La prima giornata all’E3 2019 è stata all’insegna del fantasy: aperte le porte del Convention Center, abbiamo incontrato i ragazzi di Frozenbyte, i quali ci hanno mostrato il nuovo progetto in cantiere. Con un gameplay solido alle spalle, abbiamo messo le mani in anteprima Trine 4: The Nightmare Prince, il quarto capitolo della serie che promette l’introduzione di nuove funzionalità mantenendo allo stesso tempo la classica struttura del platform a cui siamo affezionati. Ecco com’è andata.
GIOCO DI SQUADRA
Nella prima parte della nostra prova abbiamo assistito a un hands-off di tre livelli esclusivi, ognuno caratterizzato da un livello di difficoltà crescente. Il primo, quello più semplice, ha svelato le prime meccaniche tra enigmi da risolvere e piccoli stage dove affrontare i nemici. Sin da subito si sente l’effetto tipico di Trine con la le due dimensioni del platform che però si amalgama alla perfezione agli scenari tridimensionali. Vediamo quindi un fiore in grado di spostare delle rocce a bordo del sentiero oppure un riccio che pulisce l’entrata del vialetto di casa sua.
Successivamente i ragazzi di Frozenbyte hanno messo mano al secondo livello, giocandolo in coop, vero cardine del gameplay della serie. Abbiamo chiesto cosa cambi effettivamente giocando da soli o in compagnia degli amici: prontamente ci è stato detto che i nemici non saranno più forti in base al numero di giocatori nel party, al contrario degli enigmi, che invece diventeranno più ostici. Da qui si nota la volontà del team di sviluppo di improntare il gameplay maggiormente sui rompicapi da risolvere e non sui combattimenti, che risultano comunque interessanti.
Il team di sviluppo ha confermato le nuove peculiarità a disposizione dei protagonisti nell’ultimo livello, con gli enigmi che sono diventati considerevolmente più difficili da gestire anche in presenza di due giocatori. Ovviamente è possibile affrontare la storia in un party composto da tre persone, e quindi un personaggio a testa. Gli sviluppatori hanno rivelato che sarà possibile giocare a Trine 4 con altre tre persone in una modalità aggiuntiva. Sfortunatamente non sarà introdotto un quarto personaggio, piuttosto si potrà giocare con lo stesso personaggio utilizzato da più persone: il team potrebbe essere composto da tutti Pontius, tutti Zoya o tutti Amadeus per esempio.
IL CARO VECCHIO PONTIUS
La seconda parte della prova ci ha visto invece mettere mano a una build di un singolo livello con protagonista il guerriero Pontius. Abbiamo padroneggiato sin da subito le meccaniche di gioco, grazie anche ai vari aiuti sparsi per la mappa. Pontius ovviamente è un personaggio improntato al combattimento e alla resistenza, e di conseguenza le sue abilità si basano sulla distruzione. Inoltre questo personaggio è dotato di scudo, il quale può essere utilizzato per reindirizzare correttamente i raggi solari per attivare un meccanismo oppure l’acqua corrente per annaffiare un germoglio.
Dopo aver passato con successo tutti gli enigmi, abbiamo finalmente affrontato il boss finale noto come “Il Cavaliere Corrotto”, un enorme scheletro particolarmente difficile da battere se non si è grado di risolvere il puzzle nella stessa boss battle. Il nostro avversario è infatti sensibile alla luce e perciò occorre sfruttare gli oggetti presenti nella stanza contro di lui. Il boss lanciava infatti alcune palle avvelenate da riflettere contro dei rampicanti che bloccavano la fonte luminosa, lasciandolo scoperto a ingenti danni. E così, ripetendo questo pattern più volte, siamo riusciti a buttare giù il bestione e completare la nostra demo di Trine 4: The Nightmare Prince, un gioco che ci ha lasciato buone impressioni e fa ben sperare sul ritorno della saga di Frozenbyte. Il debutto è previsto su PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch in autunno. A seguire alcune immagini svelate all’E3.
