Windbound

Windbound

5 Lives Studios prova a sorprenderci con un connubio tra meccaniche survival e ambientazioni esotiche.

“In principio c’era solo l’Oceano” è la frase che sentiamo in Oceania, film d’animazione prodotto da Walt Disney, ed è proprio in mezzo al mare che inizia la storia della nostra protagonista di Windbound, Kara. Fin dall’inizio saremo colpiti dalla scelta stilistica e resa grafica del personaggio dal momento che assomiglia un po’ alle ultime eroine in computer grafica di casa Disney, non è solo quindi l’ambientazione esotica che va a richiamare la famosa produzione citata in apertura, ma anche le diverse scelte stilistiche utilizzate nel gioco e quelle adottate per la protagonista.

Ragazza dai capelli bianchi e tribali tatuati, durante un’uscita in barca con la sua tribù, lei e i suoi compagni vengono colti alla sprovvista da una violenta tempesta e dall’apparizione in mare di una creatura marina. Kara cade in mare e popo aver perso conoscenza si risveglierà sulle Isole proibite, un luogo mistico. La ragazza si ritroverà completamente sola e dovrà cercare di sopravvivere, ma soprattutto trovare la strada del ritorno per casa. Il suo cammino sarà costellato anche dalla scoperta di antiche testimonianze, magici santuari e la raccolta di frammenti che la condurranno a scoprire antiche leggende.

Windbound
Per sopravvivere Kara dovrà procurarsi del cibo e lottare contro i pericoli terrestri e marini.

QUESTIONE DI VITA O DI MORTE

Una volta entrati nei panni di Kara, saremo subito messi a dura prova: dovremo cercare del cibo per non morire di fame, stare attenti agli avvelenamenti, accendere un fuoco per cuocere ciò che cacciamo, realizzare armi e strumenti utili. Non solo, in base ai materiali che raccoglieremo potremo realizzare differenti tipi di imbarcazioni per solcare il mare e spostarci nelle isole vicine per cercare altro cibo e materie prime. Girovagando in lungo e largo per l’isola però dobbiamo stare attenti alle barre di vita e dell’energia di Kara, le quali si consumeranno in base alle attività che facciamo.

Niente paura però, capiterà di imbatterci in funghi, tartufi o bacche che ci restituiranno un po’ dell’energia persa. Se vorremo qualcosa di più sostanzioso, ovvero della carne, dovremo cacciare le creature dell’isola. Gli animali con cui avremo a che fare andranno dai semplici cinghialini che potremo cacciare con facilità a bestie più grosse, che ci daranno inizialmente qualche grattacapo ma con le giuste armi e tattiche non sarà difficile tornare con un ricco bottino.

PIETRE IN ABBONDANZA

Windbound è un survival e di conseguenza ci troveremo a fare i conti con lo spazio limitato che avremo a disposizione nella sacca, dovendo scegliere gli oggetti da portare con noi. Sarà quindi nostra cura decidere a seconda della situazione ciò che ci serve. Le pietre raccolte non saranno mai abbastanza, soprattutto se avremo fabbricato una fionda utile per cacciare o anche scacciare presenze animalesche pericolose.

Potremo uccidere tutti gli animali che vogliamo, il cibo di conseguenza non mancherà, tuttavia avremo il problema del deperimento degli alimenti. Dovremmo quindi organizzarci, calcolare i tempi tra una traversata e l’altra per non far morire di fame Kara. All’interno di questo mondo esplorabile Kara scoprirà antichi simulacri magici che le permetteranno, poco alla volta, di far luce su cosa si nasconde dietro all’apparizione del mostro marino che ha causato il naufragio suo e dei compagni.

WINDBOUND COME ZELDA?

Il richiamo a uno dei giochi più famosi di casa Nintendo come The Legend of Zelda: Breath of the Wild è fin troppo ovvio, anche se noteremo che Kara non potrà andare proprio dappertutto o arrampicarsi su tutte le pareti rocciose come Link. Windbound tuttavia, nonostante presenti elementi e situazioni simili al titolo giapponese, riesce comunque a essere unico e a distinguersi per molti aspetti: la sua eroina dagli occhi grandi, le ambientazioni idilliache ed esotiche e il suo caratteristico genere di gioco, essendo un survival.

Inoltre non lasciatevi ingannare dalla resa grafica dolce e da cartone animato, Windobund non è da prendere alla leggera poiché fin da subito ci scontriamo con le sue rigide regole. Non è un gioco sbrigativo e da approcciare in fretta, ma ha i suoi tempi e ritmi e noi dobbiamo imparare a sfruttarli nel migliore dei modi. Giungeranno anche momenti di relax mentre saremo occupati a navigare con la nostra barchetta da un’isola all’altra, cullati dal rumore del mare e da un accompagnamento musicale che magari esula un pò dall’ambientazione ma che risulta veramente carino nell’insieme.

PIANIFICAZIONE, ATTENZIONE E PAZIENZA

Aspetto molto curioso è che nel menu iniziale avremo la possibilità di scegliere tra due modalità di gioco: sopravvivenza o storia. La prima risulta essere veramente dura per il fatto che, se disgraziatamente moriremo, ripartiremo dal primo capitolo e avremo a disposizione solo gli oggetti che avevamo in mano. Nella seconda modalità invece si conserva tutto l’interno inventario e si mantiene il progresso dei capitoli. Molto probabilmente si può incappare in qualche problemino con il controllo e la gestione delle risorse, che insieme al controllo del personaggio diventa un po’ frustrante.

Capiterà che Kara compia azioni non volute, ad esempio, quando saremo vicini alla nostra imbarcazione avremo un comando da premere per salirvi ma se distrattamente ci sposteremo di pochissimo Kara si arrampicherà autonomamente sulla barca, quindi bisogna letteralmente prendere la mano con il sistema di controllo. Dovremo prestare attenzione anche durante le fasi di combattimento, scegliere i momenti opportuni e non perdere di vista l’energia di Kara, poiché gli attacchi richiedono comunque un dispendio di stamina. Anche la navigazione necessita di attenzioni, se partiremo con barchetta e remo, man mano che andremo a coprire maggiori distanze dovremo costruire imbarcazioni più resistenti e idonee.

Mezzi di navigazione migliori si trasformeranno in un notevole risparmio di energie ma richiederanno una maggiore abilità nel padroneggiarle. Questo perché ogni urto contro rocce e scogli mette in discussione la resistenza dell’imbarcazione portando il vostro viaggio a finire in mezzo al mare. Windbound ci dà la possibilità di compiere un cammino introspettivo dal momento che si viene a creare una sorta di viaggio interiore attraverso Kara, poiché mette il giocatore inizialmente nei panni di una guerriera smarrita che deve imparare e apprendere le regole del mondo per sopravvivere. Non assistiamo a un percorso di crescita solo della protagonista ma anche nostro, poiché mette in mostra le nostre capacità iniziali e ci sprona a migliorare il tutto seguendo il progressivo avanzamento della storia di Kara.

Windbound
Windbound
GIUDIZIO
Windbound è un gioco che può sembrare facile ma non lo è, e richiede pazienza e concentrazione. Tuttavia, anche se inizialmente può darvi del filo da torcere, una volta capiti i meccanismi e i ritmi con cui giocare regala una esperienza avventurosa davvero soddisfacente. Teniamo comunque a mente che ogni partita persa ci costringerà a riesploare l’intera mappa sia in modalità Sopravvivenza sia in quella Storia.
GRAFICA
7.5
SONORO
6.5
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
6.5
PRO
Graficamente molto ispirato
Narrativa semplice che punta a emozionare
CONTRO
Richiede tempo per essere compreso
Qualche compenetrazione di troppo degli elementi di gioco
7