Felix The Reaper

Felix the Reaper

Alla Morte piace più la breakdance o il balletto classico? La risposta la dà Kong Orange col suo nuovo puzzle-game.

In moltissime incisioni e dipinti medievali, la Morte viene raffigurata con scheletri o cadaveri danzanti. La cosiddetta “Danza Macabra” era un tema ricorrente in quel periodo, specialmente durante il 1300, quando la peste si era diffusa in tutta l’Europa e sembrava che la Morte avesse vinto sulla Vita, un ballo blasfemo per ricordare agli uomini di ogni classe sociale che prima o poi sarebbe giunta la fine per tutti.

Recuperando questa cupa ideologia, i ragazzi di Kong Orange hanno pensato di rovesciare l’idea e trasformarla in una love-story comica, con protagonista un giovane addetto mietitore, con una strana passione. Questo è il nostro verdetto di Felix the Reaper.

Felix The Reaper
Ecco Felix, neo mietitore e inguaribile romanticone.

I’D KILL FOR HER

Facciamo la conoscenza di Felix, cadetto del Ministero della Morte, cittao anche da Ryuk di Death Note e Skeletor di Masters of the Universe. Per una serie di coincidenze, il nostro paffuto protagonista è totalmente innamorato della segretaria Betty che si occupa di smaltire le scartoffie, e il suo desiderio sarebbe poterla finalmente incontrare. Ma l’Amore è una questione che spetta al Ministero della Vita e una relazione del genere potrebbe non essere vista di buon occhio. Se però il nostro Felix dovesse riuscire a uccidere più persone possibili, potrebbe vedere la sua amata e coronare il suo platonico sogno.

Felix the Reaper ha un durata relativamente breve di cinque ore circa, se consideriamo solamente il completamento della storia principale composta da cinque capitoli. Ognuno è diviso in livelli in cui dovremo preparare la morte del nostro bersaglio sfruttando l’ambiente intorno a noi, ma facendo sempre attenzione a un dettaglio: rimanere all’ombra. Felix può infatti spostarsi unicamente nelle zone non illuminate e per raggiungere l’obiettivo dovrà alternare la posizione del sole. Tuttavia venire bruciati non significa aver fallito la missione, ma più semplicemente la vostra prestazione verrà valutata negativamente. Potete anche rimediare tornando all’ultimo checkpoint, in modo da non essere obbligati a ricominciare da capo, specialmente in particolari livelli assai frustranti e poco immediati.

Felix The Reaper
Felix non si è messo abbastanza crema solare, quindi niente abbronzature.

Una volta completato l’obiettivo, che può essere quello di spostare un veicolo o portare un oggetto in un determinato punto, verrà condiviso un rapporto della vostra missione utilizzando alcuni parametri come il tempo impiegato, le bruciature oppure le caselle calpestate. A seconda dell’approccio e dal fatto che abbiate incontrato quanto richiesto nel rapporto, otterrete tre dei quattro timbri che vi permetteranno di sbloccare oggetti cosmetici. L’ultimo invece potrete ottenerlo completando il livello hardcore ovvero una versione ancor più difficile di quello base, ma con con la stessa mansione. Questo sistema permette un aumento della longevità che nel caso vogliate tentare di ottenere tutti i timbri, vi porterà a giocare per almeno dieci ore.

BOTERO VIDEOLUDICO

La vera forza di Felix the Reaper non è tanto il gameplay, funzionale ma che si evolve poco, quanto piuttosto il comparto tecnico. È simpaticissimo lo stile grafico che Kong Orange ha voluto dare al titolo tramite una versione cartoon dei dipinti di Botero. Infatti molti personaggi sono rotondi e paffuti, ironicamente opposti al tema macabro. Altro punto forte sono le animazioni fluide e contorte di Felix che si scatena “sulla pista da ballo”. Infatti ogni spostamento tra le caselle è accompagnato da un passo di danza in base anche al tipo di musica che viene riprodotta in quel momento. Il titolo inoltre si comporta egregiamente anche su PC non necessariamente di fascia alta, avendolo provato su un portatile con scheda grafica GeForce GTX 860M.

Felix The Reaper
Se siete morti in modo strano, forse c’è Felix dietro a tutto.

Ci sono diversi brani composti autonomamente dal team, piccoli capolavori che permettono di entrare nello spirito giusto di questa avventura comico-romantica. È possibile addirittura selezionarli in qualsiasi momento dal menu di pausa e decidere quale sia il più adatto alla scena in cui state operando. Apprezziamo la presenza anche di una completa traduzione dei testi in italiano, nonostante il doppiaggio in inglese, come accadde per The Great Perhaps, dimostrando la volontà del publisher tedesco di rendere fruibile i suoi prodotti anche al pubblico di casa nostra.

Felix The Reaper
Felix the Reaper
GIUDIZIO
L'ultima fatica di Kong Orange è uno squisito omaggio a uno dei più tragici temi storici, ma che riceve una connotazione totalmente capovolta, facendoci amare il personaggio di Felix. Nonostante non sia un titolo longevo, il gioco si sviluppa per almeno cinque ore. Molto divertente il comparto grafico, molto godibile che unisce al puzzle-game una romantica love-story.
GRAFICA
7
SONORO
8
LONGEVITÀ
6.5
GAMEPLAY
7
PRO
Simpatica rivisitazione di un tema macabro
Graficamente divertente
CONTRO
A volte è frustrante
Nessuna particolare evoluzione
7
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