Tra le novità presentate da Electronic Arts alla Gamescom 2019 di Colonia c’era anche Plants vs. Zombies: La Battaglia di Neighborville, il nuovo capitolo della serie creata da PopCap Games svelato in gran segreto alla stampa durante la fiera tedesca. Un capitolo che prende tutto quanto di buono sperimentato dalla software house con lo sparatutto in terza persona Garden Warfare e il suo sequel, ma rifinendo la formula con un paio di tocchi moderni e una formula che strizza l’occhio al concept di Game as a Service.
Già, perché con La Battaglia di Neighborville, Electronic Arts punta a creare un gioco che si aggiorni continuamente nel tempo, con un sistema di personalizzazione delle piante e degli zombie davvero profondo che vedrà un flusso costante di skin, oggetti e contenuti da sbloccare giocando (o sfruttando le inevitabili microtransazioni). Il cuore pulsante del gioco resta quello che abbiamo imparato ad amare in Garden Warfare, ma tutto il resto, a partire dalla mappa esplorabile fino alle modalità multiplayer, tenta di stimolare i fan a spendere ore e ore nel mondo di Neighborville. Scopriamo perché.
PIANTE CONTRO ZOMBIE, ATTO MILLE
Che scegliate di prendere le difese delle Piante o di attaccare come famelici non-morti, il gioco mette a disposizione sei modalità multiplayer da affrontare sia con il supporto del matchmaking, sia con amici in carne e ossa che, in qualsiasi momento, possono giocare dalla stessa console grazie allo split-screen per quattro giocatori. Se la scoperta delle tre aree esplorabili de La Battaglia di Neighborville passerà da una sorta di modalità Storia, il mondo di gioco sarà farcito di missioni extra che vi porteranno a scoprire aree esterne allo scenario, molto variegate e caratterizzate dalla solita cura nei dettagli da parte del team creativo.
Così, tra un compito e l’altro della campagna, potrete cimentarvi nelle nuove Missioni magistrali, liberare Bosco Bislacco, Monte Scosceso e Centro di Neighborville da orde di nemici, oppure divertirsi nell’hub social di Divertilandia con una schiera di attività da affrontare da soli o in compagnia degli amici. C’è il poligono di tiro, il nuovo luna park e luoghi iconici come la magione dell’immancabile Dave e il quartier generale del solito Zombotron. L’area da esplorare è piacevole e dà al nuovo shooter di PopCap Games un tocco di modernità che non guasta assolutamente.
Grazie al nuovo sistema di classi, potrete contare su venti tipologie di personaggi per ciascuna fazione, tra graditi ritorni ed eroi inediti che sono decisamente interessanti: per le Piante troviamo Berretto da notte, un fungo furtivo che pratica il “fung fu”; Quercia e Ghianda, una coppia in grado di intrappolare i nemici con l’esca linfatica; infine Bocca di Drago, un fiore che può incenerire i rivali con la sua bocca sputafuoco. Queste tre unità si uniscono ai già noti Sparasemi, Masticazombi, Cactus e Girasoli per difendere la casa di Dave. Per gli zombie, troviamo l’Elettropattinatrice, che a bordo dei suoi pattini può elettrificare chiunque intralci il suo cammino; l’Eroe degli anni ’80, dotato di un arco che “muore dalla voglia” di distruggere tutte le piante; infine il Cadetto spaziale, che a bordo del suo mezzo volante può sparare laser e potenziare i suoi propulsori.
Tanti nuovi personaggi (che rispondono sempre alle tradizionali classi di Attacco, Difesa e Supporto) che, sommati ai precedenti, danno vita a nuove strategie in grado di fare la differenza nel multiplayer. Il comparto PvP, per l’occasione, è stato ampliato con alcune varianti extra: si passa dalle classiche 4v4 alle più affollate 12v12, che replicano in salsa PvZ le caratteristiche delle più apprezzate modalità multiplayer degli sparatutto online (come Uccisione confermata di Call of Duty).
SUPPORTO CONTINUO
La novità più interessante di Plants vs. Zombies: La Battaglia di Neighborville risiede con tutta probabilità nella volontà di PopCap Games di supportare in modo costante il suo ecosistema con nuove attività e contenuti. Se il lancio a sorpresa sulla falsariga di Apex Legends ha certamente attirato l’attenzione della community (sebbene, perlomeno nel caso del battle royale, la formula free-to-play abbia contribuito al suo successo), ciò che rende la formula di distribuzione particolare è la scelta di lanciare il gioco nella versione Founder’s Edition, che al prezzo di 29,99 euro dà accesso ai server con sei settimane di anticipo rispetto a coloro che decideranno di unirsi al lancio dell’edizione Standard.
Ogni settimana, i giocatori potranno infatti contare su nuove attività, contenuti esclusivi e ricompense che non saranno disponibili al lancio della versione finale, in vendita a un prezzo maggiorato. Questa offerta sarà disponibile entro la fine del mese, e una volta esaurita non permetterà l’accesso a nuovi giocatori fino al momento del lancio ufficiale. Sarà certamente un’occasione per permettere agli sviluppatori di gestire i server senza troppo stress e di bilanciare a dovere (ma neanche tanto, a quanto pare) l’eventuale strapotere di alcuni personaggi.
Il bello, se vogliamo, è che dal prossimo mese La Battaglia di Neighborville cambierà faccia a più riprese: grazie agli eventi a tema (come quello di Halloween) e ai Festival periodici, Piante e Zombie potranno ottenere nuovi oggetti per la personalizzazione e ricompense esclusive che renderanno il proprio personaggio unico. Un sistema che, in qualche modo, vuole emulare quanto fatto da altri prodotti simili in passato, il tutto nel tentativo di mantenere intatta l’anima alla base del franchise, che resta comunque una serie destinata alle famiglie (e la presenza dello split-screen in qualsiasi modalità ne è un chiaro esempio).
È ancora presto per capire come funzionerà il supporto da parte di Electronic Arts e se il tutto sarà bilanciato a livello di economia di gioco, ma lo scopriremo già dalla prossima settimana, quando torneremo per parlarvi dei primi contenuti aggiuntivi che saranno disponibili nei mesi a venire. Restate sintonizzati sulle pagine di VGN.it!