Swords of Calengal
Versione testata: PC

Swords of Calengal – Provata la versione alpha su PC

Il Made in Italy è da sempre marchio di qualità in tutto il mondo. In qualsiasi settore, l’Italia ricopre un ruolo importante (come quello alimentare) o comunque di spicco (come nella moda). Perché non sfruttare le capacità della mente nostrana pure in ambito videoludico? Lo abbiamo visto nel commovente Last Day of June, che ci aveva colpiti per la sua direzione artistica, e nel misterioso The Town of Light, horror psicologico ambientato in un luogo realmente esistente come l’ex-manicomio di Volterra. Oggi tocca a Swords of Calengal, action-RPG 2D sviluppato da United Line Studio, piccola realtà italiana sparsa nello stivale, ma che lavora in grande sinergia.

Swords Of Calengal

PARTENZA BURRASCOSA

La versione alpha ci ha fiondato subito nel mondo di gioco, passando velocemente per un menu di gioco ancora incompleto. In questa avventura vestiamo i panni di Lehior, un guerriero dotato di spada, rollata e una palla di fuoco. L’obiettivo è semplicemente muoversi nel mondo di gioco fino a scontrarci col boss di turno, un obiettivo non troppo complesso che ci obbligherà a esplorare, per ora, solamente tre aree: la zona insulare, quella montana e una grotta, ciascuna con una diversa conformazione e nemici.

Abbiamo trovato il grado di sfida adatto per un titolo che tenta di ripercorrere le orme di vecchi fasti come i primi capitoli di The Legend of Zelda. Nonostante la varietà dei mostri sia ancora piuttosto esigua, i differenti pattern di attacco e difesa li rendono particolarmente complessi da abbattere, obbligandoci a ponderare ogni attacco: è il caso dell’onipolla, nemico-pianta in grado di allungare i suoi rampicanti e rilasciare una nuvola velenosa nel caso in cui rimanessimo troppo vicini alla sua posizione. In questo caso, precisione e tempismo nell’uso della schivata saranno fondamentali.

Swords Of Calengal

Anche la boss fight che abbiamo avuto modo di testare si è dimostrata degna di nota. Prima di accedervi, però, è stato necessario risolvere un enigma che ci ha obbligato all’esplorazione, fattore importante che serve a evitare che il giocatore si concentri solo sul completamento della quest principale, nonché piccolo incentivo che aumenta la difficoltà e la longevità. Tornando al boss, che risponde al nome di Sarmanthor, non abbiamo riscontrato molti problemi nel mandarlo al tappeto. Il livello di sfida è costituito dai tentacoli posti a lato, che progressivamente si chiuderanno verso di noi: colpirli li farà indietreggiare dandoci tempo per continuare ad attaccare il boss.

IL RITORNO DEI MURI INVISIBILI

La pecca che abbiamo riscontrato più e più volte è la mancanza di cura in particolari abbastanza importanti. In primis, troppo spesso non abbiamo potuto prendere le sfere di energia o del mana che uscivano dai forzieri a causa di muri invisibili interposti tra il forziere e il muro vero e proprio che regola l’estensione dello scenario. Un problema noto anche al team di sviluppo, che verosimilmente dovrebbe essere risolto in futuro.

Swords Of Calengal

Manca ancora quella componente ruolistica fondamentale in un’esperienza del genere: allo stato attuale, infatti, non è possibile impostare le abilità del personaggio, ma è altrettanto vero che la build provata con mano era una versione decisamente preliminare con tre comandi possibili. Non sappiamo ancora  in futuro quali idee saranno aggiunte dagli sviluppatori, ma possiamo aspettarci l’uso di nuove armi, incantesimi e abilità per rendere il gioco più vario e soddisfacente.

Per ora ci siamo dovuti accontentare di un sistema di level-up semplice, basato su forzieri speciali con cui poter incrementare le nostre statistiche. Attendiamo le prossime modifiche da parte degli sviluppatori, che già hanno promesso un sistema di crafting e un albero delle skill basato su tecnologie. Restate sintonizzati sulle pagine di VGN per scoprire il futuro dell’interessante progetto targato United Lines Studios.