Intervista Valeria Favoccia di Ubisoft

Assassin’s Creed – Intervista a Valeria Favoccia di Ubisoft a Milan Games Week 2018

Durante la Milan Games Week 2018, la kermesse italiana dedicata esclusivamente al mondo videoludico, abbiamo avuto il piacere di incontrare e scambiare quattro chiacchiere con Valeria Favoccia, talentuosa disegnatrice che da due anni lavora per raccontare, attraverso una serie a fumetti, il mondo di Assassin’s Creed.

In occasione dell’uscita recente di Assassin’s Creed Odyssey, la fumettista ci ha parlato dei suoi ultimi lavori sulla serie d’azione, divagando tra episodi preferiti e idee su nuove avventure cartacee con protagonisti gli Assassini.

VGN.it: “Siamo qui con Valeria Favoccia, disegnatrice e autrice che ha lavorato alla serie a fumetti di Assassin’s Creed. Di cosa ti occupi, di preciso?”

Valeria Favoccia: “Faccio parte del team che ha lavorato alla serie a fumetti di Assassin’s Creed, ad esempio la serie a cui ho lavorato e di cui ho curato i disegni si chiama Assassin’s Creed Reflections, è uscita l’anno scorso, dura quattro volumi, ho curato gli interni e ho fatto anche alcune copertine. L’anno precedente ho lavorato alle copertine dei libri di Last Descendants mentre ultimamente ho lavnorato alle copertine di Origins, sempre a fumetti.

VGN.it: “Dicevamo in privato che c’è ancora un tuo lavoro inedito in Italia.”

VF: “Sì… ma non per Assassin’s Creed. Per quello vedremo cosa ci riserverà il futuro perché per ora è tutto molto misterioso, non si sbottonano.

VGN.it: “Quindi non puoi dirci nulla sui tuoi prossimi lavori…”

VF: “Quelli americani no, ma usciranno la primavera prossima. Vi aggiornerò man mano sui social. Riguardano sempre una major, ma non sui videogiochi. Essendo una freelancer, vado da chi mi propone o da chi mi propongo io. Ho avuto la fortuna di collaborare da due anni con Ubisoft per Assassin’s Creed perché, allo scorso Lucca Comics, ho scoperto che i dirigenti di Ubisoft mi avevano visto sui social per le mie fan-art e io non lo sapevo! Ho fatto un provino con le copertine di Last Descendants che erano su Syndicate, con Evie Frye e Henry Green. Quando hanno visto come disegnavo, mi hanno fatto fare dei test per Reflections, anche se ero all’oscuro di tutto. Poi Lacoste, a Lucca appunto (che noi di VGN.it abbiamo incontrato nella stessa occasione -ndr), mi disse che diversi ragazzi avevano provato, però avevano preso me e un altro ragazzo italiano, ma io piacevo perché incarnavo lo spirito di Assassin’s Creed.

Intervista Valeria Favoccia di Ubisoft

VGN.it: “Ti hanno apprezzato di più per quanto riguarda la conoscenza del mondo di Assassin’s Creed!”

VF: “Sì, e il modo di interpretarlo. Il movimento dei miei personaggi era più in-character. Infatti nelle copertine cerco sempre di metterli in movimento, di esasperare perché l’immagine del fumetto è ferma, mentre Assassin’s Creed è dinamico.

VGN.it: “Quando disegni, da cosa prendi ispirazione? Quali sono i tuoi maestri?”

VF: “La vita di un disegnatore si costella di ispirazione provenienti da qualsiasi cosa hai attorno. Per quanto riguarda i videogiochi, Assassin’s Creed è stata una mia grande ispirazione assieme a Devil May Cry, anche questo molto movimentato come gioco. Mi piacciono i contrasti forti, come accade nei film di Refn o Villeneuve. Di disegnatori mi hanno ispirato Lacoste, mentre per il fumetto Jorge Jimenez, Pepe Larraz che hanno uno stile ibrido e non proprio americano. Il mio obiettivo è avere uno stile americano-europeo.

VGN.it: “Passiamo ora alle domande di rito: qual è l’episodio che ti è piaciuto di più e quali sono i personaggi che ti hanno emozionato di più?”

VF: “Una domanda difficile…ma sono preparata. Su due piedi il mio capitolo preferito è Assassin’s Creed II, perché quando lo giocai all’epoca superò persino il primo, vuoi l’ambientazione, i vestiti, anche la colonna sonora che poi è diventata quella ufficiale della saga. Però a livello di personaggi Bayek se la gioca con Connor Kenway, perché Connor ha un potenziale incredibile, fuori dagli schemi e con una storia incredibile. Inoltre nella serie che ho disegnato c’è una cosa importante riguardante la sua vita: ho svelato che la moglie caucasica che era fuggita con i figli in realtà era una falsità della Abstergo, mentre la verità era che lui era sposato con una pellerossa e io racconto la storia con sua figlia Io:nhiòte. Sono stata contentissima perché ho disegnato un momento importante di un personaggio che amavo.

VGN.it: “Perciò unire il mondo fumettistico diventa rilevante! Più o meno come si sta facendo anche per altre saghe, vedi Star Wars.”

VF: “Fare un fumetto costa meno che fare un videogioco e puoi andare avanti, allargare l’universo e rispondere a domande che non erano state risolte. I lettori, vedo, che apprezzano, soprattutto se sono attenti alla lore. Se non stai attento arrivi a dei paradossi temporali, e bisogna essere scrupolosi. Io ho fatto anche da redattrice per il mio fumetto. Essendo molto preparata sui giochi, ogni tanto sulla sceneggiatura c’era qualche refuso storico. Ma anche refusi col gioco stesso: cose che succedevano nel gioco, poi non c’erano sul fumetto. È stato divertente anche perché è stato messo in discussione il mio essere fan.

VGN.it: “Torniamo all’attualità. Odyssey tratta di un periodo storico che un po’ stona con l’universo di Assassin’s Creed. Come verranno inseriti Alexios e Kassandra nel fumetto?”

VF: “Sinceramente non so quali siano i piani, ma per adesso, tutti i giochi che hanno sviluppato sono stati trasportati al fumetto. Quindi se non è in lavorazione sarà presto annunciato. Tuttavia è più ostica la questione perché non si sa cosa è canonico e cosa no. Coesistono entrambi i personaggi. Però nel romanzo la protagonista è Kassandra, quindi se il romanzo è canonico, lei è la vera protagonista. Non so sul gioco su cosa si concentreranno, e quindi cosa approfondire poi col fumetto, o magari parlare della Prima Civilizzazione. Quello che mi auguro è che, come hanno fatto con Uprising che è ambientato nel presente, approfondiscano la storia di Layla Hassan, perché Origins finisce con la sua storia che rimane in sospeso. Anche perché unire il passato e il presente era una componente molto forte con la saga di Desmond e con Layla siamo tornati sui quei binari.

Se vi siete persi i nostri approfondimenti sul mondo di Assassin’s Creed e su Odyssey, potete recuperare il tutto al seguente link.