Il gioco del golf è considerato uno sport di nicchia, adatto a facoltosi milionari che nel tempo libero discutono di affari nei prati smeraldo con l’erba perfettamente tagliata girando per le varie buche a bordo di invidiabili piccole macchine in compagnia del proprio caddy. Mettendo da parte questi luoghi comuni, la seconda visione del golf potrebbe derivare dall’imprinting ricevuto da molti di noi grazie al cartone animato di “Tutti in campo con Lotti”, attraverso il quale molti giovani hanno imparato regole e terminologia specifica di questo sport al grido di SPA-GHE-TTI!
Da sempre l’emulazione delle regole, dei campi e della fisica è stata un ottimo pretesto per cercare di ottenere dei titoli attraverso cui rappresentare il gioco in tutti i suoi aspetti. La diversità dei terreni, l’attento studio delle condizioni atmosferiche e del campo, la scelta della giusta mazza, uno sport strategico che, anche nelle versioni digitali vanta una grande schiera di appassionati. Se negli anni abbiamo avuto diversi titoli capaci di spaziare tra il buono e l’ottimo (anche con testimonial illustri) è con la serie Everybody’s Golf che Sony entra in questo sport offrendoci la sua personale visione a opera di Camelot Software Planning prima e da Clap Hanz fino a oggi.
GOLF IN REALTÀ VIRTUALE
Dalla sua versione originale risalente all’epoca della prima PlayStation, il gioco si è contraddistinto per il suo particolare aspetto che a una prima analisi risulta più giocoso e meno “serio” di altri titoli di golf apparentemente più maturi visivamente, tuttavia sotto questa prospettiva del mondo in una chiave che strizza l’occhio agli anime si è sempre nascosto un titolo profondo in grado di offrire una simulazione precisa e meticolosa di ogni dettaglio che potreste cercare in un gioco dedicato al golf. Non molto tempo fa abbiamo avuto il piacere di provare la versione PS4 del reboot di Everybody’s Golf, e oggi torniamo sul green con il visore in testa per la nuova esperienza studiata per PSVR.
Everybody’s Golf VR si presenta da subito bene, con un ampio atrio e una hostess che ci danno il benvenuto a un esclusivo club, invitandoci a scegliere come giocare e regolare di conseguenza il dispositivo scelto. La scelta consigliata è infatti PlayStation Move, attraverso il quale sarà possibile percepire maggiormente il feeling e l’essenza del gioco in sé, potendo ottenere dei tiri ed effetti a piacimento a seconda di come inclineremo il controller che sarà ovviamente l’immagine pari della mazza da golf.
La precisione dello stesso è infatti molto legata ad una buona calibrazione iniziale quindi prendete il vostro tempo per regolare al meglio ogni dettaglio prima di scendere in campo. Chiaramente è possibile giocare anche con un normale controller ma finalmente abbiamo la possibilità di imitare in casa i movimenti che da sempre mimiamo con la fantasia e sarebbe veramente un peccato non usarli in questi stupendi campi creati apposta per noi. Giocando in piedi (è possibile farlo anche da seduti, ma l’esperienza perde qualcosa in termini di realismo e coinvolgimento) dovrete gestire con cura forza, angolazione e precisione al fine di realizzare il tiro perfetto. La modalità Allentamento vi consente di perfezionare al meglio la vostra tecnica, ma anche la postura e la coordinazione, ora più che mai fondamentali per avere successo nel gioco, specialmente utilizzando PlayStation Move.
Le opzioni e le possibilità offerte sono molte e tante altre andranno necessariamente sbloccate mano a mano che la pratica renderà perfetto il vostro swing, il caddy al vostro fianco sarà sempre pronto a consigliarvi e commenterà i vostri risultati mentre voi seguirete l’andamento del vostro colpo semplicemente muovendo la vostra testa come fareste nella realtà.
Il golf come non lo avete mai visto e giocato sembra aver trovato la sua definitiva incarnazione su PlayStation VR: la periferica di Sony è capace di dare una nuova veste e una vita del tutto nuova e inedita che non ci saremmo mai potuti immaginare altrimenti. Peccato, però, che l’offerta ludica non sia poi così esaltante, dal momento che oltre al succitato Allenamento e alla modalità Campo, non c’è nient’altro che possa tenere il giocatore incollato allo schermo di PSVR. Un peccato, visto che dopo qualche partita affrontata in uno dei tre campi inclusi nel gioco, si potrebbe avvertire un po’ di monotonia di fondo. La presenza di qualche modalità più elaborata, come una vera e propria Carriera o una sorta di versus (anche in multiplayer online) avrebbe certamente reso il gioco molto più accattivante e reso giustizia a un gameplay davvero ben realizzato.
La magia che si ha nel vedere i campi e i dettagli tutti intorno a noi solamente muovendo il capo è veramente capace di farci immergere in questo mondo così green, l’attenzione per i piccoli dettagli e l’ottima visuale dell’orizzonte intorno a noi unita a un sistema di controllo capace di regalare soddisfazioni già dai primi colpi rende questo Everybody’s Golf un titolo semplice da imparare ma al tempo stesso difficile da padroneggiare. I più precisi e attenti cercheranno infatti di sfruttare al massimo inclinazioni del terreno e condizioni atmosferiche per ottenere un punteggio sempre più inferiore al par puntando a un mitologico “una buca in uno”.
