Blaster Master Zero 2

Blaster Master Zero 2

Jason, Eve e Fred abbandonano la Terra per lanciarsi in un’avventura intergalattica.

Due anni fa, Inti Creates proponeva su eShop Blaster Master Zero, uno dei titoli di lancio per la neonata console di Nintendo, Switch. Si trattava di un’operazione interessante: Inti Creates aveva infatti acquisito la licenza dell’originale Blaster Master, lanciato su NES nel 1988, con lo scopo di dar vita a un reboot della serie, rivisitata in chiave moderna. Ne venne fuori un titolo interessante che, al netto di qualche difetto, fu apprezzato particolarmente dagli appassionati del genere. Ecco che il team di sviluppo ha deciso così di riprovarci, mettendoci di fronte a un seguito di quel gioco tanto strano quanto affascinante.

Blaster Master Zero 2 riprende la storia di Jason, Eve e Fred: in seguito agli avvenimenti del primo episodio, Jason si trova a vagare nello spazio alla ricerca di una cura per Eve, che si trova infettata suo malgrado da cellule mutanti. Questa cura dovrebbe trovarsi nel pianeta natale della bella Eve: SOPHIA. Per intraprendere questo viaggio intergalattico Jason non si troverà più a guidare il tanto amato SOPHIA III ma avrà a disposizione uno scintillante nuovo veicolo da combattimento: il GAIA-SOPHIA.

Blaster Master Zero 2

ALLA RICERCA DI SOPHIA

Blaster Master Zero 2 riprende la formula che ha reso famosa la serie, un metroidvania atipico che ci permette di esplorare gli scenari a bordo del G-SOPHIA oppure controllando Jason a piedi. Se in fase di guida del veicolo ci troviamo a esplorare un mondo bidimensionale a scorrimento laterale, con tanto piattaforme su cui saltare e nemici da sconfiggere, è nelle fasi di esplorazione nei panni di Jason che i giochi si fanno interessanti: esplorando i dungeon, infatti, la struttura di gioco cambia totalmente, la visuale diventa isometrica e il sistema di movimento passa da due a tre dimensioni.

Per il sequel di Blaster Master Zero, Inti Creates ha puntato tutto sull’introduzione del Gaia System che permette, mentre comandiamo la nave G-SOPHIA, di recuperare punti abilità SP con le cadute dall’alto. Oltre a questa nuova aggiunta vengono anche implementate nuove armi secondarie da usare con il nostro veicolo, tuttavia l’innovazione più importante a livello di gameplay è costituita dal Blast Counter. In fase di combattimento, Jason avrà infatti la possibilità di contrattaccare nel momento esatto che viene puntato da un nemico.

Questa dinamica dona maggiore profondità al battle system e apre a una moltitudine di strategie differenti quando ci si ritrova ad affrontare i tanto temuti boss di fine livello. Ed è proprio durante le battaglie con i boss che il gioco mostra il meglio di sé: oltre all’elevato livello di difficoltà, spicca infatti una grande varietà offerta dalle boss-fight, che rende l’esperienza di gioco sempre fresca e avvincente. Per un gioco del genere è un plus non da poco. 

Nel corso del nostro viaggio il senso di crescita è evidente e appagante. Da buon esponente del genere metroidvania, Blaster Master Zero 2 punta molto sul backtracking e ogni qualvolta che si acquisisce una nuova abilità si pensa immediatamente a come sfruttarla per riuscire ad arrivare in zone precedentemente inaccessibili. La progressione risulta quindi gradevole, tuttavia non è tutto oro ciò che luccica. Purtroppo, i controlli, soprattutto nelle fasi di shooting, non sono molto precisi: capita spesso di doversi fermare e tentare più volte per riuscire a colpire un nemico, un problema non indifferente nelle fasi di gioco più concitate. L’introduzione del Blast Counter e del relativo sistema di auto-mira, ovvia parzialmente a questo problema, che tuttavia sembra essere ereditato direttamente dal capitolo precedente, già ai tempi criticato per lo stesso problema. Probabilmente sarebbe stato il caso di intervenire con maggiore cura nel rendere il sistema di controllo quanto più reattivo e dinamico possibile, per evitare possibile frustrazioni nei momenti di gioco più caotici.

Blaster Master Zero 2

UN VIAGGIO A 8-BIT

Sotto il profilo tecnico, non c’è davvero nulla da rimproverare alla nuova opera di Inti Creates, che con la sua grafica in stile 8-bit rende particolarmente bene sull’ibrida di casa Nintendo. Pur non offrendo alcuna peculiarità esclusiva sulla console di Nintendo (la tecnologia HD Rumble non offre particolari spunti di gameplay, mentre non c’è alcuna modalità cooperativa a sfruttare la presenza dei due Joy-Con in multiplayer locale) il gioco è perfettamente godibile sia in versione portatile che sullo schermo della TV di casa.

Blaster Master Zero 2 offre il meglio di sé, ovviamente, in modalità portatile, complice la minore diagonale dello schermo di Switch, ma in entrambi i casi il frame-rate risulta sempre granitico e accompagna uno stile grafico davvero gradevole. Stile che non manca anche a livello di sonoro, con una soundtrack non certo indimenticabile ma che riesce a catapultare il giocatore in un’esperienza che ricorda il periodo a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.

Blaster Master Zero 2
Blaster Master Zero 2
GIUDIZIO
Blaster Master Zero 2 riprende la formula già apprezzata nel precedente episodio, ma la migliora con piccole novità e accorgimenti. Si tratta in tutto e per tutto di una evoluzione del predecessore da cui però, oltre ai tanti pregi, riprende anche gli stessi difetti, in primis una scarsa precisione nei controlli. Gli appassionati del genere potrebbero chiudere un occhio di fronte a tale problema, dal momento che il gioco offre davvero tanto in termini di varietà di ambientazioni e di boss, unita a un livello di difficoltà piacevolmente tarato verso l’alto. Il tutto, vale la pena ricordarlo, a un prezzo davvero esiguo che rende il pacchetto decisamente invitante.
GRAFICA
7.5
SONORO
7.5
LONGEVITÀ
8
GAMEPLAY
7
PRO
Notevole varietà di ambientazioni e boss
Esperienza longeva ma mai noiosa
Alcune novità interessanti per quanto riguarda il battle system...
CONTRO
...ma permangono alcuni difetti nei controlli
Storia non proprio ispiratissima
7.5
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