Dark Souls Remastered recensione 2
Versione testata: Switch

Dark Souls Remastered provato su Switch alla Milan Games Week 2018

Nel corso di quest’ultima edizione di Milan Games Week, abbiamo avuto il piacere di mettere mano alla versione finale di Dark Souls Remastered su Switch e provare un po’ le fasi iniziali dell’avventura e la prima boss fight.

A diversi mesi di distanza dall’uscita della nostra recensione completa, ci prepariamo all’arrivo della serie per la prima volta su una console Nintendo previsto, per chi non lo sapesse, per il prossimo 19 ottobre. Il rinvio rispetto alle edizioni per PC, PS4 e Xbox One avrà giovato a questa versione? Scopriamolo insieme.

Dark Souls Remastered recensione 1

PORTATILE IS THE WAY?

Nel caos della fiera milanese, all’interno del grande padiglione Nintendo, si trovava una piccola postazione con una console Switch in modalità portatile contenente quello che a tutti gli effetti ci è parso come il codice completo del titolo From Software.

Dopo aver creato rapidamente il nostro personaggio, abbiamo dato il via all’avventura di Dark Souls Remastered fino al termine del combattimento con il Demone del Rifugio, il primo boss del capitolo. Per quello che abbiamo potuto vedere, il gioco ci è sembrato piuttosto stabile in termini di frame-rate in ognuna delle situazioni che abbiamo affrontato (anche se, è ben noto, come nel gioco siano presenti zone decisamente più impegnative, ndr). La qualità grafica offerta dal pannello di Switch non permette di esaltare al meglio le texture e le ambientazioni e non offre dunque una grande valorizzazione di quello che è stato il lavoro di rimasterizzazione del gioco di ruolo rispetto al codice originale uscito sulle macchine di vecchia generazione.

Un passo avanti più netto è offerto chiaramente giocando in modalità TV dove il titolo potrà godere di una risoluzione in Full-HD rispetto ai 720p o inferiori della modalità portatile, qualora lo sviluppatore avesse scelto di optare per uno scaling dinamico. La priorità, per rendere il gameplay godibile, riguarda infatti la fluidità del codice che, a quanto pare, dovrebbe essere ben salda attorno ai 30fps in qualsiasi frangente, sia su TV che sullo schermo touch di Switch.

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JOY-CON O CONTROLLER PRO?

Un problema piuttosto rilevante che abbiamo riscontrato nel corso della nostra prova riguarda invece un aspetto più concreto ovvero la comodità dei controlli nell’approccio in modalità portatile al gioco. I Joy-con infatti, come sicuramente saprete, sono molto piccoli e caratterizzati da tasti dorsali piuttosto stretti che non restituiscono una sensazione di assoluta comodità al giocatore ma anzi, per colpa dell’analogico destro spostato spostato in basso, rendono spesso e volentieri scomoda l’impugnatura.

Per cui, specie per sessioni di gioco più impegnative in termini di tempo – posto che la console riesca a offrire quantomeno una buona autonomia – oppure contro i boss più temibili e ostici del gioco, riteniamo che tentare di vivere l’esperienza del titolo in modalità portatile, per quanto piacevole, non possa essere certamente la soluzione definitiva. In questo senso, potrebbe rendersi necessario l’acquisto di un Pro Controller per avere una presa salda e godere al meglio del gameplay.

A questo punto, però, tanto vale posizionare la console sul proprio dock e usarla nella modalità TV. Ma allora, a queste condizioni, perché non scegliere direttamente un’altra versione console, di certo più valida tecnicamente e probabilmente disponibile anche a un prezzo inferiore in senso assoluto, o molto inferiore se non avete già a disposizione il Pro Controller? È ancora presto per valutare al meglio, e per un giudizio definitivo dovremo infatti attendere il lancio del gioco, previsto tra meno di due settimane sul mercato italiano.