Temtem

Temtem, provata in anteprima la versione Early Access

Una nuova avventura ricca di mostri tascabili da catturare è sbarcata su Steam.

Da quando, nel lontano 1992, fecero per la prima volta capolino su milioni di dispositivi portatili i piccoli mostriciattoli tascabili, meglio noti come Pokémon, nel corso degli anni si sono susseguite un’enorme quantità di tentativi di emulazione, più o meno riusciti. Cloni che comunque non hanno mai lontanamente impensierito Nintendo, capace di assorbire i colpi senza mostrare alcun segno di cedimento e che, anzi, è riuscita a creare un solido impero che regge incontrastato da oltre vent’anni.

Merito sicuramente della compagnia nipponica che è stata in grado di preservare e valorizzare la propria idea rendendola un’icona del mondo videoludico. Ma è anche doveroso sottolineare il demerito di tutte quelle case di sviluppo indipendenti che non hanno saputo far altro che copiare pacchetto ideato da Nintendo e trasferirlo sotto un altro nome, senza preoccuparsi di creare, da una solida base, qualcosa di originale e accattivante.

Recentemente si è fatto notare, tra la moltitudine di cloni o pseudo tali che invadono da una decina d’anni a questa parte gli store digitali, Temtem, un nuovo gioco che promette di garantire il meglio dell’esperienza di Pokémon ma rivisitata in chiave moderna, con funzionalità, quali la componente MMO, pronta a garantire un’esperienza di gioco innovativa.

SOLIDE PREMESSE

Il titolo di Crema Games è uno di quei giochi che colpiscono dritti al punto e, in questo caso, il punto è il cuore dei giocatori, nostalgici e desiderosi di veder realizzato un sogno che non è mai stato del tutto riposto nel cassetto: un gioco di mostri tascabili interamente online, in cui questi possano incontrarsi nel mondo di gioco e decidere se sfidarsi, scambiare i propri mostri o semplicemente salutarsi. Un sogno che però Nintendo, con la sapiente mano di Game Freak, pare non abbia mai veramente voluto che divenisse realtà, consapevoli forse che la qualità del loro brand non sarebbe mai stata raggiunta da altre produzioni.

Temtem invece ci prova e, almeno in questa prima fase di Early Access ci riesce egregiamente, proponendo un titolo che riprende in tutto e per tutto le dinamiche e le meccaniche della storica serie di Game Freak, aggiungendoci quello che i fan hanno sempre desiderato, il tutto accompagnato da una realizzazione tecnica al passo coi tempi. Come dicevamo in precedenza, Temtem non offre nulla di veramente nuovo sotto l’aspetto del gameplay, tanto che descrivere le meccaniche di gioco sarebbe quasi superfluo. Basti pensare che la storia ha inizio con il nostro alter ego nella sua camera da letto, dove viene svegliato di soprassalto dalla madre che gli comunica che oggi è il grande giorno nel quale potrà finalmente incontrare il professor Konstantinos, massimo studioso ed esperto di Temtem.

Una volta incontrato, egli ci farà dono di un mostro da scegliere tra tre a disposizione. Da questo momento inizierà il nostro viaggio per divenire il più abile Temtamer del mondo; il resto è storia, una storia già vista e riproposta, una storia fatta di viaggi tra mari, città ed… erba alta. A tutto questo si aggiunge però la componente MMO del gioco, il vero punto di forza e motivo di originalità, che permette al titolo della software house spagnola di innalzarsi di poco al di sopra del semplice clone di Pokémon. Ci riesce aggiungendo tutta una serie di missioni secondarie e attività da svolgere, che contribuiscono a rendere vario il gameplay, non incentrandolo unicamente sulla quest principale: ovvero, nemmeno a dirlo, la conquista delle palestre (Dojo) in giro per il mondo, incontrando e catturando mostri selvatici da addestrare e far combattere.

UN TOCCO DI ORIGINALITÀ

A onor del vero, è doveroso sottolineare come dal punto di vista di vista del gameplay dei combattimenti gli sviluppatori abbiano provato a dare un loro tocco di originalità al tutto. Sebbene le dinamiche che regolano le battaglie tra Temtem siano in tutto e per tutto uguali a quelle viste nella serie Pokémon, nel titolo di Crema i mostriciattoli sono soggetti ad affaticamento, una condizione che dipende dal valore della stamina di ciascun Temtem, la quale si esaurisce man mano che gli comanderemo di eseguire uno dei quattro attacchi a disposizione.

Subentra così di conseguenza una strategia supplementare, oltre a quella di scegliere le mosse migliori per sconfiggere i nostri avversari, ovvero quella di dover prestare attenzione alla stamina rimanente e, all’occorrenza, far riposare i mostri durante le lotte per recuperare l’energia necessaria. Dal punto di vista strettamente tecnico la realizzazione è ottima, così come è altrettanto lodevole la caratterizzazione ambientale delle varie zone e delle isole. Alti e bassi nvece per quanto riguarda la realizzazione dei Temtem, dove a mostri originali e dettagliati si alternanto altri che sembrano poco curati e privi di ispirazione, così come i nomi scelti loro nomi, non sempre originali.

In conclusione siamo rimasti più che soddisfatti del gioco, anche se ancora c’è molto lavoro da fare: diverse aree sono ancora inaccessibili e al momento sono presenti soltanto ottanta delle oltre centottanta creature promesse per il 2021. Anche il comparto multiplayer non si spinge oltre le lotte e gli scambi con gli altri giocatori, mentre sembrerebbero essere previste delle modalità aggiuntive per l’end-game quali tornei, battaglie classificate, case d’asta e altri importantissimi contenuti, in attesa che, tra l’altro, il gioco venga rilasciato anche per console. Dunque, se Temtem non dovesse disattendere le aspettative, nel giro di un anno circa potremmo trovarci di fronte a uno dei titoli indie di maggior successo degli ultimi anni, anche se una domanda viene spontanea: Nintendo ha davvero permesso che tutto questo si realizzasse?