Crash Team Racing: Nitro-Fueled

Crash Team Racing: Nitro-Fueled

Beenox mette a segno un altro punto e ci regala un Crash Team Racing fedele all'originale, ma migliorato sotto tutti gli aspetti.

Il desiderio ricorrente di mettere le mani su un remake o un nuovo capitolo di Crash Team Racing ha accompagnato milioni di giocatori nell’arco di due generazioni, che sin dai tempi di PS3 e Xbox 360 avrebbero pagato oro per poter rivivere gli indimenticabili momenti trascorsi in compagnia del peramele più celebre nel mondo dei videogiochi. Meglio è andata ai possessori di console Nintendo, divertitisi in questi anni con le varie evoluzioni della serie Mario Kart, diventato un punto di riferimento per i giochi di guida arcade anche a causa della mancanza di un degno rivale che ne potesse rallentare la rapida ascesa.

Quando finalmente Activision ha sciolto le riserve su Crash Team Racing: Nitro-Fueled il popolo videoludico ha riversato il proprio giubilo esultando a perdifiato: ci stuzzica l’idea di immaginare schiere di appassionati segnare ogni mattina i giorni che li separavano dal fatidico appuntamento con Nitro-Fueled, giunto per la gioia di molti il 21 giugno su Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One.

Qualche tempo fa vi abbiamo proposto la nostra recensione di Sonic Team Racing, accompagnata dall’amletico (nemmeno tanto a dire il vero) dubbio riguardo l’acquisto o meno del racing di SEGA in previsione dell’arrivo di Nitro-Fueled a distanza di un mese. I fan del porcospino blu avranno fatto bene a snobbare il ritorno di Crash Team Racing su console? Ma soprattutto, abbiamo trascorso invano i nostri anni migliori aspettando un nuovo CTR o essere invecchiati di quasi venti anni è servito allo scopo? Mettetevi comodi e scopritelo nella nostra recensione di Crash Team Racing: Nitro-Fueled.

Crash Team Racing: Nitro-Fueled
Ogni dettaglio grafico all’interno di Nitro-Fueled vi farà rimanere a bocca aperta per la cura certosina con cui è stato realizzato.

STUPENDO DA VEDERE

È giusto iniziare la disanima di Crash Team Racing: Nitro-Fueled partendo da quello che è uno degli aspetti più importanti e riusciti del gioco, il restyling grafico. La meticolosa opera di rinnovamento messa in atto da Beenox è stata di quelle importanti; non si è trattato di un semplice lifting anti-età ma bensì un ambizioso rifacimento, operato con estrema cura per il dettaglio da mani esperte. Per qualità e direzione artistica Nitro-Fueled è comparabile alla raccolta N. Sane Trilogy, sebbene anche questa volta non sia stata calcata la mano sul fronte del frame-rate, fissato a 30fps su tutte le console, anche quelle di metà generazione. Durante le nostre scorribande solitarie o in compagnia di altri giocatori siamo incappati in qualche estemporaneo calo nella fluidità, mentre per gran parte del tempo le azioni di gioco sono filate via in maniera perfetta. È una pecca da mettere in conto in ogni caso, ma è tuttavia messa in secondo piano dal lavoro sopraffino applicato a texture, risoluzione e visione artistica.

Ogni dettaglio è dove dovrebbe essere, anzi, il team che si è occupato di questo remake ha deciso addirittura di osare e andare oltre. Spinti da uno spirito di iniziativa encomiabile gli sviluppatori si sono perfino scomodati nel creare dal nulla divertenti filmati per la modalità Avventura, ed è in quei frangenti che è possibile prendere nota di quanto belli da vedere siano i modelli poligonali dei personaggi. Dove una volta c’erano cumuli di pixel poco definiti ora trovano spazio scenari ricchi di dettagli in ogni dove, e resi ancora più memorabili dalla presenza della tecnologia HDR sulle piattaforme che lo supportano. L’aver lavorato già in precedenza al rifacimento della trilogia principale di Crash Bandicoot ha chiaramente guidato la software house verso una precisa scelta stilistica, che avevamo già avuto modo di apprezzare con Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy.

Per quanto riguarda la versione PlayStation 4 Pro, quella da noi testata, vi abbiamo già riferito che ahinoi i 60fps continuano a essere un miraggio, meglio invece sul versante risoluzione, settata sui 1440p contro i 1080p della console base, risultando in entrambi i casi estremamente piacevole alla vista. Non che i mezzi odierni non permettessero di far resuscitare un gioco uscito ormai vent’anni fa, ma riuscire nell’opera ricrearne le stesse atmosfere e dare una precisa direzione artistica non è un compito da poco, per cui chapeau ai ragazzi di Beenox Studios.

TUTTO DA SCOPRIRE

Di fronte a un lavoro così intrinseco di passione è impossibile trattenere più di una lacrimuccia ricordando le intere giornate passate a sfidare i proprio amici o a cercare di battere tutti i record sfruttando maliziosamente bug e glitch sfuggiti agli occhi di Naughty Dog, che per la cronaca sono stati corretti da chi si è occupato di tirare a lucido il gioco originale. In una veste grafica rinnovata e moderna ritorna anche la modalità Avventura, sdoppiatasi per l’occasione in quella classica e l’inedita variante Nitro-Fueled. Delle vicende che portano l’alieno Nitros Oxide a sfidare Crash e co. ne sono piene le pagine di storia videoludica, vale comunque la pena rinfrescare la memoria ai veterani o a chi in vita sua non ha mai provato l’ebbrezza di salire in sella al kart racing che nel 1999 Naughty Dog portò su PlayStation.

Scegliendo uno degli iconici personaggi i giocatori dovranno vincere una serie di gare all’interno di cinque mondi tematici e affrontare alcuni boss già visti nella serie canonica, vedi Papu Papu e Komodo Joe, dimostrando di essere il pilota più abile del pianeta. Alla stregua di due decenni fa avremo nuovamente la possibilità di rispedire l’extraterrestre sul pianeta Gasmoxia ed evitare che la Terra diventi un grosso parcheggio industriale. La sostanza cambia leggermente nella modalità Nitro-Fueled, che oltre a un livello di difficoltà selezionabile (facile, medio e difficile) offre la possibilità di modificare il proprio kart a piacimento o passare senza vincoli da un personaggio all’altro.

Crash Team Racing: Nitro-Fueled
Anche dopo venti anni il tracciato Rocca Cortex rimane uno dei più ostici tra i tanti presenti nel gioco.

Crash Team Racing: Nitro-Fueled rifila ai giocatori la svalvolata cricca di corridori tratti dall’universo “bandicoottiano”, alcuni francamenti dimenticabili, provenienti inoltre dagli altri due racing game della serie. I vari Dingodile, Coco, Ripper Roo e Papu Papu sono stati suddivisi per grado di difficoltà per essere padroneggiati al meglio, oltre a vantare statistiche differenti in termini di velocità, accelerazione e sterzata. Anche i personaggi hanno subito l’ottimo trattamento di ammodernamento grafico e vocale, anche se generalmente la frequenza delle battute ci è parsa leggermente ridotta rispetto al Crash Team Racing del 1999; sappiate comunque che testo e doppiaggio sono interamente localizzati in italiano.

Se il numero dei personaggi messi a disposizione supera abbondantemente quota venticinque corridori, altrettanto da capogiro è il totale di piste su cui lanciarsi a folle velocità, con oltre trenta tracciati sui cui gareggiare. Ma essendo il tempo tiranno va asserito che dopo vent’anni non sempre tutte riescono a divertire come all’epoca, apparendo insipide in alcuni casi anche per via di un design strutturale demodé e una lunghezza esimia, discorso che si può applicare tanto ai circuiti originali quanto a quelle derivate da Crash Nitro Kart. Alcune piste sono state tuttavia rivisitate, con risultati apprezzabili in alcuni casi e meno in altri, ma in linea di massima non ci sono obiezioni su quanto la maggior parte di esse siano spettacolari da ammirare, anche quando a pochi metri dalla bandiera a scacchi un missile guidato è pronto a colpirci senza pietà.

ORGASMI(TI)CO DA GIOCARE

Riproporre per filo e per segno lo stesso modello di guida di due decadi fa sarebbe stato possibile ma dubitiamo che avrebbe reso giustizia a questo pregevole lavoro a cui il titolo originale è stato sottoposto. Quei geni del restauro di Beenox hanno così deciso di fare qualche piccolo accorgimento sul feeling su strada dei kart, rendendoli meno ancorati all’asfalto e di conseguenza più difficili da controllare, soprattutto in curva e durante le derapate. All’inizio faticherete, eccome se faticherete, a essere competitivi anche sui tracciati più semplici come Baia Crash o Grotte Mistero, complice anche un innalzamento del livello di difficoltà che in soldoni vede avversari più aggressivi e agguerriti rispetto a come li ricordavamo. Son finiti i tempi in cui quasi doppiavamo con facilità un lento Dr. Cortex, con una difficoltà ora più in linea con gli standard moderni che garantisce il giusto mordente in fatto di sfida senza però far ammattire i giocatori o, peggio ancora, dargli modo di scaraventare il pad fuori dalla finestra.

Superato l’impatto iniziale e asciugate quelle lacrimucce pregne di nostalgia si (ri)comincia ad apprezzare un sistema di guida immediato e con pochi fronzoli, lontano dai tecnicismi di Mario Kart, e per certi versi più equiparabile a Sonic Team Racing. Gli avversari vanno forte anche a un livello di difficoltà intermedia, ragion per cui dovrete fin da subito impegnarvi al meglio, memorizzando nuovamente i tracciati e le scorciatoie presenti in essi, utili per rosicchiare secondi e centesimi agli altri piloti. Per essere competitivi l’uso della super derapata è essenziale tanto quanto la raccolta di frutti Wumpa: è stato riproposto il sistema di derapate in tre livelli che garantisce turbo extra se sfruttato a dovere, e per l’occasione è stato aggiunto anche un nuovo indicatore, mentre raccogliendo dieci mele a beneficiarne sarà la velocità massima del kart e inoltre dalle casse potrete ottenere oggetti migliori. Tenendo ben a mente queste due preziose meccaniche di gameplay e applicandole correttamente riuscirete a ottenere dei buoni piazzamenti sia sfidando gli altri giocatori che l’intelligenza artificiale. Aspettatevi in ogni caso un “caloroso” comitato di accoglienza a suon di casse TNT, missili e ricerca e bombe bowling pronte a riabbracciarvi dopo un’assenza così lunga, ma non dimenticate di fare altrettanto contro i vostri avversari.

Piccola nota a margine del tutto personale: nonostante due configurazioni di comandi selezionabili, il sottoscritto avrebbe preferito una mappatura libera dei comandi per rendere più semplice la gestione dei tasti in ottica derapata, visto che usare ancora il tasto X per correre non è il massimo della comodità. Ah, dimenticavamo una mancanza “fondamentale” rispetto all’originale che subito è saltata all’occhio dopo la prima gara vinta: dove sono finite le ombrelline pronte a festeggiarci dopo ogni vittoria? Eh no Beenox, così non va per niente bene!

COME ROVINARE UN’AMICIZIA, 20 ANNI DOPO

Prima dell’avvento del multiplayer online era quello in split-screen locale a dettare legge sulle console appartenenti a due generazioni fa, e il racing game di Naughty Dog era tra i titoli più piacevoli in assoluto da giocare in schermo condiviso. Le giornate a suon di sfide, Multitap e risate sono ormai uno sbiadito ricordo dei bei tempi andati che furono, prontamente sostituite da altre tecnologicamente più moderne, il cui minimo comun denominatore è il divertimento. La presenza di una componente online è stata quindi doverosa e indispensabile in quanto principale mancanza del titolo originale, la cui aggiunta permetterà ora di mandare in fumo amicizie anche a distanza, tutto a causa di un missile lanciato a tradimento o un sorpasso troppo azzardato nei confronti dei propri amici. Battute a parte, le intense gare online aumentano in maniera esponenziale la longevità e ricompensano il giocatore con un quantitativo di monete Wumpa di gran lunga più remunerativo rispetto al misero bottino elargito giocando in modalità offline, con cui acquistare skin, personaggi e set di adesivi per rendere speciale il proprio bolide da corsa.

Oltre alle classiche gare i giocatori avranno di che divertirsi in modalità competitive in singolo o a squadre come Battaglia, Acchiappabandiera, Caccia ai cristalli, All’ultimo kart (un tutti contro tutti in arene dove darsela di santa ragione) e Ladri di pancetta, con quest’ultima che mette di fronte due squadre impegnate a raccogliere una fetta del gustoso insaccato e portarla nel portale del proprio team. Per la componente online la software house canadese ha optato per un sistema di lobby piuttosto classico, dando modo ai giocatori al suo interno di personalizzare alcuni elementi del personaggio, che non hanno effetti sulle prestazioni, e votando quale mappa e modalità preferiscono; oltre a giocare con i propri amici sfidando altri giocatori è possibile anche creare partite private.

L’anima da party game applicato a un contesto come quello del divano di casa viene fuori invece quando fino a quattro giocatori si sfidano nelle modalità più disparate in split-screen, un modo per rivivere le emozioni del passato senza bisogno di accrocchi aggiuntivi a forma di boomerang o creando grovigli di cavi lungo la stanza. E anche in split-screen le modalità per divertirsi non mancano, dalle classiche gare alle battaglie senza esclusioni di colpi in una moltitudine di arene di ogni foggia e dimensione.

Al momento la componente online offre quindi una buona dose di intrattenimento grazie anche a un ragguardevole numero di piste, personaggi e modalità; nel giro di una manciata di mesi però potrebbe farsi sentire la necessità di una struttura online più ricca e organizzata, dove non ci dispiacerebbe poter partecipare a tornei, match classificati ed eventi comprendenti modalità aggiuntive in pieno stile Rocket League. A riguardo i possessori del gioco saranno ben felici di sapere che grazie al sistema di aggiornamento denominato Grand Prix saranno aggiunti nuovi tracciati, oggetti estetici e personaggi inerenti o vicini alla serie, incluso il draghetto viola Spyro, protagonista di un altro rifacimento degno di nota, la raccolta Spyro: Reignited Trilogy che Activision non ha affidato a Beenox Studios, probabilmente impegnata in quel periodo proprio con Nitro-Fueled, bensì ai ragazzi di Toys for Bob.

Crash Team Racing: Nitro-Fueled
Niente microtransazioni e supporto post-lancio gratuito, difficile chiedere di meglio.

BANDICOOT POWER!

Per stare al passo coi tempi anche un classico come questo si è dovuto prostrare alle regole inerenti alla customizzazioni estetiche “sempre e comunque”, con risvolti fortunatamente benevoli per le finanze reali dei giocatori data l’assenza (per il momento) di microtransazioni. L’area adibita allo shopping selvaggio, opportunatamente chiamata Pit Stop, propone ogni giorno un catalogo formato da personaggi da sbloccare, skin per kart e corridori, adesivi e set cosmetici a tema, spendendo le monete Wumpa acquisite semplicemente giocando.

Si potrebbe discutere (sterilmente) sulla mancanza di gran parte dei contenuti relativi ai meno apprezzato Crash Nitro Kart e Crash Tag Team Racing o che bastano una decina di ore prima di terminare la modalità avventura classica (ma non a completarla al 100%, per quello è necessario investire un po’ del proprio tempo libero), ma fidatevi che tra la duplice proposta della modalità avventura, il multiplayer online e quello in locale, questo moderno Crash Team Racing riuscirà a intrattenervi a dovere come nel 1999, senza dimenticare il supporto post-lancio che già nelle prossime settimane vedrà l’arrivo di nuovi contenuti messi a disposizione gratuitamente.

Crash Team Racing: Nitro-Fueled
Crash Team Racing: Nitro-Fueled
GIUDIZIO
(Ri)giocare a Crash Team Racing: Nitro-Fueled è come incontrare un vecchio amico dopo tempo immemore e tornare a divertirsi in egual maniera dopo anni di assenza da parte sua, impegnato a far chissà cosa. Accostando insieme un onorevole tributo per il lavoro originale di Naughty Dog e un pizzico di licenze poetiche del tutto azzeccate il team di sviluppo canadese ha messo in piedi un remake che non tradisce le attese, semmai le ripaga dopo venti lunghissimi anni. Con l’aggiunta del tanto richiesto multiplayer e una mastodontica mole di contenuti tra personaggi e piste, Nitro-Fueled è un concentrato di divertimento esplosivo. Chiedere di più sarebbe un atto di egoismo, a meno che non ci si riferisca alla controparte tecnica, che anche con qualche difettuccio è ben lontana dal poter essere criticata, segno che Beenox ha svolto un lavoro encomiabile anche in questa occasione. Che sia un nuovo inizio o il più piacevole dei ritorni avrete decine e decine di ottimi motivi per adorare la nuova reincarnazione dell’opera originale di quei cagnacci cattivi di Naughty Dog. Crash Team Racing: Nitro-Fueled è tutto quello che potevamo chiedere in un remake e oltre, per quello che si appresta a essere il gioco più "hot" di questa estate videoludica.
GRAFICA
9
SONORO
8.4
LONGEVITÀ
8.6
GAMEPLAY
9
PRO
Un piccolo gioiello audiovisivo
Una carrellata di contenuti per tutti i gusti, al giusto prezzo
Dopo venti anni Crash Team Racing risulta ancora divertente...
CONTRO
... ma non gareggiando su alcuni circuiti e con alcuni personaggi
Peccato per la mancanza dei 60fps
8.8
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