Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered Edition
Versione testata: PS4 Pro

Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered

Che ci piaccia o meno, questa generazione videoludica passerà agli annali per la smodata quantità di remake ed edizione rimasterizzate approdate su PC e console, in netta contrapposizione con la retrocompatibilità inserita da Microsoft su Xbox One al fine di offrire l’accesso ad alcune vecchie glorie in formato gratuito. Queste “operazioni nostalgia” hanno infatti preso sempre più piede dando vita a riedizioni di ogni tipo e natura, con risultati talvolta incredibili come nel caso della N. Sane Trilogy di Crash Bandicoot o il rifacimento di un capolavoro indiscusso come Shadow of the Colossus. Una vera e propria tendenza che ha portato THQ Nordic ad annunciare la volontà di riportare in vita le sue proprietà intellettuali più apprezzate, come Destroy All Humans! e una serie di titoli tratti da serie animate come Spongebob o Rugrats.

Così, dopo i buoni risultati avuti dalle edizioni Warmastered e Deathinitive di Darksiders, il publisher svedese ci riprova con Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered Edition, riedizione del terzo capitolo della saga action in arrivo il 3 luglio su PC (gratis per i possessori del gioco originale su Steam), PlayStation 4 e Xbox One. Una veste grafica rinnovata dunque per il migliore capitolo della serie la cui lavorazione è stata affidata a uno dei vari studi disseminati per l’Europa, in questo caso Kaiko. THQ Nordic conferma la sua creatività nel proporre sottotitoli in grado di strappare un sorriso ma sarà stata altrettanto brava nel tirare a ludico un gioco vecchio di una decade? Scopritelo nella nostra recensione della versione rimasterizzata di Red Faction Guerrilla.

C’È MORTE SU MARTE

Per chi se lo fosse perso all’epoca, in Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered si vestono i panni di Alec Mason, un ingegnere minerario terrestre in cerca di fortuna su Marte che si unisce all’organizzazione ribelle Red Faction per vendicare la morte del fratello e liberare così Marte dalla tirannia dell’EDF (Earth Defence Force). Il tutto in una struttura sandbox, per uno sparatutto in terza persona, con un discreto numero di attività secondarie slegate però dalla trama principale che si rivela ben presto in tutta la sua mediocrità sia per qualità che per longevità.

La struttura di gioco è rimasta quindi invariata, con una vasta mappa esplorabile liberamente divisa in sei zone che andranno liberate proseguendo con l’avventura. Oltre all’immancabili minimappa troviamo un piccolo indicatore che passerà dal verde al rosso quando causeremo morte e distruzione alla presenza dell’esercito EDF che non esiterà ad attaccarci o inseguirci per porre fine alla nostra furia distruttiva. L’intelligenza artificiale è per forza di cose poco sviluppata visto che ci troviamo comunque di fronte a un titolo uscito nel 2009. Quella che si presenta al giocatore è una discreta varietà di missioni che prevedono di distruggere avamposti, mettere i bastoni tra le ruote all’EDF ed eliminare bersagli specifici. A supporto di ciò abbiamo una trama piatta e priva di momenti significativi; peggio ancora per quanto riguarda le missioni secondarie che, seppur abbastanza varie tra loro, il titolo obbliga a svolgere esclusivamente per proseguire con quella principale.

A sentire il peso degli anni è soprattutto un gameplay che non regala grandissime soddisfazioni quando si tratta di imbracciare le varie bocche da fuoco, che non restituiscono un feeling adeguato. Anche se non è possibile contare su un vasto arsenale, potremo comunque acquistare nuove armi e potenziarle in cambio di materiali da recuperare distruggendo gli edifici o completando missioni principali e secondarie. Le cose si fanno del tutto più divertenti con l’uso dei vari esplosivi (come lanciarazzi e mine direzionali) che donano maggiore spessore al gameplay: che si tratti di far crollare un ponte sotto i piedi dei soldati nemici o tendere un’imboscata a un convoglio EDF, in ogni caso il divertimento è assicurato.

Qualora invece prendesse il sopravvento la nostra indole da muratore bergamasco potremo contare su un martello in grado di abbattere non solo edifici ma anche veicoli e i malcapitati soldati nemici che proveranno a fermarci. In questo senso il termine guerriglia ben si adatta al tipo di approccio con tanto di umani marziani che, tramite un sistema di reputazione morale decisamente interessante, potranno decidere di imbracciare le armi e dar manforte alle nostre scorribande contro l’EDF. Senza dubbio l’aspetto più fastidioso riscontrabile in questo titolo è l’assurda gestione dei checkpoint: in caso di fallimento di una missione dovrete ricominciarla daccapo e solo in pochissimi casi è possibile riprendere la missione da un determinato checkpoint. Una scelta di game design che, con missioni che passano dall’essere troppo semplici a estremamente difficili senza un preciso filo conduttore, rende l’esperienza di gioco a tratti frustrante. In ogni caso è possibile modificare la difficoltà di gioco tramite l’apposito menu dove visualizzare anche le statistiche di gioco e accedere a tutta una serie di informazioni riguardanti il gioco.

GUERRIGLIA URBANA A COLPI DI MARTELLO

Neanche a dirlo il punto di forza del titolo è la quasi totalità degli elementi che è possibile distruggere sul pianeta rosso, seminando così morte e caos in gran parte della mappa. Nonostante i quasi dieci anni che separano il titolo originale da questa versione rimasterizzata, rimane comunque piacevole e appagante demolire grosse strutture armati di martello o far esplodere edifici o veicoli della tanto odiata EDF. A distanza di anni il motore grafico Geo-Mod 2.0 riesce ancora a stupire, con una riproduzione convincente della fisica, parti di strutture pronte a crollare o esplodere in tanti pezzi a seconda del punto colpito.

Discreta la quantità dei veicoli presenti che offrono una buona guidabilità e hanno un peso specifico quando si tratta di lanciarsi a folle velocità contro un checkpoint nemico o abbattere un edificio passandoci attraverso. Decisamente meno accurate le collisioni tra veicoli con queste che spesso appaiono fin troppo esagerate e poco credibili. Presenti, anche se esclusivamente in specifiche missioni, dei potenti mech con cui seminare il panico tra le file nemiche dell’Earth Defence Force e fare velocemente a pezzi qualsiasi struttura o veicolo.

TRA 4K E UN FRAME-RATE INSTABILE

Trattandosi di una versione rimasterizzata, gli sforzi principali degli sviluppatori si sono riversati esclusivamente sul comparto tecnico che per l’occasione è stato migliorato sotto vari aspetti. A giovarne è stato soprattutto il rendering delle ombre così come l’illuminazione, con miglioramenti anche per quanto riguarda la qualità delle texture che comunque non fanno gridare al miracolo. Se su PS4 l’unica opzione grafica prevede una risoluzione in Full-HD a 60fps, su PS4 Pro è possibile scegliere tra due modalità: una risoluzione in 4K (non nativi ma raggiunti tramite checkerboard) a 30fps oppure optare per un frame-rate raddoppiato con una risoluzione di 1500p. Dopo averle testate entrambe a fondo la scelta è ricaduta su quest’ultima, dal momento che la prima non garantiva una fluidità eccezionale. Per quanto una risoluzione in 4K nativi e 60fps sia probabilmente un affaire riservato esclusivamente alla controparte PC e alla future console di nuova generazione, su PS4 Pro ci saremmo perfino accontentati dei 30fps, ma del tutto granitici, in cambio di una risoluzione nativa in 4K.

Peccato però che in entrambe le modalità, tra esplosioni e un certo quantitativo di nemici su schermo, si notino dei cali di frame-rate evidenti, con rallentamenti anche nella modalità a 60fps soprattutto nelle fasi più concitate. Un difetto non da poco vista la frenesia e la velocità con cui si susseguono esplosioni e scontri a fuoco ed è innegabile che ci saremmo aspettati almeno una maggiore fluidità; pur con texture migliorate e un buon sistema di luci e ombre, anche la qualità generale del comparto tecnico cede sotto il peso degli anni. Di per sé il level design non offre tantissimi spunti particolarmente interessanti ma, fatta eccezione per la regione di Eos, il pianeta rosso si rivela una spoglia distesa rocciosa e polverosa con diverse strutture sparse che è possibile demolire in qualsiasi momento. Il comparto audio non presenta particolari miglioramenti rispetto al capitolo originale, con un doppiaggio in italiano tutto sommato accettabile.

DISTRUZIONE COMPETITIVA

L’offerta proposta da Red Faction Guerrila Re-Mars-tered include anche un ricco comparto multiplayer dove il concetto di distruzione viene affrontato in compagni di altri giocatori in carne e ossa. Purtroppo non siamo riusciti a testarlo data la mancanza di giocatori sui server di gioco che verosimilmente verranno popolati quando il gioco sarà ufficialmente disponibile dal 3 luglio.

Terminata per la prima volta la campagna, sarà possibile iniziarne una nuova selezionando il livello di difficoltà estremo, per una sfida ancora più ardua. Oltre a distruggere casse di rifornimenti EDF sparsi in lungo e largo, gli amanti dei collezionabili potranno mettersi alla ricerca di file audio che forniscono varie informazioni su ciò che accade sul pianeta rosso.

Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered Edition
Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered
GIUDIZIO
La remastered di Red Faction Guerrilla non riesce a replicare l’ottimo lavoro svolto da THQ Nordic con Darksiders: si tratta di una rielaborazione senza infamia e senza lode, dove pregi e difetti tendono ad annullarsi a vicenda. Un comparto migliorato e una risoluzione in 4K però non bastano a far chiudere un occhio su un frame-rate non del tutto stabile e un level design tanto vecchio quanto poco ispirato. Nonostante i quasi dieci anni sul groppone Red Faction Guerrilla riesce ancora divertire e intrattenere grazie al suo spirito caciarone ma appare comunque antiquato sotto vari aspetti del gameplay. Questa edizione è rivolta principalmente agli amanti della serie che non hanno giocato il terzo capitolo o hanno voglia di rigiocarlo con una grafica attuale, ma potrebbe interessare anche a chi è alla ricerca di un'esperienza da affrontare senza troppo impegno e ama distruggere il mondo di gioco in ogni sua parte. Se invece cercate qualcosa di più fresco per passare l’estate di certo le alternative non mancano, una su tutte quel Just Cause che unisce al caos e alla distruzione anche una sana dose di spettacolarità che purtroppo su Marte non siamo riusciti a trovare.
GRAFICA
7.1
SONORO
6.5
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
7.2
PRO
È sempre divertente far esplodere mezzi e demolire edifici
Ottima gestione della fisica di gioco
Il comparto tecnico ha subito diverse migliorie…
CONTRO
…ma il level design è rimasto purtroppo lo stesso
Qualche calo di frame-rate di troppo
Alcune meccaniche di gameplay sono invecchiate male
7
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