Battletoads

Battletoads provato in anteprima all’E3 2019

Pimple, Rash e Zitz tornano in una nuova avventura: ecco le nostre impressioni sul remake del classico Rare.

Battletoads è da sempre considerato come l’antagonista delle Teenage Mutant Ninja Turtles, diventando presto la risposta di Rare al successo di quel quartetto di tartarughe ninja dai nomi italianamente rinascimentali e ghiotte di pizza, personaggi ben più celebri delle Toads create dalla software house britannica che hanno mantenuto intatta la loro popolarità fino ai giorni nostri (o quasi).

Per ragioni puramente anagrafiche il sottoscritto (Battletoads debuttò nel 1991 su NES) non ha mai avuto modo di confrontarsi con il gioco, ma la possibilità di provare questo rifacimento del classico di Rare in anteprima all’E3 2019 è stata una di quelle occasioni da non lasciarsi sfuggire, le cui impressioni sono poi state raccolte in questo articolo che vi proponiamo di seguito.

Battletoads arriverà su Xbox One nel corso dei prossimi mesi, e come da consuetudine delle recenti esclusive Microsoft farà parte del corposo catalogo di Xbox Game Pass sin dal giorno del suo lancio sul mercato.

Se cercate un gioco cooperativo divertente e spensierato allora Battletoads potrebbe fare al caso vostro.

RASH, PIMPLE E ZITZ DI NUOVO IN AZIONE!

Dopo essere stati brevemente introdotti alle meccaniche di gameplay ci siamo subito calati nell’atmosfera caotica e caciarona di Battletoads insieme ad altri due giocatori, uno dei punti di forza è appunto la cooperativa in locale per tre giocatori, aiutati da un sistema di controllo che non riserva particolari difficoltà nell’essere appreso. Le tamarre rane mutanti possono contare su un moveset degno di un lottatore di wrestling tra attacchi caricati, pugni che scaraventano in aria i malcapitati nemici e una serie di combo da portare a segno insieme agli altri due Toads.  

Oltre a questo le bellicose ranocchie possono sfruttare la loro caratteristica lingua appiccicosa per portare i nemici a tira, prima di gettarsi nella mischia in pieno stile beat ’em up. Nella prima fase ci siamo divertiti a malmenare gli sfortunati bersagli esibendoci anche in colpi combinati che ci hanno fatto gasare e non poco. Poi è stato il momento dello scontro con Porkshank, un boss non particolarmente impegnativo che abbiamo liquidato con una certa facilità.

L’ultimo step della demo si è rivelato anche quello più maledettamente ostico da superare e, contrariamente alle fasi precedenti a scorrimento laterale, la visuale è traslata alle spalle dei tre personaggi. Per (nostra) fortuna lungo il percorso cosparso da una serie infinita di ostacoli gli sviluppatori hanno pensato di inserire dei checkpoint, ma la facilità con cui ci si imbatte nella schermata del game over rende questa gioia vana. Alla fine siamo riusciti a spuntarla, saltando e spostandoci a destra e sinistra per evitare gli ostacoli, concludendo così il nostro primo contatto ravvicinato con Battletoads, che in un certo senso promette di far sudare le fatidiche sette camice anche ai giocatori più navigati, proprio come accadeva nella versione originale.

25 ANNI E NON SENTIRLI

A rendere sicuramente più piacevoli le scazzottate contro ratti dalle mise improponibili e maiali tatuati ricoperti di spuntoni ci ha pensato il gradevole stile grafico che strizza l’occhio alle produzioni d’animazione moderne. Tra tutte le uscite relative alla serie il remake in questione si rifà alla versione arcade della serie del 1994 (inserita anche nella raccolta Rare Replay in esclusiva per Xbox One), aggiornandone sprite e animazioni, dopo aver accuratamente settato la palette cromatica su colori vivaci e soprattutto energici.

Come la totalità dei titoli che è stato possibile provare all’interno del Microsoft Theater, anche Battletoads girava su Xbox One X, una scelta quanto mai ovvia che ha messo in mostra quanto di buono fatto da DLALA e Rare in termini di fluidità grafica anche con un buon quantitativo di nemici a schermo. Nella versione finale il tutto sarà impreziosito da una risoluzione in 4K e HDR, che sfrutteranno la potenza della console Microsoft.

Le sessioni platform a bordo delle moto si sono rivelate molto più complicate del previsto, ma non per questo meno divertenti.

Semplice, caciarone e spassoso se giocato in compagnia, sono questi gli aggettivi che probabilmente descrivono al meglio la nostra prova di Battletoads avvenuta qualche giorno fa all’E3 2019. Lo sviluppo del remake del titolo originale pare stia procedendo nel migliore dei modi, anche considerando il curriculum piuttosto scarno del team che si sta occupando del progetto; di certo non ci aspettiamo che questo titolo ridefinisca il genere ma piuttosto ci accontentiamo di un gioco capace di intrattenere e divertire.

Se queste premesse positive saranno mantenute nel corso dello sviluppo è probabile che questa versione moderna possa attirare l’attenzione anche di chi non ha mai avuto la possibilità di approcciarsi alla serie, oltre chiaramente a far felici i fan di lunga data di Rash, Pimple e Zitz.