Borderlands 3

Borderlands 3 provato in anteprima all’E3 2019

Il nuovo sparatutto di Gearbox Software si mostra a Los Angeles con tante novità.

Il genere dei looter shooter ha manifestato qualche incertezza negli ultimi mesi: i due esempi più lampanti sono certamente quello di Destiny 2, che ha avuto un avvio difficile e sta lentamente riprendendosi dopo l’addio ad Activision, e Anthem, che al contrario è ogni giorno sempre più abbandonato a sé stesso. In tutto ciò, sta per inserirsi con una certa prepotenza Gearbox Software, che con il suo Borderlands 3 è pronta a prendersi lo scettro di miglior looter shooter sul mercato.

E a tutta ragione, aggiungiamo noi, dopo aver provato con mano in due occasioni una demo dello sparatutto, sperimentando diverse classi durante lo Showcase di Microsoft a Los Angeles e partecipando poi a una presentazione a porte chiuse con Gearbox, che ci ha illustrato le principali novità in arrivo a settembre prima di poter riprovare la stessa demo nei panni di un nuovo personaggio.

I famigerati Calypso Twins in azione.

SEMPRE PIÙ FUORI DI TESTA

Le due prove ci hanno permesso di sperimentare le differenze in termini di gameplay di due dei quattro Cacciatori della Cripta: Amara e Moze. La prima è una Sirena, mentre la seconda è un Soldato. A prescindere dalla classe di riferimento, avrete a disposizione tre diversi rami che vi conferiranno abilità specifiche e sensibilmente diverse l’una dall’altra: nel caso di Amara, ad esempio, la sottoclasse Brawl permette di lanciarsi in aria per poi scatenare una prepotente onda d’urto che infligge danni ad area a tutti i nemici presenti nei paraggi, mentre Mystical Assault consente di creare una proiezione di sé stessi che danneggia tutti coloro si troveranno sul suo cammino. Grazie a Fist of the Elements, la Sirena può evocare un gigantesco pugno che danneggia gli avversari e si aggancia a uno dei nemici, bloccandolo sul posto per pochi istanti.

Nel caso di Moze, invece, a farla da padrone è il caos che il suo tank robotico Iron Bear è in grado di scatenare: con la sottoclasse Demolition Woman, si fornisce al mech un paio di armi distruttive niente male come un lanciamissili e un lanciagranate, mentre con la seconda sottoclasse Shield of Retribution gli fornisce una devastante railgun e un Iron Fist che consente al robot di sferrare pugni devastanti. La terza e ultima sottoclasse, dal titolo Bottomless Mags, fornisce al mech un lanciafiamme e una chaingun che danno al personaggio la possibilità di infliggere danni ingenti senza necessità di ricaricare.

A prescindere dal personaggio e dalla sottoclasse che sceglierete, ci sono numerose skill passive, abilità complementari e potenziamenti che possono lavorare in sinergia con le super abilità principali, dando al giocatore la totale libertà di personalizzazione al fine di adattare il gioco al proprio stile di combattimento. Sommate alle numerose possibilità di movimento e mosse elusive offerte da Gearbox per questo nuovo episodio, siamo certi che i giocatori riusciranno a divertirsi come non mai nella saga.

TANTA CARNE AL FUOCO

E se tutto ciò non dovesse essere sufficiente, ci pensano le numerose (e per certi versi incredibili) armi a rendere Borderlands 3 un gioco incredibilmente spettacolare: durante la nostra prova, abbiamo potuto sperimentare diverse armi decisamente fuori di testa, che in molti casi disponevano di una modalità di fuoco secondaria in grado di cambiare drasticamente l’approccio ai combattimenti. E così, ci siamo fatti strada tra nemici che, già in questa prova, hanno dimostrato di essere in grado di impensierirci con tattiche più avanzate rispetto al passato, costringendoci a sfruttare tutto l’arsenale in possesso.

Borderlands 3
Il boss Mouthpiece, un DJ mancato con la passione per le casse esplosive.

Arrivati nella misteriosa struttura a tema musicale, è stato finalmente il momento di affrontare il primo di tanti boss che faranno parte della nuova avventura su Pandora, il bizzarro ma impegnativo Mouthpiece: un bestione con la passione per le onde sonore che era in grado di caricare degli altoparlanti letteralmente esplosivi capaci di infliggere danni a chiunque si trovasse nel raggio d’azione. Un boss che ci ha costretto a muoverci con una certa costanza e a variare molto spesso strategia, utilizzando armi e abilità per uscire indenni dal combattimento e portare a casa un po’ di loot.

Loot che sarà centrale nell’ottica di offrire un’esperienza ancora più social, con una serie di idee che consentiranno ai giocatori di monitorare il loadout dei propri compagni così da creare un equipaggiamento complementare per affrontare le minacce che si celano in quel di Pandora, oppure di scambiare il loot che non serve tramite l’apposita feature studiata da Gearbox. La software house capitanata da Randy Pitchford sa bene che gli aspiranti Cacciatori della Cripta amano personalizzare il proprio personaggio e per tale motivo ha ben pensato di offrire un nuovo sistema di customizzazione, che consentirà di variare l’aspetto del personaggio, delle armi e degli accessori (con tanto di ciondoli da appendere alle bocche da fuoco).

Ciò che lascia davvero l’acquolina in bocca è che alcuni di questi contenuti estetici sono ottenibili solo completando determinate avventure e attività speciali, come ad esempio quelle che ci porteranno a esplorare Eden-6, ambientazione fantastica che ci porterà ad approfondire anche la storia della fonderia Jacob e promette di offrire numerose storie e contenuti aggiuntivi per gli amanti della lore di Borderlands. L’appuntamento è fissato al prossimo 13 settembre, quando Borderlands 3 sarà lanciato su PC, PS4 e Xbox One.