DayZ

DayZ

Il survival di Bohemia Interactive prova a conquistare anche i giocatori di PlayStation 4. Ci sarà riuscito?

Partendo da una semplice mod per lo sparatutto simulativo Arma 2, DayZ  si è voluto fino a diventare un titolo standalone che ha riscosso un ottimo successo tra i giocatori PC di tutto il mondo. Il survival in questione ne ha impiegato di tempo ad approdare su console, dal momento che sono passati un po’ di anni da quando la versione Xbox One venne originariamente annunciata all’E3 2015, arrivando in accesso anticipato giusto qualche mese fa.

Per quanto riguarda la versione PS4, invece, l’attesa si è protratta fino allo scorso 29 maggio, giorno in cui DayZ è stato reso ufficialmente disponibile per la console Sony, intraprendendo un discorso simile a quello avvenuto diversi mesi fa con PlayerUnknown’s Battlegrounds. Se volete sapere se l’attesa sia stata vana, non vi resta che leggere la nostra recensione dedicata al survival sviluppato da Bohemia Interactive.

DayZ
In DayZ l’esplorazione degli edifici ricopre un ruole fondamentale per la lotta alla sopravvivenza.

BENVENUTI A CHERNARUS

Lo scenario protagonista dell’ennesima catastrofe post-apocalittica è Chernarus, una fittizia isola di matrice sovietica invasa da infetti che l’hanno trasformata in un luogo altamente pericoloso. Le dimensioni dell’area di gioco sono di quelle importanti: parliamo infatti di uno senario grande la bellezza di 5450 chilometri quadrati, una superficie davvero ampia da esplorare in lungo e largo. DayZ non si discosta poi molto da altre produzioni del genere, dove non molto sorprendentemente i giocatori saranno chiamati a sopravvivere il più a lungo possibile in un territorio ostile tanto per la presenza di infetti che di altri giocatori, il tutto solo ed esclusivamente online.

Proprio il fattore umano rappresenta uno dei maggiori pericoli a cui prestare attenzione, dal momento che ogni server può ospitare al suo interno un massimo di 60 giocatori con cui potrete scegliere di collaborare o meno. Si potrebbe definire come una sorta di Zona Nera della serie The Division, tanto per citare un esempio recente di multiplayer PvEvP; in questo caso però il rischio concreto di aver gettato alle ortiche ore e ore di sessione è esponenzialmente maggiore nel caso ci si imbatta in un altro giocatore meno propenso a collaborare ma che preferisce il piombo alla diplomazia.

SOPRAVVIVENZA ESTREMA

Il primo impatto per chi si approccia a Day Z è proibitivo, di un gioco che non scende praticamente mai a compromessi, al rischio di risultare a tratti frustrante. Non è un gioco adatto a tutti, ma vira con forza verso un approccio più hardcore, in cui gli elementi survival, action e shooter sono stati tutt’altro che semplificate. Ogni sessione inizia con l’entrata in gioco in un punto casuale della mappa (solitamente ai suoi estremi), con pochissime risorse a disposizione e i contatori, indicanti lo stato del proprio personaggio, che sin da subito inizieranno a calare con una certa velocità. L’HUD è composto da differenti icone che rappresentano lo stato di salute del personaggio, il livello di fame e sete, e quello relativa alle temperatura corporea, con l’aggiunta di una serie di simboli a indicare eventuali effetti di stato come il sanguinamento in seguito a una ferita. Indicativo poi è come vengono gestite alcune dinamiche, dove il camminare a passo lento avrà un impatto notevolmente inferiore sugli appositi indicatori, piuttosto che correre a perdifiato e vedere gli stessi valori scendere più repentinamente, con il rischio tra l’altro di attirare attenzioni indesiderate.

È sì presente un tutorial che illustra le meccaniche più importanti ma alcune dinamiche come la ricarica manuale dei proiettili la necessità di doversi riparare dal freddo, cambiando ad esempio gli abiti bagnati dalla pioggia con altri più asciutti, per evitare di vedere la propria temperatura corporea calare, con effetti dannosi per la barra che indica lo stato di salute del personaggio. Coloro con una discreta esperienza nei giochi di questo genere non impiegheranno comunque molto a metabolizzare alcune delle dinamiche che regolano il gameplay di DayZ. C’è in ogni caso da tener conto il fattore randomico che sostanzialmente vi metterà di fronte a sessioni discretamente varie, ma avendo già chiare quali sono le priorità da seguire per sopravvivere, quelle successive si rileveranno di gran lunga più semplici. Altre volte potrete imbattervi in un auto con cui spostarvi velocemente , e se siete fortunati vi basterà cercare solo del carburante, in altre occasione invece dovrete anche procurarvi ruote, sportelli e altri pezzi di ricambio necessario per poter riparare il veicolo. Anche la costruzione di barriere e fortificazioni richiede strumenti e materiali giusti,

Uno dei punti di forza del titolo è la sua marcata attitudine al tatticismo, essendo alla base DayZ nato originariamente come mod per ArmA 2, da cui eredita alcune caratteristiche come la necessità di riparare le armi danneggiate o soggette a usura, a patto ovviamente di avere tutto ciò che serve. Tuttavia, paradossalmente, l’uso delle armi da fuoco non è solo scoraggiato vista la penuria di armi e munizioni, ma usare il piombo per eliminare gli infetti non farà altro che attirarne di altri; meglio invece ricorrere alla potenza di fuoco solo contro altri giocatori armati o in casi di pericolo estremo.

AMICI O NEMICI?

Come ampiamente accennato in precedenza, ci troviamo di fronte a un survival online che mescola la componente cooperativa a quella competitiva, incentrando però queste due componenti sulla necessità di sopravvivere a tutti i costi. Dopo aver scelto tra i diversi server disponibili, scegliendo all’occorrenza se entrare in un server che mantenga i vostri progressi una volta usciti oppure no, verrete catapultati all’interno di una nuova sessione. Non è presente la possibilità di iniziare una partita con i vostri amici, in quanto dovrete fisicamente trovarvi nello stesso posto dentro uno specifico server, una scelta che può apparire controproducente ma necessaria ai fini del bilanciamento.

Come PUBG insegna, adattare un titolo nato e pensato per PC su console non è così semplice, in particolar modo per quanto riguarda i comandi di gioco, dove il binomio mouse e tastiera è certamente più comodo del classico pad. Per fortuna DayZ non offre troppi grattacapi quando c’è da compiere azioni come spostarsi e usare oggetti, ma le cose si complicano quando c’è da gestire il proprio inventario: comandi per nulla responsivi e un sistema macchinoso per equipaggiare armi, provviste e accessori richiederà non pochi sforzi per essere metabolizzato .

L’altra problematica è relativa alla gestione delle hitbox con gli attacchi corpo a corpo, dove è difficile stabilire con certezza se il nostro colpo è andato a vuoto e viceversa, creando una situazione a dir poco imbarazzante e caotica. Rimanendo in tema, gli infetti non brillano per essere particolarmente intelligenti, pur denotando una grossa aggressività una volta che saremo entrato nel loro campo visivo o aver rumoreggiato troppo, segnalato da un apposito indicatore che indica l’intensità del nostro rumore mentre ci spostiamo.

DayZ
Dal punto di vista grafico DayZ appare come un titolo vecchio di una generazione, se non due.

OTTIMIZZAZIONE, QUESTA SCONOSCIUTA

Con i suoi 5450 chilometri quadrati Chernarus è una delle mappe più grandi che è possibile trovare in questo genere di giochi. I compromessi adottati da Bohemia Interactive si ripercuotono tuttavia su un comparto tecnico che lascia il fianco a diverse problematiche, e un’ottimizzazione su che su PS4 può essere definita tutt’altro che riuscita se confrontata con la versione PC. Complessivamente la qualità delle texture lascia un’impressione di arretratezza tecnologica, che si palesa in primis con animazioni sgraziate, compenetrazioni poligonali e un marcato effetto pop-up. Non va di certo meglio sul fattore frame-rate, funestato spesso e volentieri da cali anche abbastanza pesanti che rendono l’esperienza di gioco poco piacevole e difficoltosa.

Ciononostante qualche scorcio di Chernarus si lascia guardare con un piacere assai modesto tra lunghe distese di verde, stazioni ferroviarie arrugginite e vecchi stabilimenti ormai in disuso; gli interni dei numerosi edifici che è possibile visitare in cerca di preziose risorse utili alla sopravvivenza del proprio personaggio sono frutto di un lavoro copia-incolla in linea con la qualità generale del titolo. Al momento quindi la situazione su PS4 non è di certo idilliaca, anche se non potrà che essere migliorato con il corso del tempo a suon di aggiornamenti e patch correttive, che proveranno a mettere più di una pezza dove manca. E considerata la situazione il team di sviluppo farà bene ad agire con una certa celerità. Sufficiente il comparto sonoro, limitato principalmente a una buona riproduzione delle varie armi da fuoco a cui si aggiungono effetti come esplosioni o il verso lamentoso degli infetti sparsi lungo le ambientazioni di gioco.

DayZ
DayZ
GIUDIZIO
Con DayZ questa volta l’attesa non è stata ripagata minimamente, apparendo per il titolo come una grossa occasione sprecata di poter affermarsi anche su PS4 dopo averlo fatto su PC. Colpa di un sistema di menu che definire macchinoso è quasi complimento per via di alcune scelte che appaiono poco sensate, quando invece le componenti survival e shooter sono davvero interessanti. Tecnicamente siamo alla stregua di un titolo come PUBG, dove la grandezza dell’area di gioco non solo comporta una qualità generale della grafica discretamente bassa, ma limita anche l’incontro tra giocatori a rare occasioni, cozzando sostanzialmente con una delle caratteristiche migliori che è possibile trovare all’interno del gioco. Come se non bastasse le problematiche del comparto tecnico affossano quanto di buono il titolo ha da proporre ai giocatori interessati a un’esperienza survival che sulla carta appaiono interessanti, salvo poi rivelarsi non all’altezza per lunghi tratti. Considerando anche il prezzo di vendita a cui è proposto, il nostro suggerimento è quello di posticipare l’eventuale acquisto di DayZ fino a quando alcune criticità non verranno sistemate dal team di sviluppo.
GRAFICA
4
SONORO
6
LONGEVITÀ
5
GAMEPLAY
6
PRO
Componente survival ben congeniata
L'incontro con altri giocatori crea bei momenti di tensione...
CONTRO
...ma le dimensioni della mappa limitano le interazioni tra utenti
La realizzazione tecnica lascia molto a desiderare
Menu di gioco troppo macchinosi
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