Need for Speed Heat

Need for Speed Heat

Da Ghost Games ed Electronic Arts arriva un nuovo capitolo della popolare saga racing arcade.

Quella di Need for Speed è senza dubbio una delle saghe più iconiche delle precedenti generazioni di console, capace di attirare a sé intere schiere di giocatori grazie a un modello di guida senza alcuna pretesa simulativa, ma capace di coinvolgere e divertire. Il tutto è sempre stato condito da una buona dose di trasgressione, con inseguimenti epici con le pattuglie della polizia e un’atmosfera generale riuscitissima, capace addirittura di intrecciarsi con un’altra saga, questa volta di matrice hollywodiana: quel Fast and Furious che soprattutto nei primi capitoli ricordava molto da vicino l’atmosfera e le vicende di Need for Speed.

L’ultima generazione di console tuttavia ha sancito il declino della saga, con capitoli mai troppo interessanti che non sono riusciti a emozionare i vecchi giocatori, né tantomeno a coinvolgerne di nuovi. Forse anche per questo l’annuncio di questo Need for Speed Heat è avvenuto abbastanza in sordina, dopo il netto flop degli ultimi capitoli. Non ci resta che scoprire se i ragazzi di Ghost Games sono riusciti a invertire la tendenza.

Palm City di notte: un vero splendore!

IL GIORNO E LA NOTTE

Nel nuovo capitolo della saga ci troviamo a Palm City, luogo di ritrovo per tutti gli appassionati di auto. Città vivace sia di giorno che di notte, con una dicotomia che sarà al centro del nuovo lavoro di Ghost Games. Se di giorno la città e la sua mappa di gioco sarà costellata di eventi su circuito e gare legalizzate, di notte l’atmosfera cambia, riportando il giocatore alle atmosfere di street racing care alla saga. Gare clandestine, un paradiso di luci al neon e naturalmente le immancabili pattuglie della polizia. Si perché il tenente Frank Mercer è a capo di una nuova task force decisa a sgominare le corse clandestine, con pattuglie pronte a inseguimenti feroci anche durante le corse. La diversa gestione tra giorno e notte riguarda anche la progressione di gioco, con gli eventi diurni pronti a rimpinguare le vostre casse di crediti e gli eventi clandestini dopo il tramonto utili ad incrementare in modo importante il vostro livello di reputazione.

Entrambi gli aspetti saranno utili per proseguire nella campagna, non troppo originale, che vedrà il nostro pilota sconosciuto alla ricerca di fama e notorietà. Se i crediti saranno indispensabili per acquistare nuove auto, potenziamenti e personalizzazioni di ogni genere, il livello reputazione sarà utile ad accedere a determinati eventi campagna. Attenzione però, perché qualora non riusciste a sfuggire alle pattuglie al termine di un evento perderete metà dei fondi in vostro possesso, rendendo le fasi di guida notturna particolarmente adrenaliniche. Il perfetto bilanciamento tra le due fasi è lasciato completamente al giocatore, che potrà scegliere tra giorno e notte al momento di lasciare il garage, con la possibilità di passare da una all’altra in qualsiasi momento dal menu di pausa.

Quella del giorno e la notte non è solo una caratteristica della struttura di gioco di Need for Speed Heat. Il dualismo può infatti essere riproposto in altri aspetti del gioco: se da un lato Heat sancisce un ritorno alle origini della serie, le emozioni e il feeling pad alla mano non riescono a regalare lo stesso senso di coinvolgimento. Il parco auto è ricco e vario, con bolidi di diversa natura, dalle stradali giapponesi alle supercar italiane, passando naturalmente per le vetture tedesche e le onnipresenti muscle car realizzate in USA. Ma a fare la gioia dei fan sarà il sistema di personalizzazione estetica e di tuning, finalmente degno della saga Need for Speed come non accadeva da tempo.

Decine di kit estetici, paraurti, spoiler, luci al neon e minigonne permettono di rendere il vostro bolide unico, unito a un ottimo editor di livree e decalcomanie. Anche dal punto di vista del tuning ritroviamo le bombole di nitro, insieme a personalizzazione varie che vanno da diversi stage di motore, frizione, cambio, sospensioni. Il modo di spendere i vostri crediti dunque non mancherà, e porterà ad affrontare i numerosi eventi in modo quasi compulsivo per garantirvi tutti i crediti di cui avrete bisogno, portando dunque a una dinamica forse un filo ripetitiva che vi porterà a scegliere sempre gli stessi eventi più remunerativi.

Gli inseguimenti tra corridori e polizia sono certamente il punto forte dell’esperienza di gioco.

A deludere è invece proprio il modello di guida e il feeling una volta usciti dal garage: non un piccolo dettaglio, visto che si tratta del vero e proprio pilastro portante di tutta la produzione. Il modello di guida è naturalmente di matrice arcade, e non sarebbe lecito aspettarsi niente di diverso. Tuttavia siamo alle prese con una fisica davvero poco entusiasmante, che appiattisce in maniera quasi esasperante anche le differenze tra le diverse auto, e che riduce il tutto alla giusta pressione dell’acceleratore per innescare la derapata per affrontare le curve nel modo più rapido possibile, aiutandosi magari nell’uscita attivando il nitro. Tutto si riduce quindi alla capacità di derapare nella maniera più controllata possibile, con lo scivolamento che però si innesca talvolta in modo repentino e poco credibile e prevedibile. Una volta familiarizzato con il modello di guida le cose andranno meglio, ma inizialmente la sensazione è di avere a che fare con un comportamento bizzarro e poco naturale.

SOTTO AL COFANO

Il colpo d’occhio generale offerto dal titolo dei ragazzi di Ghost Games è decisamente piacevole, e non è affatto strano se pensiamo che a muovere il tutto c’è il solito Frostbite Engine, ritoccato per l’occasione. Modelli poligonali delle auto di primissimo livello, mentre la realizzazione di Palm City tiene fede al dualismo tra giorno e notte che è di fatto il leitmotiv del titolo. Il colpo d’occhio in notturna è semplicemente sontuoso, soprattutto grazie al nuovo sistema di illuminazione volumetrica che mostra appieno l’enorme potenziale del motore di gioco. Le fasi dopo il tramonto sono uno spettacolo di luci scintillanti, riflessi, neon, effetti particellari, e sono a conti fatti il vero valore aggiunto della produzione. Al contrario le fasi diurne sono caratterizzate da un sistema di illuminazione ben al di sotto di aspettative e potenzialità, con un marcato effetto pop-up a tratti fastidioso.

Un vero peccato poi che sia la versione PS4 che Xbox, anche nelle rispettive versioni più performanti, siano limitate a soli 30 fps. A risentirne è ovviamente il senso generale di velocità e fluidità, soprattutto nelle fasi diurne. La caratterizzazione di Palm City è infine abbastanza piatta, con una città abbastanza anonima e che soprattutto non appare mai davvero viva, con un traffico cittadino di fatto assente.

Da questo punto di vista siamo davvero lontani dalle produzioni di riferimento che possono contare al contrario su ambientazioni di ben altro spessore e caratterizzazione. Abbastanza deludente anche l’intelligenza artificiale, mai davvero ostica e impegnativa, spingendo i giocatori a preferire probabilmente il gioco in multiplayer, con un matchmaking abbastanza solido e affidabile.

Need for Speed Heat
Need for Speed Heat
GIUDIZIO
Need for Speed: Heat è un titolo sempre diviso a metà. Diviso tra notte e giorno, tra corse legali e clandestine, tra un comparto tecnico a tratti sontuoso e a tratti deludente, tra un modello di guida arcade ma poco divertente. Un’occasione mancata ( almeno a metà ) visto il ritorno al passato dei fasti della serie dal punto di vista del tuning e della personalizzazione estetica delle auto, in cui potrete spendere decine di ore e migliaia e migliaia di crediti. Le fasi notturne a base di corse clandestine e inseguimenti frenetici sono senza dubbio i momenti più entusiasmanti del titolo ed è probabilmente da questo che la saga dovrebbe ripartire, cercando di proporre però una formula di gioco più fresca e nuova.
GRAFICA
8.5
SONORO
8
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
6.5
PRO
Fasi in notturna entusiasmanti...
Comparto tecnico impressionante...
Personalizzazione e tuning finalmente degne della saga
CONTRO
...ma fasi diurne noiose e poco stimolanti
...ma solo di notte
Modello di guida poco coinvolgente
Trama poco incisiva e originale
7
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