Biomutant

Biomutant: provata la versione Xbox One X a Gamescom 2018

Nel bel mezzo del caos della fiera di Colonia, abbiamo avuto il piacere di provare presso il panel di THQ Nordic, la versione Xbox One X dell’intrigante Biomutant, il nuovo action-rpg in lavorazione presso gli studi Experiment 101.

Prima della prova, come spesso accade, abbiamo assistito a una presentazione a porte chiuse del gioco, durante la quale è stato mostrato un breve ma intenso gameplay incentrato su tutte le feature chiave del titolo. Nel corso della riproduzione, è stato fatto anche qualche riferito a quelli che saranno i personaggi amici che potranno aiutare il nostro eroe nel corso dell’avventura, oltre alle creature e ai banditi che invece non perderanno occasione per tentare di farci la ‘pelliccia’.

SCOIATTOLI COL FUCILE A POMPA

La nostra breve prova invece è iniziata con la personalizzazione del protagonista che, tra le altre cose, prevedeva la scelta di una caratterizzazione. Anche se in questa demo non abbiamo notato un particolare riscontro per quanto riguarda tale funzione, è probabile che nella versione definitiva sfruttare la propria intelligenza o il carisma influirà sull’approccio che il protagonista potrà tenere con il mondo esterno. Da notare è invece come il fisico del nostro peloso alter ego cambi a seconda della caratteristica: la sua testa sarà ad esempio più grande se si prediligerà l’intelligenza mentre il fisico risulterà più muscoloso nel caso in cui si scelga di puntare sulla forza. Tra le altre peculiarità, sarà anche possibile cambiare colore e tipo del pelo per rendere ancora più peculiare il nostro eroe.

Conclusa questa sezione, abbiamo dato il via alla nostra avventura la quale parte con un gruppo di banditi che fa schiantare a terra il nostro piccolo dirigibile. Un inizio così brusco, a dir la verità, ci ha un po’ spiazzato non facendoci capire immediatamente i comandi, ma è bastato una manciata di secondi e qualche tentativo per cominciare a darle di santa ragione ai nemici. La partita è proseguita tra spari, cazzotti e razzi che esplodevano, fino a quando non siamo entrati in possesso di un esoscheletro per una fase di gioco a bordo del mech. Per quanto visto anche nei trailer, ci è parso che le fasi con l’esoscheletro assumano un ruolo di rilievo ai fini del gameplay, anche perché in questo modo ci è data la possibilità di abbattere nemici più grandi e persino oltrepassare le zone più rischiose.

La conclusione della demo invece è stata con una bella boss fight contro un Divoratore di Mondi. Per quanto abbiamo potuto vedere, le boss battle o comunque gli scontri contro gli esseri più grandi, richiederanno uno sforzo maggiore da parte del giocatore in quanto sono composte da più fasi all’interno dello stesso scontro. Il Divoratore ad esempio ci ha prima attaccato normalmente poi si è infuriato ed ha iniziato a colpirci con alcuni cavi elettrici. L’ultima fase invece è stata combattuta dentro il corpo della bestia: abbiamo affrontato una breve fase di arrampicata mentre venivamo disturbati dai succhi gastrici che scorrevano e, superato questo punto, ci siamo trovati finalmente in prossimità di quello che era a tutti gli effetti il punto debole della bestia ovvero il suo cuore. Sono bastati pochi colpi prima che la bestia ci risputasse fuori, lasciando per sempre in pace l’Albero della Vita.

RIESCI A STARE FERMO?

Com’è facile da intuire, il combattimento in Biomutant è un susseguirsi frenetico di azioni e movimenti che non lascia spazio a distrazioni. Il nostro protagonista infatti può avvalersi di colpi in mischia e dalla distanza, alternabili in qualsiasi momento. A questo si va ad aggiungere una verticalizzazione dell’azione non indifferente dovuta alla possibilità di eseguire salti repentini che permettono di sfuggire da ogni situazione. Tuttavia, senza una vera e propria profondità nel combattimento, ci è sembrato più un continuo saltare, sparare e colpire senza un senso preciso nell’azione. Probabilmente nella versione finale, con un maggior numero di armi e di varie tipologie, non basterà più saltellare soltanto in giro ma sarà richiesto al giocatore maggiore abilità e tempismo.

Molto positiva invece ci è sembrata la differenziazione delle varie fasi di gameplay di cui si compone il titolo. La build mostrata a Gamescom 2018 ha permesso non solo di vedere i semplici momenti di scontro come quello che vi abbiamo raccontato ma anche di capire come poter superare i diversi ostacoli ambientali. Una feature interessante, e che troverà sicuramente maggior spazio nella versione finale, è la possibilità di usare le mutazioni del protagonista, in particolare il muco come bolla per spiccare salti immensi e travolgere i nemici. Anche la fase col mech è risultata piuttosto articolata: pozze velenose da ripulire, piccole creature di cui disfarsi e jetpack incorporato ci hanno consentito di fare un bel po’ di danni e seminare il caos per l’ambiente di gioco. Abbiamo potuto osservare anche un piccolo accenno di modifica delle parti dell’esoscheletro, il quale non può che preannunciare l’implementazione di un accurato sistema di personalizzazione.

Insomma, ancora una volta THQ Nordic ha confermato la propria abilità nel saper utilizzare l’Unreal Engine e ciò lo si nota principalmente nel movimento fluido del pelo sia del nostro alter ego che di quello dei nemici. Anche i giochi di luce e colori sono molto belli da vedere e danno un tocco orientale a tutta l’ambientazione, specialmente alle zone più rigogliose. La sensazione, in definitiva, è quella di un mondo vivo e pulsante, anche nelle sue accezioni più decadenti. Biomutant si è rivelato dunque una vera sorpresa nel panorama videoludico: il suo gameplay accattivante e mai stancante riuscirà a catturare per ore e ore l’attenzione dei giocatori ma, a oggi, la strada è ancora lunga e questa build non ci ha dato altro che un assaggio di quello che, verosimilmente, troveremo nella versione finale del gioco.

Per il momento non possiamo fare altro che aspettare: Biomutant sarà disponibile per PC, PS4 e Xbox One nel 2019.