Dopo il debutto su PC, PS4 e Xbox One, Mages of Mystralia arriva anche su Nintendo Switch, la console che più di ogni altra pare essere adatta a ospitare il popolare lavoro del team canadese Borealys, che sta dietro a questa piccola avventura. Mages of Mystralia è infatti palesemente ispirato alle avventure di Link e Zelda e ne propone una versione più breve, meno profonda, e ovviamente più semplice da portare avanti.
Con The Legend of Zelda, infatti, il gioco di Borealys condivide involontariamente una trama non particolarmente brillante (la storia non è mai stata il punto di forza dell’avventura di Nintendo, diciamocelo senza farci troppi problemi), che vede la protagonista Ziya scoprire i suoi poteri magici in un regno dove, a causa di dissidi precedenti, la magia è stata bandita. Ma non solo, con le avventure di Hyrule il titolo di Borealys ha in comune anche lo stile di gioco, soprattutto se paragonato ai primi capitoli della serie creata dalla casa di Kyoto: un mondo da esplorare e che si rende a poco a poco disponibile a seconda dei potenziamenti che raccoglierete.
MAGIE PER TUTTI I GUSTI
I potenziamenti delle proprie arti magiche sono proprio un punto su cui Mages of Mystralia dà un particolare focus, permettendo al giocatore di selezionare quale potere rendere più forte e in quale momento della storia, e la scelta si traduce in differenti armi a disposizione che variano di potenza ed efficacia in maniera più randomica di quanto accade altrove.
Dopo pochi minuti avremo infatti già a disposizione quattro incantesimi che, con il superamento di alcune semplici prove (enigmi oppure la ricerca di oggetti nelle aree di gioco), possono essere migliorati, permettendo ad esempio alle statiche palle di fuoco evocabili nei primi momenti della storia di rendersi “mobili” e colpire anche nemici o interruttori più lontani.
I mostri da abbattere sono particolarmente vari sia nell’aspetto, sia nel modo di affrontarli: alcuni sono infatti resistenti a determinate magie e questo implica differenti approcci da parte del giocatore. Menzione speciale anche per i boss più grandi, un po’ più impegnativi degli altri (ma mai troppo complessi) e che richiedono qualche ragionamento in più per capire come farli fuori.
Il tutto è presentato con una grafica che non fa certo gridare al miracolo, soprattutto per quanto riguarda il design dei protagonisti che spesso rasenta il grottesco (decisamente migliore, invece, la resa dei boss), ma che restituisce un piccolo mondo dignitoso, particolarmente ispirato e comunque piacevole.
Continuando il paragone con Zelda, potremmo definire Mages of Mystralia una sorta di “Zelda per bambini” o ideale per chi fosse alle prime armi con questo genere di avventure, o ancora per chi non avesse il tempo o la voglia di cimentarsi con giochi complessi e che richiedono molto tempo per essere completati. Che non è comunque poco, considerando anche la portabilità di Switch che consente partite scacciapensieri sul treno o in attesa del tram.
I più esperti, invece, non troveranno nulla di particolarmente interessante, se non lo scheletro per una futura avventura più profonda, qualora i ragazzi di Borealys volessero dare un seguito alle storie della piccola Ziya.