Non sarà uno dei titoli più popolari disponibili al lancio di Nintendo Switch, né tanto meno quello che mostrerà le potenzialità grafiche della nuova console di Nintendo, tuttavia intorno a Blaster Master Zero si è riunito fin dall’annuncio ufficiale un nutrito numero di fan e appassionati felici per l’arrivo di questo nuovo episodio su Switch. Vuoi per la popolarità della versione originale su NES; vuoi perché, voi lo sapete, i pixel piacciono sempre a tutti, anche noi eravamo curiosi di provare il nuovo titolo IntiCreates ed ecco cosa ne pensiamo!
RETRO GAME LOVERS
Blaster Master Zero, oltre che per il suo stile grafico pieno di gioiosissimi pixel che strizza l’occhio agli anni ’80 e ’90, si contraddistingue per l’idea, interessante, di passare da schemi con visuale laterale ad altri caratterizzati da una visuale isometrica. Le parti di livelli visualizzate lateralmente richiamano tantissimo tutti gli sparatutto che abbiamo visto per anni su NES, mentre è impossibile non pensare ai primi episodi di The Legend of Zelda nelle sezioni in cui la telecamera inquadra l’azione dall’alto.
Non solo: altra caratteristica avvincente, ma solo nelle parti visualizzate lateralmente, è la possibilità di utilizzare il personaggio principale sia a piedi, sia all’interno di un mezzo corazzato (la mitica Sophia III). A livello di puro gameplay, questo si traduce in una serie di scelte che il giocatore deve prendere volta per volta, perché alcune zone sono accessibili solo a piedi, mentre in altre saremo avvantaggiati solo se a bordo del nostro mezzo. Le fasi con visuali dall’alto, invece, sono principalmente a piedi e l’esplorazione diventa un po’ più importante, anche se l’animo sparatutto resta il vero protagonista.
In entrambe le modalità, come classicamente accade in questo genere di prodotti, bisogna fare attenzione che l’energia vitale non finisca e che le munizioni non scarseggino. Sempre come da tradizione, con il progredire della nostra avventura saremo in grado di potenziare l’equipaggiamento con nuovi e potenti armi che, purtroppo, sono accompagnate da nemici più potenti
NON PER TUTTI
Lo stile grafico non è l’unica cosa che ci fa catapultare negli anni ’80 di fronte a Blaster Master Zero: anche lo stile di gioco molto elementare e il livello di difficoltà mediamente alto sono tipici dei pomeriggi passati di fronte a un NES e a Bim Bum Bam.
Questa estrema fedeltà agli shooter dell’epoca rende inevitabilmente il gioco poco accessibile al grande pubblico, che si chiederà per quale motivo un titolo del 2017 debba risentire di limiti tecnici e di creatività ormai superati da almeno 30 anni. Se invece si apprezza l’estrema coerenza del team di sviluppo a voler proporre qualcosa di fedele agli anni ’80, con tutti i suoi pregi e difetti, e non solo un ruffianissimo richiamo allo stile grafico tanto di moda adesso, Master Blaster Zero potrebbe piacere. Insomma, siamo di fronte a un esperimento decisamente interessante per i nostalgici ma poco appassionante, se non addirittura un errore, per chi si aspetti qualcosa di più moderno e attuale.