Kirby Battle Royale
Versione testata: 3DS

Kirby Battle Royale

Lo scorso aprile, per il venticinquesimo anniversario dalla nascita di Kirby, ormai celebre mascotte muta-forma creata da Masahiro Sakurai nel 1992, Nintendo annunciò un trittico videoludico dedicato alla propria mascotte, che avrebbe visto la luce entro la fine dell’anno. Dopo l’uscita esclusiva su eShop di Team Kirby Clash Deluxe e di Kirby’s Blowout Blast, è giunto finalmente sugli scaffali dei negozi europei anche Kirby Battle Royale, un titolo che si discosta in modo netto dalla tipica formula adventure a tinte platform della serie, che aveva positivamente impressionato nelle sue ultime due apparizioni su Nintendo 3DS.

Con Battle Royale gli sviluppatori hanno deciso di proporre un picchiaduro che strizza l’occhio ai più classici party-game di nintendiana memoria, in cui mini giochi semplici e immediati contribuiscono a conferire varietà e profondità a un altrimenti sterile button-mashing. Il sistema di controllo e di combattimento sono estremamente immediati, come sempre studiati per adattarsi a giocatori di qualunque età: bastano infatti un paio di minuti di tutorial, a cui è affidato anche il compito di espediente narrativo, per prendere dimestichezza con le azioni disponibili e potersi gettare a capofitto nella battaglia.

VOGLIO QUELLA TORTA

Le modalità disponibili sono principalmente tre, alle quali si aggiungono un pratico Allenamento e il classico reparto di collezionabili da sbloccare utilizzando i crediti che si acquisiscono durante il gioco. Se nella modalità Battaglia è possibile affrontare in rapida sequenza una serie di sfide in multiplayer locale o contro degli avversari controllati dalla CPU, la Partita online permette di confrontarsi contro giocatori provenienti da ogni parte del globo, mentre nella modalità Storia dovremo far salire Kirby sul gradino più alto del podio in un torneo senza esclusione di colpi organizzato dall’arcinoto King Dedede. Il premio in palio? Una torta multi-piano che farebbe invidia a un banchetto nuziale. Roba per cui uccidere, insomma.

Per mettere le fauci sopra tali prelibatezze, dovremo farci strada a suon di scazzottate e duelli all’ultimo respiro attraverso ben cinque leghe, da quella Principianti a quella Arcobaleno, passando per Bronzo, Argento e Oro, in un crescendo di difficoltà e varietà. Se la Lega Principianti mette infatti a disposizione un numero di sfide piuttosto ristretto, mano a mano che si prosegue si sbloccano nuovi mini-giochi e nuove abilità sulle quali fare affidamento e che si possono selezionare prima di ogni scontro. Non mancano infatti i vari travestimenti che consentono a Kirby di impugnare armi differenti e mettere così in atto un arsenale di mosse straordinariamente vario e versatile. Le battaglie coinvolgono quasi sempre quattro personaggi e si dividono in due tipi: a squadre o tutti contro tutti. Nel primo caso verremo affiancati da un Waddle Dee controllato dalla CPU, mentre nell’altro l’arena di gioco si trasforma in un brawler in cui nessuno è al sicuro e tutti se le danno di santa ragione. Anche le regole di ingaggio variano man mano che si avanza con l’avventura e nei livelli più avanzati vengono spesso introdotte delle condizioni da soddisfare per ottenere la vittoria, come usare una determinata arma, eseguire una determinata azione o semplicemente subire un handicap in partenza.

Una volta ottenuto un punteggio sufficiente a portarci in cima alla Lega di appartenenza, è possibile accedere a una Prova di Passaggio, superata la quale potremo avanzare alla Lega superiore e così via, in un modo che ci ha ricordato da vicino il recente Pokkén Tournament DX per Switch. E tuttavia le similitudini con il titolo Bandai Namco finiscono qui, e per certi versi questo Kirby strizza l’occhio più all’ultimo Mario Party rispetto a qualsiasi picchiaduro in commercio: sebbene la matrice beat’em up rimanga sempre ben presente e prendere a mazzate gli avversari sia comunque indicato in ogni occasione, i ragazzi di HAL Laboratory si sono divertiti ad assegnarci delle missioni rapide e immediate che in qualche modo riescono ad alzare la posta in palio. Che si tratti di raccogliere il maggior numero di mele possibile o di sconfiggere un enorme scimmione meccanico, di una partita a ruba bandiera o di lanciarsi dietro un disco da hockey, il gioco solletica l’intelligenza del giocatore e costringe a mantenere sempre alto il livello di concentrazione. Purtroppo non tutto quel ch’è oro brilla, e a dirla tutta il numero di mini-giochi è piuttosto limitato. Il fatto poi che buona parte di questi si risolva in “raccogli qualcosa e lancialo nel tuo cesto” o “prendi le monete e picchia gli altri per rubargliele”, rende presto l’azione in single player piuttosto monotona, anche alla luce di un livello di difficoltà calibrato verso il basso, verosimilmente per consentire ai più piccoli di divertirsi da anche soli senza che il titolo risulti frustrante.

MEGLIO IN COMPAGNIA… MA DAL VIVO

Tutt’altra faccenda per quanto riguarda il multiplayer, soprattutto nel caso in cui si giochi a squadre: in questo caso l’azione diventa assolutamente frenetica, spietata e addirittura maligna, con attacchi alle spalle a non finire e un’intesa di coppia che diventa indispensabile per la vittoria. A tal proposito segnaliamo una nota dolente per quanto riguarda la modalità Online: per quanto il matchmaking sia immediato, dobbiamo segnalare un frame-rate assolutamente inconcepibile che rende praticamente impossibile giocare con profitto. Abbiamo pensato potesse essere un problema di rete, tuttavia con la stessa linea siamo riusciti a sostenere sessioni online con titoli ben più esosi in termini di risorse. Speriamo vivamente che gli sviluppatori rimedino a una situazione che, poiché inficiata da un lag sconcertante, rende frustrante la modalità che avrebbe dovuto contribuire maggiormente alla longevità del titolo e, grazie alla componente umana, risultare tra le più divertenti assieme al multiplayer locale.

Un difetto così lampante sorprende ancor di più alla luce dell’ottimo comparto grafico offerto. Lo diciamo chiaramente: l’aspetto visivo di Kirby Battle Royale è assolutamente squisito. Kirby, nelle sue innumerevoli vesti, è caratterizzato al meglio e le arene, sebbene abbiano dimensioni contenute, sono rappresentate con dovizia di particolari. Il frame rate in single player e in multi locale è risultato solido in quasi ogni occasione, mostrando saltuariamente qualche incertezza soltanto durante l’inizio dell’animazione che sancisce la sconfitta di Robo Bonkers. Nulla da dire invece per quanto riguarda il comparto sonoro, che compie egregiamente il proprio dovere con motivi pop-rock di chiara matrice nipponica in grado di mettere in risalto l’anima arcade di questo brawler atipico.

Kirby Battle Royale
Kirby Battle Royale
GIUDIZIO
Kirby Battle Royale chiude il venticinquesimo anno della più morbida mascotte Nintendo in modo piuttosto inaspettato. I più forse si aspettavano un altro capitolo sulla falsariga degli ottimi Triple Deluxe e Planet Robobot, eppure i ragazzi di Hal Laboratories hanno voluto soffermarsi sull'aspetto combattivo della serie e offrirci un titolo che mischia elementi da picchiaduro e party-game. Quel che risulta è un titolo divertente, immediato e adatto anche, e soprattutto, a giocatori giovanissimi, dal momento che la fetta degli utenti più navigati potrebbe trovare l'azione ben presto ripetitiva, visto il numero non eccelso di minigiochi presenti. La possibilità di sfidare un amico con una sola copia del gioco è un'aggiunta più che gradita e controbilancia almeno in parte un comparto multiplayer online assolutamente da rivedere in quanto afflitto da consistenti problemi di frame-rate e lag che ne inficiano l'esperienza in modo considerevole.
GRAFICA
7.5
SONORO
7
LONGEVITÀ
6.5
GAMEPLAY
6.5
PRO
Multiplayer locale con una sola cartuccia
Sistema di controllo immediato
Visivamente squisito
Divertente con gli amici...
CONTRO
… un po' meno da soli
Numero di minigiochi piuttosto esiguo
Multiplayer online ai limiti della giocabilità
6.5
5150
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