FIFA 20

FIFA 20 provato in anteprima a EA Play 2019

Primi calci in compagnia del nuovo simulatore calcistico di Electronic Arts.

Uno dei titoli certamente più importanti della conferenza di Electronic Arts a Los Angeles è stato FIFA 20, nuova iterazione del simulatore calcistico targato EA Vancouver che quest’anno torna con una serie di novità sulla carta particolarmente interessanti. Aspettando la “rivoluzione” che arriverà verosimilmente il prossimo anno al lancio delle console di prossima generazione, la software house canadese ha preferito rifinire un’esperienza di per sé già appagante con tanti piccoli accorgimenti e una nuova modalità, il calcio su strada di FIFA Street, all’interno di un pacchetto che diventa di anno in anno sempre più completo.

Sfortunatamente, però, la nostra prova all’evento EA Play 2019 non ci ha permesso di testare con mano la bontà della nuova modalità Volta Football, che porterà l’esperienza del calcio urbano verso nuovi orizzonti, ma ci ha “confinato” all’interno di una più classica finale di UEFA Champions League tra PSG e Real Madrid. Sfidando un collega spagnolo con una passione particolare per le ripartenze, abbiamo potuto saggiare alcune delle novità in termini di gameplay in un paio di match giocati su PS4 Pro.

FIFA 20
FIFA Street rinascerà all’interno di FIFA 20 nella nuova veste di Volta Football. Sfortunatamente, però, non abbiamo potuto provare con mano questa modalità.

SESSIONE DI RIFINITURA

Lo scopo di Electronic Arts con questo capitolo è palese: impreziosire il gameplay con accorgimenti e caratteristiche che possano migliorare il realismo, senza tuttavia sconvolgere il sistema di gioco. Tralasciando per un attimo i nomi affascinanti da comunicato stampa che EA sceglie puntualmente per identificare le caratteristiche di spicco del suo titolo calcistico, l’impressione che si ha dopo aver poggiato i piedi virtuali sul rettangolo di gioco è di un ritmo più ragionato, se possibile ancor meno frenetico dell’edizione precedente, con un’intelligenza artificiale che sceglie con maggior accortezza come e quando posizionare i giocatori alleati e avversari sul campo. I movimenti corali sembrano più armoniosi, e le difese avversarie meno inclini a essere aggirate sempre con lo stesso uno-due o con passaggi filtranti telecomandati.

Certo, difficile valutare in un paio di match quanto questa nuova “intelligenza calcistica” rimarcata a più riprese dagli sviluppatori possa pesare nell’economia di gioco, nel ritmo e nei tatticismi di team composti da giocatori differenti, ma le prime impressioni sono certamente buone. In tal senso, FIFA 20 sembra un buon passo in avanti verso il realismo, a patto ovviamente di non aspettarsi un gioco completamente diverso rispetto all’edizione 19.

CONTRASTI E TIRI DI FINO

Ciò che si è fatto notare più frequentemente durante i botta e risposta con il collega spagnolo sono stati dei contrasti gestiti con maggior dinamismo rispetto al passato. I cosiddetti Momenti Decisivi sono impreziositi da un nuovo sistema che premia la precisione dei tackle, con gli interventi puliti ed efficaci che si tradurranno in una maggiore probabilità di mantenere il possesso palla. Sul lato offensivo, il giocatore può contare su un nuovo sistema chiamato Strafe Dribbling che permette di sfruttare i tasti dorsali per gestire a piacimento l’agilità nei movimenti del corpo prima di scegliere se puntare sulla velocità o sulle abilità tecniche in fase di dribbling.

A conti fatti, l’introduzione di questi due elementi rende i contrasti più avvincenti, gli interventi più “sporchi” e i duelli tra difensori e attaccanti più interessanti. Quando finalmente arriva il momento di tirare a rete, il nuovo sistema di tiro sembra garantire una maggiore precisione e un ventaglio di possibilità se possibile ancora più ampio, a patto ovviamente di imparare come utilizzarlo a dovere. Difficile, come dicevamo in apertura, farsi un’idea concreta di queste novità con un paio di partite nel caos di un evento come EA Play 2019, ma la rincorsa da parte di EA Vancouver verso il realismo passa anche da una nuova (l’ennesima) gestione della fisica della sfera che si riflette tanto nei tiri e relative traiettorie quanto nei contatti tra giocatori.

FIFA 20
Come al solito, è pregevole la cura nella riproduzione dei calciatori più famosi.

Contrasti e dribbling possono essere sporcati da un controllo impreciso o un tackle non ottimale, costringendo a ripiegare in corsa o aprendo a un possibile contropiede che potrebbe rivelarsi fatale e portare a un calcio di punizione dal limite o (peggio) un rigore. In entrambi i casi, il sistema di tiro è stato rivisitato e consente di gestire con maggiore precisione la direzione e l’effetto del pallone. Il nostro collega spagnolo ha mostrato come utilizzare questo sistema pennellando una punizione all’incrocio dei pali che, per una questione di millimetri, si è stampato sulla traversa non ottenendo la sorte che avrebbe meritato. Un maggiore controllo dunque, che verosimilmente premierà coloro che dedicheranno tempo e pazienza a capire tutte le meccaniche di questo sistema.

Pad alla mano, dunque, le prime impressioni sono positive. Oltre a un gameplay rifinito e ricco di novità, EA Vancouver ha lavorato su un comparto grafico ulteriormente impreziosito con nuove animazioni e movenze che lo rendono ancora più bello da vedere, soprattutto quando a controllare la sfera ci sono giocatori famosi (riprodotti con la solita cura dalla software house). Tuttavia, anche in questo caso è bene non aspettarsi miracoli che, vale la pena ribadirlo, sono destinati ad arrivare solo quando la nuova generazione di console esordirà sul mercato il prossimo anno. Aspettando di scoprire come funzionerà la modalità Volta Football e quali novità attenderanno i fan di Ultimate Team, ricordiamo che FIFA 20 sarà disponibile a partire dal 27 settembre su PC, PS4 e Xbox One.