eFootball PES 2020

eFootball PES 2020, il calcio targato Konami è sempre più divertente

Abbiamo provato per la seconda volta il nuovo simulatore calcistico della software house giapponese.

Dopo aver avuto un primo assaggio del nuovo eFootball PES 2020 nel caotico viavai dell’E3 2019, Digital Bros ci ha invitato nei suoi studi milanesi per darci la possibilità di provare per due ore la stessa demo già proposta da Konami alla fiera di Los Angeles, ma con la calma necessaria per apprezzare i passi in avanti compiuti dalla software house. E così, in compagnia di alcuni colleghi della stampa specializzata italiana, abbiamo testato la build preliminare per PS4 già vista due settimane fa, della quale vi avevamo parlato in un’anteprima dedicata.

Questa versione, che girava su PlayStation 4 Pro, includeva esclusivamente la modalità Quick Match con otto squadre a disposizione: Barcellona, Arsenal, Flamenco, Palmeiras, River Plate, Boca Juniors, Francia e la compagine di fuoriclasse del passato, PES Legends. Per apprezzare al meglio le novità e fare un confronto con quanto visto a Los Angeles, ci siamo dedicati per un paio di match alla squadra blaugrana per poi spaziare tra Arsenal, Francia e PES Legends al fine di valutare le differenze in termini di approccio, tattica e di “influenza” dei calciatori in campo (ci arriviamo tra un attimo).

eFootball PES 2020

L’ESSENZA DEL CALCIO

La ricerca del realismo da parte di Konami, tanto nel comparto grafico quanto nello stile di gioco, è una missione che va avanti ormai da tempo, più precisamente da quando la casa nipponica ha deciso che era tempo di fare uno sforzo in più per ostacolare il rivale di sempre FIFA e adottare un nuovo motore di gioco, il FOX Engine dell’ex-Hideo Kojima. Da allora ne è passata di acqua sotto ai ponti, e la serie ha continuato a migliorare con sfaccettature, piccoli o grandi novità e, in alcuni casi, veri e propri stravolgimenti che ci hanno portato fino a eFootball PES 2020. Un capitolo che, come dicevamo, non prova a ricostruire la sua simulazione dalle fondamenta, ma tenta al contrario di impreziosirla con tanti accorgimenti interessanti.

In tal caso, la scelta di puntare su una nuova telecamera di gioco, decentrata rispetto al movimento della palla e in grado di spostarsi dinamicamente per favorire una sorta di visione d’insieme, è una novità che si fa apprezzare ben presto, specialmente quando si tenta di imbastire il gioco con una squadra estremamente tecnica come il Barcellona. La presenza di un campo visivo allargato e focalizzato sulla manovra corale, con rotazioni d’inquadratura intelligenti e mirate sempre e comunque a favorire uno scambio tra gli interlocutori, permette infatti di dar vita a situazioni che in passato erano più complesse da gestire senza frenetici (e innaturali) cambi di gioco. Qualcuno probabilmente storcerà il naso di fronte alla nuova visuale scelta da Konami, ma possiamo assicurarvi che basta un minimo di pazienza per farci l’abitudine e trovarvi a vostro agio.

Ciò che è cambiato notevolmente è il ritmo delle partite, ora decisamente più lento e se vogliamo ragionato. Si avanza avvertendo chiaramente un pallone molto più “pesante”, una fisica della sfera che tiene conto di posizione, velocità e tocchi di fino per cambiare sensibilmente comportamento. In questo, nei “piedi giusti”, l’introduzione di un sistema come il Finesse Dribbling promette di dar vita a situazioni interessanti semplicemente con l’uso dello stick analogico destro, che risponderà alle sollecitazioni del giocatore con sorprendente reattività. Non pensate di comportarvi da giocolieri con chiunque, com’è ovvio che sia, ma siamo certi che controllando il Messi o Ronaldinho di turno riuscirete a divertirvi con numeri circensi che daranno vita a situazioni estremamente spettacolari.

Tra l’altro, quando parlavamo di “influenza” dei calciatori, non scherzavamo: avere tra le proprie fila un talento come Messi spingerà i giocatori a creare spazi e occasioni perché la “Pulce” possa esprimersi al meglio. E potrete immaginare quanto possa essere letale un tipo come Messi con un po’ di spazio a disposizione.

Già, perché nonostante la ricerca del realismo sia sempre al centro del progetto PES, gli sviluppatori di Konami hanno fatto in modo di rendere sempre divertente l’esperienza di gioco alle prese con il nuovo episodio. Nella nostra prova, tra una partita e l’altra, non sono mancati infatti match serratissimi dei colleghi presenti all’evento, con risultati a dir poco spettacolari e gol al novantesimo che hanno completamente ribaltato le sorti di un match. Lato gameplay, dunque, il titolo di Konami conferma i numerosi passi in avanti che gli sviluppatori hanno promesso per questo episodio (ma sembrano non mancare altre “bombe” che saranno ufficializzate nelle prossime settimane), complice anche un nuovo sistema di tiri che rende le conclusioni imprevedibili e mai banali.

eFootball PES 2020

UNO SGUARDO AL FUTURO

La prova del nove, per gli sviluppatori giapponesi, sarà sorreggere un gameplay molto divertente e già sufficientemente rifinito con tutta una serie di modalità che possano arricchire l’esperienza di gioco. Dall’altra parte, infatti, c’è un’azienda come Electronic Arts che continua a sperimentare nuovi modi di espandere la sua simulazione: il Viaggio, FIFA Ultimate Team e il calcio da strada di VOLTA Football sono solo degli esempi della strategia del colosso californiano per arricchire di anno in anno l’esperienza di gioco.

Ecco, mi piacerebbe che Konami tentasse di fare qualcosa fuori dagli schemi. Novità del calibro di Match Day e degli allenatori leggendari sono indubbiamente apprezzabili, ma verosimilmente non certo in grado di spostare gli equilibri. Non resta che attendere con ansia gli annunci promessi da Konami per le prossime settimane: la software house ha in serbo una serie di reveal che ci terranno compagnia per tutta l’estate in attesa di una seconda presentazione alla Gamescom 2019 di Colonia, che promettono di sorprendere i fan con un mix di novità e richieste attese a lungo dalla community.