Yakuza Kiwami 2
Versione testata: PS4

Yakuza Kiwami 2 provato in anteprima su PS4

In occasione di un evento stampa tenutosi negli uffici milanesi di Koch Media, abbiamo avuto modo di provare con mano Yakuza Kiwami 2, nuovo capitolo di una serie, quella di Yakuza, che è sempre stata apprezzatissima sul mercato orientale, ma che grazie al suo concept particolarmente esplosivo è riuscita a ritagliarsi una fetta di utenti considerevole anche in quello occidentale. Proprio il successo ottenuto in Europa e Stati Uniti ha convinto la casa di sviluppo giapponese a portare l’intero carosello sulle varie console della famiglia PlayStation.

Così, dopo un percorso iniziato con Yakuza 0, tra pochi giorni arriverà in Italia il remake del blasonato Yakuza 2, capitolo lanciato nel lontano 2006 su PS2. Considerato uno dei migliori della saga dagli appassionati più accaniti, la riedizione è sparita dai radar per qualche mese, salvo comparire con una breve demo giocabile allo scorso E3 2018. La versione di prova a nostra disposizione durante l’evento milanese non era particolarmente longeva, ma è stata più che sufficiente per capire le potenzialità del prodotto targato SEGA e farci un’idea precisa del percorso intrapreso dalla software house.

 

IL RITORNO DEL DRAGO

Abbiamo iniziato la nostra prova nella città di Osaka, in preda a un incendio: l’obiettivo primario era quello di avvicinarsi a esso e indagare su cosa stesse succedendo. Osaka è sembrata un grande hub di gioco dove poter interagire con personaggi secondari, recarsi nei market per acquistare oggetti e medicine o persino dilettarsi con i vari (tantissimi) minigiochi presenti. Una volta arrivati al luogo di interesse, abbiamo appreso dettagli importanti sulla trama, che eviteremo di rivelare per evitare di incappare in possibili spoiler, ma vi basti sapere che in questo capitolo Kazuma Kyrio, lo storico protagonista del brand, dovrà sventare uno scontro letale tra bande, la cui furia potrebbe investire anche dei poveri innocenti.

Dopo una lunga serie di dialoghi abbiamo avuto accesso a un breve tutorial che ha spiegato come equipaggiare le armi: potrete infatti scegliere un massimo di tre armi e assegnarle ad altrettanti tasti direzionali del pad, mentre il quarto slot è dedicato al combattimento a mani nude. Nemmeno il tempo di capire come funziona il sistema di combattimento che il protagonista è stato interrotto da quello che sarà l’antagonista principale dell’avventura, che ha cercato di intromettersi in una questione molto importante in casa di una delle bande della mafia locale e di rapire il suo capostipite. Il nostro compito era ovviamente quello di impedire che il suo piano andasse a buon fine, ed è proprio da questo preciso punto che il nostro hands-on è entrato nel vivo.

Yakuza Kiwami 2

Lo stile di combattimento non si discosta particolarmente da quello visto in Yakuza Kiwami: attacchi leggeri e pesanti consentiranno di concatenare combo contro i nemici, mentre le prese vi daranno un vantaggio strategico. Le succitate armi, invece, doneranno un sostanziale vantaggio rispetto ai nemici, ma il loro utilizzo sarà limitato a poche munizioni. Per sopravvivere a combattimenti particolarmente ostici, è quindi necessario prendere la giusta dimestichezza con i comandi e capire quali situazioni sono potenzialmente da evitare: infatti, una volta che avrete compreso le basi e le tempistiche nei combattimenti, gli scontri andranno più o meno lisci come l’olio, a patto di fare una buona scorta di medicinali ed essere particolarmente abili nell’alternanza tra parata e schivata, quest’ultima non è particolarmente facile da fare poiché utile solo ed esclusivamente per i combattimenti a breve distanza.

Nella nostra prova abbiamo potuto sperimentare la presenza di diverse tipologie di nemici, che si differenziano per caratteristiche: ci sono quelli più “piccoli” ma molto rapidi e veloci, e quelli più imponenti, decisamente più lenti ma in grado di infliggere danni maggiori. Non mancano veri e propri boss, come quello che abbiamo potuto affrontare sul finire della nostra demo: in questo caso, la lotta è stata decisamente più complessa poiché il nemico era dotato di capacità notevoli, lasciandoci un piacevole senso di soddisfazione dopo averlo sconfitto in una lotta composta da molteplici fasi. A contornare questo sistema di combattimento c’è la ramificazione dello sviluppo del personaggio, diviso in quattro parti differenti che necessitano di punti esperienza unici. Per ottenere questi punti è necessario completare azioni specifiche: ad esempio, se volete sviluppare l’attacco sarà sufficiente sconfiggere più avversari possibili e poi decidere quale capacità aumentare.

Yakuza Kiwami 2

ASPETTANDO IL LANCIO UFFICIALE

A livello tecnico, la demo testata con mano non ha deluso le aspettative, complice la prova su una build pressoché definitiva in vista dell’ormai imminente lancio sul mercato. Ciò nonostante, è da segnalare qualche elemento non proprio ottimale, come le movenze (sia negli spostamenti che negli scontri) che non sono parse particolarmente fluide, anzi, in alcuni casi la staticità delle lotte andava quasi a smorzare il senso di pathos. Ottimo invece tutto ciò che riguarda il comparto sonoro, capace di contraddistinguere alla perfezione le varie situazioni offrendo il giusto flusso e ritmo ai vari avvenimenti.

In conclusione possiamo dire che Yakuza Kiwami 2 sia un gioco divertente per i non fan, mentre gli appassionati più storici troveranno un remake con i fiocchi che riprende alcuni degli elementi più riusciti di Yakuza 6 al fine di rinnovare l’esperienza di gioco del secondo capitolo della saga, che proprio grazie a queste migliorie potrebbe ben presto diventare uno dei più riusciti e apprezzati dell’intero franchise. Appuntamento al 28 agosto, quando i fan di Yakuza Kiwami 2 potranno finalmente mettere le mani sul gioco.