Destiny 2: I Rinnegati

Destiny 2: il sacrificio di Cayde-6 visto in anteprima a Colonia

Quando scegli di sacrificare il personaggio universalmente più apprezzato del tuo franchise, due sono le possibili motivazioni: o sei particolarmente sicuro delle tue decisioni e della nuova direzione che intendi dare alla serie, o sei particolarmente disperato. Nel caso di Destiny 2, Bungie ha dovuto fronteggiare un inaspettato tracollo e la progressiva perdita d’interesse da parte della sua community, con una buona parte degli utenti che ha smesso di giocare e ha abbandonato definitivamente il sequel di Destiny pochi mesi dopo il lancio sul mercato. Il fenomeno, nato inizialmente a causa di un end-game povero di contenuti, è letteralmente esploso a dicembre con l’uscita del primo DLC La Maledizione di Osiride, che si è rivelato assolutamente lontano dalle aspettative dei fan.

Bungie è corsa ai ripari, alternando aggiornamenti gratuiti e continui ritocchi al sandbox a mosse più drastiche, come una revisione del funzionamento del famigerato Everversum, la presenza di nuovi eventi gratuiti e un DLC, La Mente Bellica, che ha riportato nell’ecosistema di gioco un po’ di mistero, un numero maggiore di contenuti e motivi per giocare con più frequenza. Nonostante l’accenno di risalita, però, Bungie si è vista costretta a tentare il tutto per tutto con una mossa estrema: uccidere Cayde-6. Cosa avrà spinto gli sviluppatori a optare per una scelta così drastica? Convinzione o disperazione? La risposta corretta è “entrambe”. Scopriamo perché.

Destiny 2: I Rinnegati

CACCIA AL CORVO

Il personaggio più popolare dell’universo di Destiny sarà brutalmente assassinato nelle prime battute della nuova espansione I Rinnegati da Uldren Sov, il principe degli Insonni già visto nel gioco originale, il quale ha ideato un piano nel tentativo di scoprire cosa ne è stato di sua sorella Mara Sov, regina degli Insonni sparita nell’incipit di Destiny: Il Re dei Corrotti. Uldren ha assoldato otto Baroni di una nuova razza nemica nota come gli Infami al fine di organizzare un’evasione dalla Prigione degli Anziani e attirare così l’Avanguardia nei pressi dell’Atollo.

Ospiti di Activision alla Gamescom 2018 di Colonia, abbiamo visto in anteprima la versione finale della cut-scene con la morte di Cayde-6, vivendo la scomparsa del mentore dei Cacciatori dopo aver già completato allo scorso E3 la prima missione della campagna dell’espansione di settembre. La scena, ricca d’azione e di momenti intensi, si conclude proprio con la triste (e a tratti commovente) dipartita del personaggio più iconico e amato del franchise, una scelta che conferma come Bungie sia alla ricerca di un modo per scuotere la community e spingere coloro che hanno perso le speranze nei confronti di Destiny a dare una seconda possibilità al suo sequel. D’altra parte, però, dopo aver provato parte dell’espansione, spolpato i vari ViDoc degli sviluppatori e scambiato quattro chiacchiere con quelli presenti a Colonia, sono fermamente convinto che la decisione di uccidere Cayde-6 da parte di Bungie non sia stata dettata esclusivamente dalla “disperazione”, ma anche dalla consapevolezza.

Destiny 2: I Rinnegati

“I’M COMING HOME, ACE”

Consapevolezza dei propri mezzi, del fascino innato di un franchise che sa come essere magnetico quando tratta tematiche più mature, ma soprattutto di un ecosistema che è finalmente sulla strada giusta per ritornare ai fasti di un tempo dopo un avvio non certo semplice. La scelta di sacrificare l’icona più amata è certamente ardita, ma d’altra parte quanti sarebbero rimasti altrettanto scossi dalla morte di Zavala o Ikora Rey? Persino la (presunta?) morte dell’Oratore ha lasciato la community nell’indifferenza più totale ed è per questo che la scelta di uccidere Cayde-6 era non solo la più logica, ma anche quella più dolorosa.

Il video svelato da Bungie a Colonia ci ha colpito con estremo impatto, dissolvendo i dubbi e le indiscrezioni sulla possibilità che Cayde non fosse realmente morto. E invece, nonostante una incredibile resistenza e una abilità in combattimento davvero fuori dal comune, il nostro prode Exo Pistolero si è arreso agli otto Baroni guidati dal principe Uldren. Come si evolverà la storia di Cayde-6 nel corso della campagna di Destiny 2: I Rinnegati non è dato saperlo, eppure io qualche teoria sui possibili intrecci narrativi e i personaggi che potrebbero comparire nel corso delle missioni ce l’avrei pure. Ne parleremo tra qualche giorno sulle pagine di VGN.it, poco prima che inizi il cammino di vendetta dei Guardiani: la caccia partirà ufficialmente il 4 settembre su PC, PS4 e Xbox One.