Yakuza: quale futuro possiamo aspettarci?

A circa due mesi dal Tokyo Game Show, tentiamo di capire cosa può ancora riservarci la serie Sega.

A differenza di quanto visto su PS3, la quarta console di casa Sony ha rappresentato un rivoluzionario trampolino di lancio per il franchise Yakuza. La serie partorita dalla mente di Toshihiro Nagoshi, dopo un buon debutto su PS2 e un successo stratosferico in terra nipponica, ha faticato nel riscuotere consensi in occidente. A causa di evidenti barriere linguistiche e meccaniche di gioco tanto antiquate quanto poco apprezzate dagli utenti nostrani, la leggenda di Kiryu Kazuma ha dovuto attendere parecchio tempo prima di ottenere meritato riconoscimento.

La vera fioritura si è registrata su PlayStation 4, con quel gioiello che risponde al nome di Yakuza 0: grazie a un cast eccezionale, una trama d’altissimo livello e un’importante dose di sano giocazzeggio, il prequel è riuscito nell’ardua impresa di farsi notare anche in Europa e Stati Uniti. Promozioni dopo promozioni, i tempi di pubblicazione tra un capitolo e l’altro sono andati assottigliandosi e l’utilizzo di un motore grafico totalmente nuovo è stato in grado di soddisfare anche i palati dei giocatori più puntigliosi.

Yakuza 0

Dopo una conclusione semi-perfetta e i sublimi remake dei primi due capitoli, Sega ha deciso di pubblicare il primo vero episodio distaccato dal filone principale, Judgment. Senza cambiare il setting o l’ossatura di gioco, Nagoshi ci ha regalato un’altra avventura con la “A” maiuscola, giusto poco tempo prima di mostrare cosa Yakuza abbia ancora in serbo per noi. Infatti durante il Tokyo Game Show e i giorni che lo precederanno, Ryu Ga Gotoku Studio rivelerà al mondo le prime informazioni ufficiali circa Shin Yakuza. In attesa di scoprirlo, tentiamo quindi di fare chiarezza sul futuro ancora oscuro del brand e di mettere assieme i pochi pezzi di un mosaico che si prospetta monumentale.

UN VOLTO TUTTO NUOVO

Vivere senza Kiryu Kazuma è possibile: Tak Yagami ce l’ha dimostrato assieme a Kaito e compagni in Judgment, raccontandoci una storia ugualmente emozionante e dall’alto fattore adrenalinico. Nagoshi-San e il suo team creativo non hanno quasi mai sbagliato la caratterizzazione dei propri personaggi e delle trame imbastite nel corso del tempo. Partendo da questi presupposti, siamo fiduciosi per l’avvenire di Ichiban Kasuga, vale a dire quello che sarà il nuovo volto della serie a partire da Shin Yakuza.

Nato nel 1977, figlio di una prostituta e padre ignoto, Ichiban è stato cresciuto da alcuni senzatetto di Kamurocho, vivendo di stenti e piccoli furti per permettersi un’istruzione. Pestato e quasi torturato a morte da una famiglia della Yakuza, Kasuga tentò di salvarsi dicendo di appartenere al gruppo di un altro criminale – Arakawa – ma il gesto finì con il ritorcerglisi contro. Arakawa rappresentava un diretto nemico della suddetta famiglia, la quale decise di convocarlo per confermare o negare la dichiarazione del prigioniero. Negando categoricamente e tagliandosi un dito per farsi perdonare del disturbo, Arakawa riuscì a liberare Ichiban, il quale decise di seguirlo e unirsi alla sua famiglia.

Dopo circa cento giorni di rifiuto, alla fine riuscì a farne parte, entrando de facto nel Tojo Clan. Il nuovo protagonista di Yakuza è descritto come un personaggio imprevedibile, una testa calda dallo stile di combattimento peculiare e dall’incredibile capacità di mettersi nei guai. Considerata tale indole, possiamo immaginare quanto un individuo simile possa avere bisogno di un legale: non è da escludere in tal senso un eventuale coinvolgimento dell’ex avvocato – ora detective – Yagami, eroe del recentissimo Judgment. Sarebbe un peccato in verità limitare l’apparizione di Tak, Kaito e degli altri volti ideati nel progetto Judge Eyes, vista la grande caratura dei nomi in questione.

Judge Eyes

IL DRAGONE DEGLI ABISSI

Il drago tatuato sulla schiena di Ichiban, definito “delle profondità”, sta a sottolineare la sua origine povera, il suo ruolo di emarginato sociale. Le differenze col Ryu rosso nascente di Kiryu non dovrebbero però limitarsi ai semplici tratti caratteriali e sociali, ma anche al suo percorso all’interno del Tojo Clan e al suo stile di combattimento. Ci aspettiamo infatti un parco mosse totalmente inedito e diverso, sia nei colpi più semplici sia nelle famigerate Heat Actions. A causa del divario in termini di forza fisica, Kasuga potrebbe essere più propenso alle acrobazie, al drunken fist e alla rissa da strada con l’utilizzo di armi e materiali raccolti sul terreno di scontro. Purtroppo, allo stato attuale non abbiamo avuto modo di ammirarne il vero stile combattivo, se non in un video che si è rivelato essere un pesce d’aprile.

Ciò che abbiamo potuto notare è che il sistema di combattimento è stato sensibilmente alleggerito in Judgment, con l’introduzione di un solo tipo di punti XP e meno skill tree in cui investire. Ci aspettiamo che anche il prossimo capitolo di Yakuza possa adottare una soluzione simile, a favore della giocabilità, andando così incontro anche agli utenti meno esperti. Allo stesso tempo il feeling potrebbe rimanere invariato, grazie all’utilizzo del Dragon Engine e della sua nuova gestione fisica. Non trattandosi – almeno stando a quanto dichiarato – di un gioco per la prossima generazione di console, è inutile aspettarsi grandi stravolgimenti in tal ambito.

OLTRE I CONFINI DI TENKAICHI STREET

Al sesto capitolo di Yakuza va l’indiscusso merito di aver permesso ai fan di esplorare il Giappone anche oltre i limiti del quartiere fittizio di Tokyo. The Song of Life infatti ci ha portati prima a Okinawa e poi a Onomichi (Hiroshima), presentandoci scenari lontani dal caotico agglomerato di Kamurocho. È stato possibile respirare con più purezza l’atmosfera tipica del Sol Levante, quella ancora legata a uno stile di vita per molti superato, dove le tradizioni restano di principale importanza e la differenza la fanno le piccole attenzioni. Dopo tanti capitoli trascorsi a girovagare sotto le insegne al neon, siamo finiti col mal digerire tale limitazione in Judgment, desiderando di ampliare i nostri orizzonti ben oltre la solita immensa area pedonale.

Sarebbe bene quindi che questo avvenga con Shin Yakuza e non ci riferiamo solo al cambio radicale di città: Tokyo possiede numerosi quartieri divenuti iconici per i motivi più disparati, da Shibuya ad Akihabara. Una rivisitazione in salsa fantasiosa dei suddetti potrebbe portare una ventata d’aria fresca nella serie, dando la possibilità di esplorarne le strade e tutti i collegamenti metropolitani del caso. Con nuovi spazi a disposizione aumenterebbero di certo le missioni secondarie, i personaggi di contorno con le loro differenti sfaccettature e modi di fare. A beneficiare di una scelta simile sarebbero senza ombra di dubbio le attività ricreative: in Yakuza 6, grazie alla sua posizione sul mare, Hiroshima ci ha concesso d’immergerci negli abissi, catturando pesci, tesori e persino giganteschi mostri degli abissi. Allo stesso modo, i quartieri di Tokyo ci consentirebbero di dilettarci nelle maniere più disparate e non sempre coi soliti giochi arcade e d’azzardo (maledettissimo Mahjong).

Project Judge

Intervistato circa la natura del prossimo capitolo di Yakuza, Nagoshi ha laconicamente risposto: “Sarà differente”. Sorvolando sull’accezione positiva o negativa di tale dichiarazione, siamo sicuri che Shin Yakuza rappresenterà un vero e proprio punto di svolta per la serie. La differenza non sarà solo da ricercare nel nuovo protagonista, e di conseguenza nella sua storia – punti sui quali il team di Sega ha già saputo mostrare i muscoli – e nel suo modo di fare a pugni, ma nell’ossatura effettiva del gioco. Tutti quegli artifici ludici ormai antiquati, seppur presenti in maniera progressivamente minore negli ultimi prodotti, dovrebbero definitivamente scomparire, sancendo di fatto l’entrata di Yakuza nel panorama delle grandi avventure tripla-A anche nel mercato occidentale.

Nuovi luoghi da esplorare, attività di contorno inedite e dei doverosi passi in avanti sul versante tecnico: ecco cosa ci aspettiamo dal primo capitolo della serie Yakuza dedicato a Ichiban Kasuga. Restiamo ovviamente in attesa del 29 agosto, data in cui Nagoshi e il suo team dovrebbero rivelare maggiori informazioni a riguardo.