A pochi giorni dall’uscita della patch 1.08, FromSoftware ha rilasciato il primo DLC di Dark Souls III, intitolato Ashes of Ariandel. Come per tutti i contenuti aggiuntivi della serie ruolistica, questa espansione ci catapulta in una nuova aerea situata in un tempo e in uno spazio distorto.
L’art director di From Software Hidetaka Miyazaki ha deciso di trascinarci nuovamente all’interno di un dipinto, riprendendo la stessa dinamica del Mondo dipinto di Ariamis nel primo Dark Souls. Scopriamo insieme cosa ci attende in questa nuova avventura.
SPERDUTI NEL MULTIVERSO
Toccato un semplice lembo del quadro, veniamo trasportati dentro al Mondo dipinto di Ariandel. Il paesaggio che si crea attorno a noi appare fin da subito freddo, decadente, inquietante, in linea con la direzione artistica di Dark Souls III. Iniziata l’avventura, ci ritroviamo in un panorama boschivo innevato, senza strade né indicazioni di sorta, sperduti in mezzo alla neve e circondati da lupi famelici.
La nuova regione del “multiverso” di Dark Souls offre alcune caratteristiche nuove ed altre già viste. Uomini del nord potenti e massicci, esseri corvini, bestie decadenti e selvagge (molto simili a quelle di Bloodborne, un chiaro riferimento all’esclusiva PS4 dello stesso Miyazaki), sono solo alcune delle creature dovremmo affrontare più e più volte nel DLC. Troveremo nuove armi e potenti incantesimi legati indissolubilmente a questa lugubre terra, che ci aiuteranno a capire e soprattutto a scoprire il cuore “marcio” di questo cupo mondo. Nuovi personaggi ci aiuteranno mentre altri ci tradiranno: spetterà come sempre a noi decidere chi ascoltare e la strada da prendere.
POCA CARNE AL FUOCO
L’avanzamento dell’avventura sarà, ancora una volta, circondata da insidie, trappole e soprattutto fallimenti. Ci attenderanno due possenti boss-fight abbastanza complesse, caratterizzate da moveset unici e mai visti prima, a proteggere il famigerato Lordvessel di questo mondo, ormai alla deriva. A onor del vero, per il prezzo di vendita ci saremmo aspettati qualche scontro in più, dato che dei due boss, uno non è propriamente rilevante ai fini della storia, ma necessario per sbloccare la nuova componente multiplayer. Troppo poco per un’espansione venduta alla bellezza di 14.99 euro, se consideriamo la longevità offerta dai due DLC di The Witcher 3: Wild Hunt a parità di prezzo di entrambi i Season Pass.
Una delle novità principali di Ashes of Ariandel, oltre ovviamente alla nuova area e i suoi contenuti, è appunto la modalità PvP Scontri tra Non-Morti: questa può essere selezionata direttamente dal falò principale una volta completato lo scontro con il boss opzionale, che ci donerà un oggetto (le Ossa del Campione) con cui dare inizio alle danze. Saremo dunque teletrasportati in una nuova arena dove affrontare altri giocatori (con la fastidiosa limitazione di sei giocatori complessivi) in differenti varianti: Duello (1 vs 1), Lotta a 2, Lotta a 4, Lotta a 6 (una rissa tutti contro tutti), Mischia Gruppo (per 4 o 6 giocatori) 2 vs 2 e 3 vs 3.
Non mancano regole uniche, come le limitazioni nell’uso delle fiaschette Estus, che rendono l’esperienza di gioco più gradevole e probabilmente bilanciata, ma l’impressione dopo numerose partite è di una modalità fin troppo “acerba” e limitata, con una singola arena e varianti fin troppo simili tra di loro che rendono le sfide ben presto monotone. Un vero peccato, visto l’enorme potenziale del comparto PvP di Dark Souls III, che speriamo possa finalmente migliorare con la seconda espansione, purtroppo ancora avvolta nel mistero.
