Indivisible

Indivisible

Da Lab Zero Games arriva un metroidvania sperimentale molto divertente e ispirato.

Dopo il successo di Skullgirl, Lab Zero Games si è tuffata nello sviluppo di Indivisible, una produzione ancora una volta ricca di originalità e spessore com’era lecito aspettarsi dopo i consensi ottenuti con il precedente progetto. Si tratta di un gioco molto originale, ricco di fascino e che nonostante la sua natura indie – seppur spinta da una campagna Kickstarter e in seguito anche dall’appoggio del publisher 505 Games – getta il cuore oltre l’ostacolo tentando di sperimentare nuove idee.

Lo fa grazie a un’impalcatura di gioco che oseremmo definire ibrida, viste le numerose sfaccettature presenti e contaminazioni provenienti da altri mondi. Scopriamo insieme in cosa consiste il concept di Indivisible nella nostra recensione per Xbox One X.

Lo stile grafico scelto da Lab Zero Games è molto ispirato.

INDIVISIBILI

Quella che sembra una tipica fiaba giapponese racconta la storia di Anja, una giovane ragazza guerriera sin da piccola instradata dal padre alla cultura del combattimento, della fatica e dell’allenamento. L’invasione da parte dell’esercito del perfido Ravannavar le permette, non senza importanti sacrifici, di mettere in pratica finalmente ciò che ha imparato in anni di rinunce e dedizione. Una lunga rincorsa per sentire tra le labbra il sapore agrodolce della vendetta, ma anche un’avventura che le consentirà di intraprendere un importante viaggio introspettivo alla conoscenza di se stessa.

Anja, infatti, a differenza dei suoi simili, porta con sé un potere sconosciuto chiamato Chakra, ossia la capacità di inglobare nella sua mente altri esseri umani in quello che viene definito il Regno Interiore, che le permette di “resuscitarli” al momento opportuno per poterli sfruttare in battaglia. Il potere in questione sarà determinante sia a livello di connotazione del personaggio, sia per quando riguarda lo sviluppo del gameplay.

UN COLLAGE DI GAMEPLAY

Indivisible si scopre lentamente, a piccoli passi, in un percorso per nulla brusco che mantiene un senso di crescita costante per gran parte della durata complessiva della storia: sono necessarie una ventina di ore circa per portare a termine l’avventura che vede protagonista la scatenata Anja. Quando ci si sposta negli scenari la struttura, rigorosamente in 2D e a scorrimento orizzontale, è fondata su elementi platform, tra salti su piattaforme, cunicoli e rimbalzi tra una parete e l’altra. Ma il pezzo forte del gameplay si rivela nel momento in cui cominciano i combattimenti, tanto particolari da lasciare il giocatore abbastanza spiazzato; Indivisible si trasforma in una sorta di gioco di ruolo ricco di elementi da picchiaduro, con combattimenti a metà tra quelli a turni di un classico JRPG e quelli più action di uno Xenoblade Chronicles.

Principalmente il combat system si basa sul concetto del cosiddetto bouncing, cioè riuscire a mantenere il nemico sotto scaccio grazie a una serie molto lunga di attacchi ripetuti, incastrati in modo tale che lui non possa replicare. Funziona in questo modo: il giocatore controlla Anja, più da uno a tre compagni scelti dal Regno Interiore a seconda del momento dell’avventura. Ogni personaggio possiede delle mosse abbinate a un tasto del pad, più alcune mosse speciali sfruttabili attraverso semplici combinazioni.

Durante i combattimenti, l’interfaccia cambia: ogni combattente è affidato a un tasto specifico del controller.

Il giocatore può scegliere la mossa da utilizzare per un solo personaggio alla volta, quando questa viene utilizzata è necessario attendere un tot di tempo affinché si sia ricaricata, per poi averla nuovamente a disposizione. Ovviamente, lo stesso sistema funziona per ciascun personaggio presente nel party, ma anche per i nemici che troveremo di fronte. Detta così parrebbe un sistema piuttosto semplice e poco profondo, in realtà lo svolgimento è talmente rapido, compresi i tempi di ricarica di ciascuna mossa, da risultare molto complesso e appagante.

È indispensabile conoscere bene il proprio team, con i propri punti di forza, in modo da avere un rapporto attacco difesa equilibrato, ed è ancora più fondamentale capire come legare tante combo in sequenza in modo togliere più energia possibile al nemico nel proprio spazio combattivo. Dobbiamo ammettere di aver avuto delle perplessità iniziali ma, una volta preso possesso delle meccaniche, queste sono sparite di fronte a quello che a conti fatti è sul serio un combat system ben riuscito, che inoltre si sposa alla perfezione con la filosofia della produzione e lo stile dei personaggi.

METROIDVANIA NELL’ANIMA

Indivisible si inserisce prepotentemente in un contesto senza dubbio di metroidvania memoria, dove l’esplorazione della mappa e anche un certo backtracking la fanno da padrona. Raggiungere cunicoli e sbloccare nuove abilità fa parte del bagaglio tecnico di Anja, la quale potrà salire di livello anche se solo “automaticamente”: non è possibile infatti portare avanti scelte di potenziamento ma l’aumento del livello dei protagonisti avviene in maniera autonoma progredendo con la storia.

Nelle fasi avanzate l’esplorazione e alcuni combattimenti con nemici minori potrebbero appesantire il computo della valutazione finale, dato il ripetersi un po’ troppo ossessivo di alcune azioni, ma alla fine è sempre lo scenico gameplay a esaltare Indivisible, mettendo una pezza su tutte le sbavature evidenziate.

A livello artistico, alcuni scorci non sono niente male.

Dal punto di vista tecnico Indivisible non è un miracolo, ma lo stile anime è molto ben curato e le ambientazioni raggiungono un ottimo livello artistico, considerando poi che il tutto mantiene i 60 frame per secondo abbastanza costanti. Nonostante la nostra prova sia avvenuta sull’ammiraglia di casa Microsoft, Indivisible non ne sfrutta le potenzialità dato che, purtroppo, non è uno dei titoli ottimizzati su Xbox One X. Proprio per questo, probabilmente, non è presente l’HDR, e in qualche cut-scene si avverte qualche scatto di troppo, cosa che per fortuna non accade invece durante le fasi di gioco.

Indivisible
Indivisible
GIUDIZIO
Indivisible è una produzione a budget ridotto tra le migliori viste nel 2019. Questo grazie a un collage veramente interessante di idee, il quale accorpa in un solo titolo elementi platform, ruolistici, action e persino da picchiaduro, il tutto condito da una struttura metroidvania piuttosto curata anche se in alcuni frangenti un po’ pesante e ripetitiva. Nonostante il periodo denso di uscite, alcune ben più blasonate, il nostro consiglio è, se potete, di dare una possibilità a Indivisible, non ve ne pentirete soprattutto se amate questo genere di produzioni sperimentali.
GRAFICA
7.7
SONORO
7.5
LONGEVITÀ
8.7
GAMEPLAY
8.5
PRO
Gameplay ricco di varianti e appagante
La campagna dura oltre venti ore
Un metroidvania interessante...
CONTRO
...ma a tratti ripetitivo
Qualche incertezza grafica
Nessuna ottimizzazione per Xbox One X
8.3
8376
ACQUISTALO SU AMAZON!