Il parco titoli di Bandai Namco all’E3 2019 si è rivelato anche quest’anno particolarmente valido e adatto a tutti i gusti. Oltre a Dragon Ball Z: Kakarot, vero pezzo forte dell’evento, c’è stato anche spazio per titoli folli e bizzarri come RAD, nuovo titolo che svela come sarebbe il mondo se una colorata apocalisse nucleare dovesse colpirlo, lasciando in vita solo dei ragazzini di dodici anni. Il ritorno dei ragazzi di Double Fine è cosa nota a tutti, specialmente dopo l’annuncio di Psychonauts 2 durante la conferenza di Microsoft. Tuttavia, prima di tornare a giocare all’interno della psiche altrui, ci siamo tuffati nel colorato mondo del roguelike, che abbiamo potuto provare durante la fiera losangelina presso lo stand di THQ Nordic. Ecco le nostre impressioni.
IL PRESCELTO
In RAD impersoneremo uno dei tanti ragazzini che sono sopravvissuti all’apocalisse radioattiva e tratti in salvo dall’Anziano, un misterioso essere dotato di poteri magici, dal look apocalittico e stravagante. Dopo averci scelto per salvare ciò che resta dell’umanità, l’Anziano ci dona il potere di sfruttare le radiazioni per il potenziamento del nostro piccolo eroe.
In qualità di roguelike, i livelli sono generati proceduralmente e potremo esplorarli in lungo e in largo senza perderci mai grazie a una feature che può sembrare forse secondaria, ma che in realtà è utile per comprendere al meglio il percorso effettuato. Oltre alla minimappa, infatti, il giocatore potrà orientarsi grazie alla scia di rigogliosi fiori che cresceranno al nostro passaggio. Il movimento e l’esplorazione sono abbastanza liberi, al fine di permette di visitare praticamente qualsiasi zona esistente. Tuttavia, per progredire nei livelli invece è necessario attivare dei pilastri che sbloccano la porta che ci separa dall’immancabile scontro con il boss di fine livello.
Le mappe nascondono dei dungeon segreti a cui è possibile accedere liberamente. Al loro interno i giocatori avranno modo di sperimentare sfide più complicate all’interno di un labirinto immenso di corridoi. Potreste trovare persino una secondaria via d’uscita, che conduce a una zona irraggiungibile anche saltando. Ovviamente i dungeon offrono anche succose ricompense a coloro che hanno il coraggio di affrontare i mutanti che si nascondono nell’ombra.
PARTE MUTANTE, PARTE UMANO
I poteri donati dall’Anziano si riflettono nell’interessante evoluzione del nostro piccolo protagonista. Dopo aver ucciso un nemico otterremo un quantitativo di mutagene variabile in base alla difficoltà del proprio avversario. Una barra posta al di sopra della vita mostrerà quanto mutagene abbiamo raccolto prima di acquisire un potenziamento, che va da gambe più veloci alla capacità di generare delle uova con dentro dei piccoli ragni con la nostra testa, raccapricciante ma di sicuro effetto. Nel caso in cui dovessimo morire, il nostro eroe tornerà immediatamente allo stato normale e privo di aberrazioni, ma si porterà dietro alcuni materiali e oggetti utili che serviranno con molta probabilità in qualche sorta di caratterizzazione non mostrata in questa sede.
La nostra prova avvenuta su PS4 Pro si è rivelata buona dal punto di vista del gameplay: il giocatore dovrà badare esclusivamente al salto e all’attacco (almeno inizialmente), offrendo un’esperienza intuitiva e aperta a tutti. Certamente la peculiarità preponderante è la possibilità di fare una partita al volo, in primis grazie alla velocità con cui è possibile raggiungere il mondo dei mutanti, senza dover scegliere personaggio o impostare le opzioni principali. Prime impressioni dunque positive, aspettando di mettere le mani su una versione più completa di RAD. Il gioco uscirà il 20 agosto su PC, PS4, Switch e Xbox One. Ciò che abbiamo visto ci ha incuriosito non poco e non vediamo l’ora di mettere mano alla versione finale del titolo dei ragazzi di Double Fine. Nell’attesa, non perdete le nuove immagini mostrate dagli sviluppatori all’E3 2019.