Dopo i due coloratissimi sparatutto We are Doomed e Graceful Explosion Machine, la software house canadese Vertex Pop torna sulle scene con Super Crush KO, sfrontato picchiaduro bidimensionale a base di alieni, robottoni e un gatto da salvare, pubblicato lo scorso 16 gennaio su Nintendo Switch e PC.
Quando si rilassa la sera, a Karen piace: starsene stravaccata sul letto, dare uno sguardo al cellulare e coccolare il proprio gatto, il paffutello Chubz. A Karen non piace: il terremoto, vedersi sfondare il muro di casa a colpi di blaster e farsi rubare il gatto. Ovviamente all’aliena dalla pelle verde che ha messo le mani su Chubz non importa nulla di cosa Karen adori fare e cosa invece odii, fatto sta che la nostra eroina non ci pensa due volte prima di impugnare il blaster che la sciagurata rapitrice ha lasciato sul pavimento e partire all’inseguimento.
KAREN PUGNAZZI
La scena d’apertura di Super Crush KO, così come il resto dei filmati d’intermezzo, è piuttosto breve e priva di doppiaggio, tuttavia i disegni e le inquadrature, che ricordano le pagine di un fumetto, sono tutto sommato convincenti e catapultano immediatamente il giocatore nella scanzonata e surreale atmosfera di gioco. L’avventura si snoda attraverso un totale di quattro scenari diversi, composti a loro volta da quattro livelli più uno scontro finale con il boss di turno. Il sistema di controllo è piuttosto immediato: ci si muove con lo stick sinistro (o con le frecce direzionali), mentre il tasto B è adibito al salto e con Y si tempestano i nemici di pugni. I due dorsali consentono invece di utilizzare il blaster, e schivare i proiettili e gli attacchi sferrati dai nemici, un’azione indispensabile nelle fasi più concitate.
Il primo livello accompagna i giocatori in una sorta di tutorial che illustra brevemente i comandi appena menzionati e li mette di fronte alle prime tipologie di robot: man mano che si andrà avanti con l’avventura entreranno in scena nuovi avversari sempre più agguerriti e pericolosi. I vostri alleati più preziosi saranno a quel punto gli attacchi speciali e la schivata. Se i primi livelli possono essere affrontati senza troppi problemi utilizzando praticamente solo il tasto Y, infilare combo e mosse speciali (attivabili con il tasto X e lo stick analogico) si rivela indispensabile per fronteggiare le miriadi di nemici che compariranno sullo schermo.
SHORYUKEN!
L’azione è nel complesso piuttosto frenetica mentre lo scorrimento orizzontale avviene unicamente quando si ripulisce una zona dai nemici. Una volta eliminati, i robot lasciano cadere una scia di pietre, viola e blu che vanno recuperate per ripristinare l’energia necessaria alle mosse speciali, e a lanciare un’onda energetica con il blaster che, oltre a essere utile per sbarazzarsi facilmente di un buon numero di nemici, permette di portare a casa la pellaccia in più di qualche situazione. Va detto che il livello di difficoltà non è di certo proibitivo e per portare a termine l’avventura ci si impiega una manciata di ore.
Tutto un altro paio di maniche invece è eseguire combo perfette e completare ogni stage senza subire nemmeno un colpo: non siamo certamente ai livelli di Viewtiful Joe o di Bayonetta, ma anche Karen nel suo piccolo sa darle di santa ragione. A tal proposito, oltre alle medaglie, i giocatori più competitivi apprezzeranno di sicuro la possibilità di caricare i propri punteggi nella speciale classifica online alla fine di ogni livello. Le animazioni degli attacchi speciali sono inoltre un chiaro tributo ai grandi picchiaduro del passato; i giocatori più navigati coglieranno con piacere la rilettura in chiave pop di alcune mosse diventate ormai di culto.
LOLLY-POP
Lo stile grafico è nel complesso gradevole e, sebbene non faccia della caratterizzazione il suo punto di forza, ben si accompagna alla chiave di lettura, leggera e ironica, presente in Super Crush KO. La palette cromatica usata è un chiaro richiamo agli anni ’80, con tonalità di rosa e viola a farla da padrone, mentre gli oggetti a schermo si fondono l’uno con l’altro senza l’utilizzo di contorni troppo marcati, a completare un’atmosfera quasi surreale. Gli unici elementi veramente in risalto sono i neon relativi ai proiettili, alle trappole e alle porte laser, un salvavita quando l’azione inizia a farsi concitata. Pur non avendo avuto modo di provare il titolo in modalità TV, non abbiamo notato alcun rallentamento in quella portatile e i tempi di caricamento si sono rivelati piuttosto veloci.
Il level design di Super Crush KO non brilla invece in quanto a varietà, mettendo in mostra alcune sezioni platform piuttosto discutibili e fini a sé stesse. Nel complesso l’azione è alquanto ripetitiva, pur essendo frenetica e spettacolare, e anche i boss di fine livello sono evoluzioni di quanto già visto in precedenza, tanto da risultare spesso prevedibili. Un ultimo, amaro, appunto riguarda invece la localizzazione italiana: sebbene la nostra lingua sia stata inserita tra quelle disponibili, l’adattamento risulta abbastanza grossolano e non privo di alcune sviste davvero banali, che fanno trasparire uno scarso livello di attenzione in questo frangente. Ci auguriamo che un eventuale aggiornamento da parte dei ragazzi di Vertex pop possa risolvere tali magagne.
