Ace Combat 7: Skies Unknown

Ace Combat 7: svolazzare tra i cieli in realtà virtuale

All'interno del titolo Bandai Namco c'è una modalità dalle grandi potenzialità, che però pecca di contenuti.

L’arrivo di Ace Combat 7: Skies Unknown nei cieli degli appassionati di simulatori di volo militari è stato accolto dalla critica e dagli appassionati molto positivamente, come potete leggere nella nostra recensione. In parte per la disperazione, dato che ormai questo genere di giochi è praticamente inesistente, ma soprattutto perché Bandai Namco è riuscita a coniugare una base tecnica di altissimo livello a un comparto narrativo capace di incuriosire anche chi di simulatori di volo fino a oggi si è interessato poco o nulla.

A rendere sicuramente più interessante l’attesa di Ace Combat 7 ha sicuramente contribuito già qualche anno fa l’annuncio che il titolo avrebbe supportato, in esclusiva per un anno, il visore PlayStation VR di Sony per offrire un’esperienza in realtà virtuale unica. Più ci si avvicinava al lancio e meno dettagliate erano le informazioni al riguardo, con i fan del simulatore di volo che hanno coltivato il timore che i contenuti dedicati a PSVR fossero limitati (si pensi a Gran Turismo Sport) o comunque non all’altezza della controparte “normale”. Quest’oggi cerchiamo di chiarirvi cosa gli sviluppatori sono riusciti a tirar fuori dal cilindro.

Ace Combat 7: Skies Unknown

TRE PER QUATTRO

Quando ci occupiamo di PlayStation VR soltanto in rari casi si riesce a parlare di “giochi in realtà virtuale”. Molto spesso, infatti, si è costretti a descrivere i titoli dedicati al visore di Sony come delle “esperienze” e, sfortunatamente, anche il caso di Ace Combat 7 rientra in questa categoria. Con una mini-trama legata al pilota Mobius 1, le vicende della modalità VR del simulatore di Bandai Namco si delineano in tre sole missioni su altrettante mappe e ambientazioni differenti.

Si inizia in mezzo all’oceano partendo da una portaerei, si prosegue cercando di decollare in piena emergenza da una base sotto attacco e si conclude con una missione tra le pendici di alte montagne. La povertà contenutistica non si limita alle sole missioni ma anche al numero di aerei che dalla trentina della versione “normale” si riducono ai soli quattro di quella VR, a patto che riusciate a sbloccarli tutti ottenenendo ottimi risultati nell’avanzamento delle missioni.

Ace Combat 7: Skies Unknown

TECNICA E DURATA

Dal punto di vista puramente esetico, similmente a quanto fatto da Polyphony Digital con GT Sport, Bandai Namco rinunciando all’adattamento dell’intero gioco è riuscita a ricreare nelle tre missioni dedicate al PlayStation VR una qualità grafica e una fluidità davvero invidiabili. Non potendo esplorare aree vastissime e con un numero ridotto di differenti velivoli, Ace Combat 7 è un vero e proprio splendore. In passato ci siamo divertiti con la missione Rogue One: X-Wing di Star Wars Battlefront, anche in quel caso un’esperienza eccezionale, o la missione Infinite Warfare Jack Assault di Call of Duty, ma l’ambientazione “spaziale” rendeva sicuramente tutto più facile non dovendo occuparsi di oggetti in movimento animati come l’oceano o le nuvole tra le montagne.

Chiaramente, come di consueto, l’effetto che un gioco tanto bello da vedersi quanto “veloce” da seguire possa piacere o meno soprattutto al vostro stomaco è del tutto soggettivo. Il motion sickness è dietro l’angolo e, per quanto le missioni durino poco più di 10 minuti, se non avete gradito i titoli sopra citati è molto probabile che Ace Combat 7 vi risulti ancora più indigesto.

Ace Combat 7: Skies Unknown

UN PREMIO DI CONSOLAZIONE

Completate le tre missioni gli sviluppatori hanno pensato di offrire come bonus l’accesso all’Air Show, uno spettacolo a cui potrete soltanto assistere e che dopo la prima visione probabilmnete non considererete neanche più. Piuttosto avremmo preferito una missione in più, sfortunatamente dovrete accontentarvi soltanto di questo…

Peccato davvero per il numero limitato di contenuti, avere a disposizione una quantità di aerei e missioni nella trama originale che si sono ristrette al punto da sembrare un inutile bonus non giustifica assolutamente l’acquisto di un visore PlayStation VR per giocare ad Ace Combat 7. Se ne avete già uno in casa avete un motivo in più per provare il nuovo titolo di Bandai Namco, sapendo però che dovrete davvero accontentarvi di esperienze davvero ridotte all’osso.