Spyro Reignited Trilogy

Spyro Reignited Trilogy, i primi passi su Nintendo Switch

In attesa della nostra recensione completa, ecco le prime impressioni sulla raccolta di Spyro the Dragon per la console ibrida di Nintendo.

Nell’ultimo decennio siamo stati letteralmente investiti da rimasterizzazioni di ogni genere. Grandi classici, nella maggior parte dei casi, ma a un certo punto la situazione sembrava essere sfuggita di mano, tanto da lasciare perplessa la gran parte di pubblico e critica, pronta ad accogliere nuove idee con maggiore entusiasmo rispetto a remake, talvolta realizzati anche in maniera piuttosto discutibile. In questo caso siamo invece davanti a un prodotto capace di scatenare immediatamente l’entusiasmo dei fan sin dal momento del suo annuncio, e con ogni probabilità se siete degli over 30 siete tra coloro che hanno gioito all’annuncio di Spyro Reignited Trilogy: Spyro è uno di quei titoli che ha avvicinato milioni di giocatori dal suo debutto nel 1998, con una stima di 30 milioni di copie vendute dal suo debutto.

Era più di un decennio che il simpatico draghetto viola non faceva capolino sui nostri schermi di casa, e l’entusiasmo verso la Reignited Trilogy è stato più che giustificato. La raccolta, approdata sulle console di casa Sony e Microsoft lo scorso autunno, arriva oggi su Switch e PC, ed offre un completo remake dei tre titoli più rappresentativi dell’epopea di Spyro. Si tratta di Spyro the Dragon, titolo d’esordio del 1998, del suo sequel Spyro 2: Rypto’s Rage del 1999 e Spyro: Year of the Dragon del 2000. Ci troviamo davanti non a una semplice versione rimasterizzata, ma davanti a un vero e proprio remake dei titoli in questione, riproposti utilizzando l’ormai blasonato Unreal Engine e il motore fisico Havok. Impazienti di vivere nuovamente le avventure del nostro animaletto preferito e verificare come si comporta il lavoro svolto dai ragazzi di Toys For Bob su Switch, siamo subito pronti a darvi le nostre prime impressioni.

Le differenze tra la versione Switch e quelle per PS4 e Xbox One sono palesi, ma la resa grafica non delude.

UNA PLANATA A SPASSO NEL TEMPO

La sensazione di déjà-vu caratterizza i primi istanti di gioco. Non si tratta solo di ricordi d’infanzia, ma di un concetto del prodotto videoludico che si è evoluto passo dopo passo prendendo una direzione diversa, abbandonando nella maggior parte dei casi quell’atmosfera scanzonata e di puro divertimento che caratterizzava proprio il titolo platform sviluppato al tempo da Insomniac Games. Bastano pochi minuti per ritrovarsi nuovamente immersi nel mondo fiabesco dove i draghi non sono mostri terribili da temere, come in alcune blasonate serie tv del momento, ma simpatici e gioviali creature.

Nel primo capitolo della trilogia il cattivo Nasty Norc intrappola i draghi del villaggio di Spyro sotto uno strato di cristallo, e toccherà al simpatico animaletto viola liberare i suoi amici da questo sortilegio, esplorando una serie di ambientazioni platform, sempre ben caratterizzate in quanto a design artistico e dei livelli, con nemici spesso differenziati da pattern di attacco e punti deboli diversi. Spyro è ovviamente accompagnato dalla libellula Sparx, un esempio geniale su come ridurre al minimo l’interfaccia utente. Sparx funge infatti da indicatore per il nostro stato di salute, indicato proprio dal colore della nostra libellula, che potrà riprendere le forze mangiando farfalle. Per ottenerle vi basterà bruciacchiare i simpatici animali a spasso nel mondo di gioco: pecorelle paffute, coniglietti saltellanti o simpatiche galline.

Le azioni di Spyro sono poi quelle di sempre, con la possibilità di sputare fuoco con il tasto A o il grilletto ZR, il salto e la planata assegnate alla pressione singola o doppia del tasto B, mentre premendo il tasto Y potrete caricare e incornare i nemici più ostici e muniti di corazza. Ai due tasti dorsali è assegnata un’agile schivata che il draghetto viola effettuerà rotolando.

Le animazioni sono state riviste, e restituiscono sempre movimenti graziosi e piacevoli, così come dei particellari particolarmente convincenti e credibili. Le qualità del motore Unreal Engine si vedono tutte, offrendo un colpo d’occhio nel complesso molto pulito e un frame-rate sempre stabile. Il tutto è molto godibile, soprattutto sullo schermo della console Nintendo data la densità di pixel. Se invece preferite giocarlo in poltrona in modo più tradizionale, l’impatto è leggermente meno favorevole rispetto a quelle che sono le versioni più performanti come PS4 e Xbox One.

PERFETTO DA GIOCARE OVUNQUE

L’esperienza di gioco si sposa tuttavia in maniera pressoché perfetta con la portabilità di Switch, permettendovi di portare con voi il piccolo Spyro, esplorando magari una nuova zona tra una planata e l’altra, mentre siete in pausa pranzo, o magari anche se siete in casa ma non avete molto tempo a vostra disposizione.

Le prime impressioni sono insomma più che positive, e la voglia di tornare a vestire i panni del magico draghetto è forte, quindi non resta che smettere di scrivere e tornare a liberare i miei amici draghi per la recensione completa di Spyro Reignited Trilogy su Nintendo Switch!