Super Crush KO

Super Crush KO provato in anteprima a E3 2019

Abbiamo messo le mani sul nuovo brawler indie sviluppato da Vertex Pop.

Toni fluo e scenari da zucchero filato non potevano far iniziare meglio il primo giro di prove e giochi di questo E3 2019. Come di consueto, i titoli indie ci hanno deliziato di idee fresche e convincenti, come Super Crush KO, ironica e vivace creatura del piccolo team canadese Vertex Pop che ha confezionato un simpatico brawler a scorrimento con più di un richiamo a giochi à la Double Dragon, ma con un comparto grafico che strizza l’occhio a Steven Universe.

Noi di VGN.it abbiamo potuto provarlo in anteprima per circa mezz’ora, mettendo le mani su una versione preliminare per PC. Ecco le nostre impressioni a caldo.

Super Crush KO

SAVE THE CAT

Super Crush KO racconta la storia di Karen, protagonista che decide di vestire i panni di un’eroina (dall’abbigliamento che fa molto “Jem incontra Kill Bill”) quando il suo gatto ciccione Chubbz viene rapito da un alieno malvagio che, a capo di un esercito di robot, vuole impossessarsi della Terra. Il riscatto del povero micetto significherà dunque anche l’ultima speranza di salvezza dell’intero pianeta Terra. 

Così Karen inizia a farsi strada a suon di pugni e pistola laser tra la ferraglia ostile, sferrando qualche colpo micidiale anche in una serie di combo aeree convincenti e ben concepite.

NON È SOLO UN GIOCO CARINO

Abbiamo avuto modo di provare il titolo su PC, ma quello che è saltato subito all’occhio è stato il suo enorme potenziale soprattutto in ottica di un lancio su Switch, già previsto dal team sviluppo, e su dispositivi mobile. Il sistema di colpi e combo è davvero intuitivo e semplice da memorizzare, con il gameplay che progredisce in modo fluida attraverso vari step di difficoltà, iniziando con un chiaro tutorial (che ci guida passo dopo passo alla scoperta delle varie mosse e combo realizzabili) fino alla gestione di decine di nemici su schermo, che potrete affrontare senza patemi una volta memorizzati i pattern d’attacco.

Karen sarà inoltre dotata di una super mossa una volta riempita una barra speciale e di una pistola laser con cui, tramite una combinazione dello stick analogico e alcuni tasti, potrà atterrare temibili droni aerei.

Super Crush KO

Super Crush KO prosegue su questo leitmotiv fino all’immancabile boss finale, senza la presenza di miniboss tra un livello e l’altro. Si tratta dunque di un titolo dalla longevità molto limitata (si parla di 3/4 ore di gameplay), che per scelta del team punta a offrire un’esperienza mordi e fuggi con la possibilità di mettere in pausa in qualsiasi momento e ricominciare senza troppe pretese da dove si è interrotto.

Si tratta ovviamente di un gioco che non nasconde il suo stato di “work in progress”, ma che evidenzia con un certo orgoglio un design ben congegnato in grado di sfoggiare dei fantastici scenari multicolor di una città futuristica, che Karen esplorerà proseguendo senza sosta fino allo scontro finale.

OTTIME PREMESSE

Concepire un indie non è mai semplice e scadere nel già visto è sicuramente l’esito più probabile. Con Super Crush KO, i ragazzi di Vertex Pop hanno dimostrato un’invidiabile cura e attenzione nei dettagli che verosimilmente permetterà loro di evitare che il gioco finisca nella morsa del troppo banale. Colori pastello e felini amichevoli possono essere vincenti tanto quanto omini muscolosi che elargiscono botte da orbi come se fossero caramelle.

Se dentro di voi balena già il barlume di “è un gioco da ragazzi”, abbandonate subito quest’idea, visto che non sarà per niente semplice raggiungere lo stage successivo nei momenti in cui i nemici diventano eccessivamente numerosi e mettono in mostra nuovi pattern d’attacco estremamente variegati, contro cui dovrete usare un po’ di ingegno al fine di capire come abbinare la mossa o la combo giusta. Super Crush KO è certamente un gioco da tenere d’occhio: aspettiamo di mettere le mani sul gioco finale per valutare con calma il prodotto completo e confermare eventualmente le buone impressioni della build presente a Los Angeles.