successivamente questi confini sono stati inevitabilmente posti qualche gradino più in alto. Verso lo spazio. Grazie al progresso tecnologico e scientifico l’essere umano ha spostato i limiti della sua immaginazione ben più lontano del nostro pianeta, alla spasmodica ricerca di nuovi pianeti da esplorare e colonizzare, e nuovi esseri viventi da incontrare.

Journey to the Savage Planet è soltanto uno degli ultimi esponenti di questo immenso immaginario che si divide tra scienza e fantasia. Il gioco di Typhoon Studios, in arrivo sugli scaffali il prossimo 28 gennaio, mette in piedi uno dei temi più ricorrenti del genere fantascientifico: un mondo, quello terrestre, ormai privo di risorse e stimoli, gestito ormai da compagnie di esplorazione interstellare. Proprio per una di queste società, la quarta in ordine di importanza (su un totale di quattro!), lavorerà il protagonista del gioco, un astronauta inviato in giro per lo spazio alla ricerca di una nuova Terra. In una di queste esplorazioni arriveremo finalmente a quella che sarà la destinazione finale del nostro viaggio, un pianeta incontaminato e coloratissimo, un posto perfetto per ritrovare la speranza e costruire un futuro.

Un mondo vasto e colorato aspetta solo di essere esplorato.

A SPASSO PER IL PIANETA SELVAGGIO

Gli sviluppatori della software house canadese vogliono che il loro gioco offra un modo diverso di intendere la fantascienza. Niente più ambientazioni cupe e lugubri quindi, piene di mostri tanto pericolosi quanto verosimili, ma piuttosto un mondo variegato e colorato, popolato da creature sì strane, che però non suscitano nel giocatore paura o ribrezzo come avviene in altre produzioni legati al genere. L’obiettivo di Typhoon Studios è quello di trasmettere ai giocatori un forte senso di libertà e invogliare il nostro piccolo astronauta a esplorare il mondo che gli si para davanti.

Tutto ciò, unito a delle meccaniche di gioco quantomeno originali, rappresenta una nuova chiave di lettura per il genere, in cui speranza e armonia rappresentano tematiche principali. L’uomo non è più invasore/colonizzatore ma diventa esploratore consapevole, senza dimenticare il fardello che grava sulle sue spalle dopo aver abbandonato il suo pianeta d’origine. Questo avviene attraverso il punto di vista di un semplice esecutore che, dalla repressione forzata delle propria libertà per volere delle compagnie di esplorazione internazionali, sviluppa, mettendo piede nel nuovo mondo, una nuova coscienza di ciò che lo circonda, del valore della vita e della speranza di un futuro che sia vivo e sfolgorante.

Durante la nostra esplorazione incontreremo tante e colorate creature, occhio però, non tutte si dimostreranno amichevoli.

IL PIACERE DELLA SCOPERTA

In Journey to the Savage Planet l’esplorazione la fa da padrona e la conoscenza del nuovo mondo è il vero obiettivo che i giocatori dovranno porsi. La ricerca di nuovi materiali e la classificazione delle misteriose creature che lo popolano saranno solo alcune delle varie attività in cui dovrà cimentarsi il protagonista nel corso della sua missione. Journey to the Savage Planet offrirà anche delle boss fight, in cui affronteremo creature particolarmente pericolose e che saremo in grado di sconfiggere solo con l’equipaggiamento adeguato. Ed è qui che entra in gioco un particolare sistema di crafting, attivabile recandosi all’interno della propria astronave. Una sofisticata stampante 3D ci permetterà all’occorrenza di riparare, potenziare e forgiare nuovi oggetti sfruttando le numerose risorse (e i nuovi progetti) che raccoglieremo esplorando in lungo e in largo il pianeta.

Ad accompagnarci nella nostra missione di “biologo spaziale” troveremo il nostro fedelissimo scanner, un dispositivo ultra tecnologico (che a qualcuno potrà ricordare vagamente un Pokédex) che ci permetterà di dare un nome e una funzione alla moltitudine di materiali, piante e animali che incontreremo durante il cammino. Questi esseri viventi potranno rivelarsi amichevoli mentre altri invece saranno ostili verso noi, reputandoci una minaccia da cui difendersi.

Non mancheranno sezioni di gioco tipicamente da sparatutto, anche se si intuisce abbastanza chiaramente che non saranno queste le meccaniche di gameplay di riferimento per Journey to the Savage Planet. I ragazzi di Typhoon Studios tentano piuttosto di coinvolgere il giocatore nella scoperta dei vari biomi ideati in pieno stile metroidvania, sfruttando una buona miscela di ambientazioni: dalle verdeggianti colline alle fredde lande ghiacciate, dove alcuni di questi scenari potranno essere esplorabili solamente dopo aver conseguito determinati oggetti o sbloccando dei potenziamenti specifici.

Il level design di Journey to the Savage Planet è molto ambizioso, riuscirà a lasciarci a bocca aperta?

IMPARARE PER SOPRAVVIVERE, SOPRAVVIVERE PER ESPLORARE

Proseguendo nell’avventura, Journey to the Savage Planet offre un level design sempre più complesso e articolato, ma sopratutto funzionale, al punto da proporci un gameplay ricco di missioni secondarie e segreti da svelare tramite divertenti puzzle da risolvere. Queste attività parallele potranno far allontanare i giocatori dal completamento della quest principale, che potrà essere messa in secondo piano, lasciandosi rapire dalla voglia di scoprire e di imparare esplorando il pianeta in lungo e in largo.

Sì, perché in questo promettente titolo la conoscenza è alla base della sopravvivenza. Azioni che in principio potranno sembrarci particolarmente ostiche, col passare del tempo diventeranno semplice routine. Imparare a utilizzare nel modo corretto gli oggetti e i materiali è di fondamentale importanza per proseguire, così come per la crescita del nostro personaggio; è innegabile come questo percorso porti inevitabilmente il giocatore a sentirsi appagato e ancora più invogliato a scoprire, il tutto in un circolo vizioso dal quale non si vorrebbe mai uscire.

Journey to the Savage Planet è un titolo che si prospetta dunque molto interessante, e non solo per gli amanti del genere fantascientifico. L’imminente avventura creata dalla software house canadese potrebbe riuscire a far breccia anche nei cuori di chi, come me, non è mai stato un grande appassionato del genere. Un mondo colorato, popolato da creature strane e variegate, rappresenta il biglietto da visita di un gioco che si appresta a cambiare le carte in tavola, e che potrebbe essere un nuovo spartiacque per il genere sci-fi. Ci riuscirà? Non ci resta che scoprirlo a partire dal 28 gennaio, giorno in cui Journey to the Savage Planet sarà disponibile per PC, PlayStation 4 e Xbox One.