La next-gen videoludica è ormai alle porte e, nonostante le poche informazioni ufficiali, ogni giorno ci troviamo a fare i conti con indiscrezioni, leak, conferme, smentite e ipotesi che andranno avanti ancora per qualche mese, fino ad accompagnare il lancio delle nuove console. Ma è del tutto normale, fa parte del (video)gioco. Rumor che toccano aspetti come la retrocompatibilità, i dev-kit in uso presso gli studi di sviluppo, le caratteristiche tecniche e via discorrendo. Ma in effetti quali di queste feature sono davvero importanti per gli appassionati di videogiochi in ottica next-gen?
Un quesito che GamesIndustry.biz, IFSE e GameTrack di Ipsos Mori hanno posto ad alcuni giocatori, raccogliendo risposte molto interessanti. Al sondaggio hanno partecipato all’incirca ottomila persone, di età compresa tra gli undici e i sessantaquattro anni, residenti in Italia, Francia, Germania e Regno Unito. Ovviamente parliamo di un campione di intervistati numericamente ristretto, e che tuttavia può essere solo in parte considerato come indicativo, ma che in ogni caso ci ha fornito un ottimo spunto per analizzare meglio le preferenze dei giocatori in merito alle console di nuova generazione.
Scopriamo insieme quali sono quindi le caratteristiche più importanti riguardo la next-gen secondo gli intervistati, analizzando le loro risposte ed elaborandole sulla base delle conferme e delle indiscrezioni che ruotano intorno a PlayStation 5 e Xbox Series X.
Una next-gen graficamente al top
Per la maggior parte dei giocatori sottoposti al sondaggio la next-gen è sinonimo di un balzo in avanti dal punto di vista grafico. Il 68% degli intervistati reputa infatti molto importante un netto miglioramento della resa grafica rispetto a quella della generazione attuale. Un dato che sale al 78% se si considerano invece le risposte degli utenti console, che sognano quindi delle macchine da gioco capaci di offrire un’esperienza visiva degna di nota.
In tal senso Xbox Series X (che è stata definita quattro volte più potente di Xbox One X) si affiderà una CPU custom basata sull’architettura Zen 2, corredata di otto core a una frequenza di 3.6 GHz, e una GPU AMD che sfrutterà invece l’architettura Navi e potrà contare su ben 12 TeraFLOPs di potenza. Ma non è finita qui perché la RAM GDRR6 da 16GB e il supporto nativo alla tecnologia Ray Tracing aiuteranno gli sviluppatori a creare giochi memorabili anche dal punto di vista grafico.
Sony invece è stata più avara di informazioni per quanto concerne le caratteristiche tecniche, ma tra quelle confermate dal colosso giapponese sappiamo che PlayStation 5 monterà al suo interno una GPU custom targata AMD basata su architettura Navi e 9,6 TeraFLOPs di potenza. L’erede di PlayStation 4 inoltre avrà una CPU basata sull’architettura Ryzen di terza generazione da otto core, mentre come la diretta concorrente supporterà nativamente il Ray Tracing. Se le premesse (e promesse) si riveleranno tali allora i giocatori possono dormire sogni tranquilli, le nuove console potranno contare su un comparto grafico all’altezza delle aspettative.
I giocatori non hanno tempo da perdere (con i caricamenti)
L’altro elemento molto importante in chiave next-gen per i partecipanti del sondaggio ha riguardato una maggiore velocità dei tempi di caricamenti dei giochi in digitale, una preferenza espressa dal 63% di chi ha preso parte al sondaggio, che si attesta invece al 71% per gli utenti console. Un risultato influenzato in parte anche dalla certezza che le nuove console saranno equipaggiate con supporti di memoria di nuova generazione, più prestanti e veloci dei classici hard disk.
Se Sony monterà nella sua nuova console un SSD custom che permetterà ai giocatori di ottenere diversi benefici non solo dal punto di vista dei tempi di caricamento, Microsoft punterà su un SSD dotato di tecnologie NVMe per tentare di eliminare del tutto i tempi di caricamento dei giochi su Xbox Series X.
Potenza grafica sì, 8K nì
Come abbiamo visto in precedenza, tra le prerogative della next-gen videoludica troviamo una resa grafica migliore, ma, d’altro canto solo il 40% degli intervistati reputa fondamentale il supporto alla risoluzione 8K, un numero che si spinge al 49% se si prendono in esame unicamente gli utenti console. Ora, considerando che nell’attuale generazione il 4K è tutto sommato diffuso, benché non sia la norma, le preferenze degli intervistati sono più che condivisibili.
In ogni caso Xbox Series X e PlayStation 5 offriranno il supporto alla risoluzione 8K, ovviamente facendo affidamento a tecniche artificiose in grado di effettuare l’upscaling alla risoluzione desiderata. Al netto delle specifiche tecniche delle due console è probabile, in quello che appare uno scenario realistico, che entrambe si limitino a far girare i giochi in 4K e a 60fps (per un massimo di 120fps), vista anche la scarsa diffusione di schermi in grado di offrire una risoluzione fino a 8K.
Motion control, giochi in formato fisico e retrocompatibilità
Tra le feature prese in esame nel sondaggio oggetto di questo speciale troviamo anche il motion control, la retrocompatibilità e i giochi in formato fisico. L’importanza dei controlli di movimento in ottica next-gen è tale per il 49% dei giocatori (57% per quelli console), seguita dal 48% di risposte favorevoli in merito alla retrocompatibilità (59% per l’utenza console), e dal 47% degli intervistati che reputa importante la possibilità di giocare titoli in formato fisico (58% per i possessori di console).
Dopo aver vissuto il periodo di massimo splendore con Nintendo Wii, ed essere stata ripresa successivamente con Switch, una caratteristica come il motion controller difficilmente verrà implementato nelle nuove console, se non in ambito VR, a meno che la proposta futura di Nintendo non punti forte su questa funzionalità.
Sul versante retrocompatibilità invece Microsoft intende portare avanti la sua filosofia anche nella next-gen: i giochi Xbox, Xbox 360 e tutti quelli di Xbox One saranno retrocompatibili con Xbox Series X. Da Sony invece emergono notizie contrastanti in merito a questa funzione, in quanto la compagnia giapponese ha fatto intendere che su PlayStation 5 si potrà giocare ai titoli di PlayStation 4, ma tutto tace sulla retrocompatibilità con le altre tre console casalinghe del marchio PlayStation.
Nessun dubbio invece sul fatto che PlayStation 5 e Xbox Series X supporteranno il formato fisico, nonostante la crescita esponenziale in questa generazione di quello digitale, anche se Microsoft potrebbe lanciare una console priva di lettore, proprio come Xbox One S All-Digital. Le nuove console saranno infatti dotate di un lettore Blu-ray Ultra-HD, per cui l’eventuale pensionamento del formato fisico verrà ridiscusso nella generazione successiva a quella che verrà.
Dalla realtà virtuale al gaming in mobilità
A proposito di realtà virtuale, cosa aspettarci da questo punto di vista dalla next-gen? Con molta probabilità Microsoft continuerà a rivolgere le sue attenzioni su altro, mentre Sony ha garantito il pieno supporto a PlayStation VR su PlayStation 5 (anche per quanto riguarda la libreria di giochi). Tuttavia l’azienda giapponese potrebbe decidere di commercializzare anche un nuovo modello di PSVR più performante di quello attuale: si parla di una risoluzione 2560×1440, un angolo di visione pari a 220° e un refresh-rate di 120Hz, il tutto facendo a meno di cavi e sposando quindi la tecnologia wireless.
Parlando della nuova generazione i partecipanti al sondaggio reputano la realtà virtuale poco interessante, visto e considerato che soltanto il 37% dei giocatori (45% per quelli console) si è espresso a suo favore, e una considerazione simile è stata fatta anche per la possibilità di giocare anche lontano da casa in modalità portatile, che invece ha raccolto appena il 38% delle preferenze, che salgono al 45% per gli intervistati che appartengono all’utenza console.
Sul giocare in mobilità le console next-gen di Microsoft e Sony punteranno, come da tradizione, su un’esperienza da salotto, a meno di sorprese dell’ultimo minuto. Le probabilità di vedere una console ibrida sono quindi ridotte al lumicino, con gli intervistati che quasi certamente si dovranno “accontentare” di servizi alternativi come Project xCloud, PlayStation Now (o volendo di Google Stadia) in attesa che Nintendo tolga i veli su quella che sarà l’erede di Nintendo Switch, anche se la questione della portabilità è ancora tutta da verificare.