Versione testata: PlayStation 4

Disgaea 1 Complete

Non è la prima volta che sulle console dell’attuale generazione vediamo comparire delle versioni rinnovate di giochi del passato, che siano trasposizioni o semplici porting. In questo parco titoli si va ad aggiungere anche Disgaea 1 Complete, uno dei migliori RPG a turni dell’epoca PS2. Si tratta di un aggiornamento alla versione uscita recentemente per dispositivi portatili, la quale riporta in auge il primo capitolo della saga targata Nippon Ichi Software per tutti coloro che non hanno avuto occasione di poterlo giocare.

GIOVANE RE DEI DEMONI

Quest’edizione non differisce moltissimo rispetto a quella per Nintendo DS e, come era scontato, racconta la stessa iconica storia con qualche twist e finale aggiuntivo. Se non lo avete già fatto prima, vestirete i panni di Laharl: il principe degli inferi che si trova a dover prendere il posto del padre dopo la sua dipartita. Il fanciullo demoniaco è una vera e propria macchina da guerra dedita al massacro, però è ancora troppo giovane e spregiudicato per riuscire a diventare un vero e proprio Re con le sue sole forze – nonostante lui affermi il contrario – perciò si imbarcherà in un’avventura ricca di compagni, lotte e testosterone da shonen.

Il lato forte di Disgaea è la capacità di riuscire a coniugare umorismo e azione attraverso un cast di personaggi originali e ben caratterizzati. Sfruttando tutte le classiche situazioni che è possibile vedere nell’immaginario dell’animazione nipponica, Disagea si pone come una sorta di piccolo compendio delle varie idee che andavano di moda al momento del suo lancio. Proprio questa sua molteplice natura ha consacrato la serie, ricordata da tutti per le sue battute e i veloci quanto irriverenti dialoghi tra i vari personaggi. In questa edizione, inoltre, potrete trovare diversi personaggi provenienti dagli altri episodi della saga, creando situazioni e battaglie inedite rispetto alla versione originale.

Insomma al giorno d’oggi tutti gli appassionati saranno ben abituati allo stile di Disgaea, che negli ultimi capitoli è sempre stato portato più all’eccesso aggiungendo personaggi sempre più strani. Il primo titolo presenta un approccio ancora più equilibrato, il che lo rende un perfetto acquisto per chi, magari, vorrebbe interessarsi adesso alla saga e capire un po’ di più perché Laharl sia così popolare tra gli appassionati.

LA STRATEGIA DEI PINGUINI

Se il cast è visto come uno dei migliori aspetti del titolo è anche perché viene ampiamente sfruttato come base per rendere il gameplay unico nel suo genere. Nei panni del principe delle tenebre e della sua compagnia, vi ritroverete immersi in numerose battaglie dove voi, insieme ai vostri sudditi, dovrete affrontare l’incombente minaccia dei demoni e di chiunque voglia usurparvi dal legittimo trono. Per diventare regnanti, del resto, serve dimostrare il proprio valore e quale metodo migliore se non terrorizzando chiunque attraverso massacri e sfoggi di ferocia?

Su una griglia che vi farà da terreno di gioco, avrete il compito di posizionare le vostre unità al fine di comandare le loro azioni sul campo di battaglia. Attacchi, movimenti, abilità, tutto si svolge in turnazioni che vi permettono di controllare con precisione ogni mossa dei vostri personaggi, proprio come era consueto fare nei JRPG più famosi dell’epoca. Il combattimento di Disgaea però è tutt’altro che ordinato e ha diverse chicche per movimentare il suo ritmo: colonne di unità lanciabili a proprio piacimento, spettacolari mosse finali in grado di devastare molte caselle, classi e ruoli da gestire, mosse combinate, debolezze elementali e molte altre variabili che rendono il gameplay del titolo NIS uno dei più profondi del panorama degli strategici a turni. Inoltre, l’edizione Complete aggiunge tutta una serie di nuove unità alla già grande moltitudine presente all’interno del capitolo, permettendovi di creare interi eserciti di mostri, angeli, demoni e pinguini esplosivi.

Naturalmente ci sono tutti gli elementi tipici degli RPG nella parte della gestione delle varie unità e dell’equipaggiamento, così come per le mosse, i livelli e tutti gli altri cardini dell’esperienza nipponica. Oltre questo però, Disagea non teme di sfociare in altre tipologie di approcci, per esempio calandosi nel grinding da end-game tanto amato dal pubblico orientale o in strani tribunali oscuri dove vengono decise moltissime questioni chiave del gioco, a partire dalla trama fino al cammino statistico di un’unità. La chiave umoristica è naturalmente presente in ognuno dei meccanismi elencati, prendendosi anche un po’ gioco dell’utente e rompendo più volte la quarta parete perfino nella gestione delle unità.

Nonostante questa leggerezza onnipresente, uno dei difetti più grandi di Disgaea riportato nei tempi moderni è una certa staticità nei controlli e nello scorrere tra i vari menù, specialmente nell’HUB centrale dove proliferano i personaggi con cui interagire per le funzioni chiave. L’edizione Complete ovvia un po’ all’effetto stagnante ma parlando di un gioco abbastanza anziano è impossibile snellirlo senza rifarlo completamente da capo, e non è questo il caso. Quantomeno però, lo sforzo per raggiungere tale obiettivo è evidente, sebbene molto lontano dagli standard di Disgaea 5.

LIFTING DIABOLICO

Quello che invece risulta meglio riuscito nell’operazione di conversione è il trattamento riservato ai modelli dei personaggi e agli artwork che i accompagnano nei dialoghi. Oltre ad avere maggiore nitidezza e più contrasto, è evidente che si è rimesso mano alle figure in 2D per arrivare almeno vicini allo standard degli ultimi titoli. Disgaea ne esce quindi rivitalizzato seppur in parte, considerando come il terreno e gli effetti siano rimasti pressoché identici rispetto al passato.

Il sonoro ritorna in tutta la sua gloria attraverso un adeguamento di tutte le musiche, le quali ora suonano molto meglio e ne approfittano di tutti i canali sonori possibili. Da questo ne esce una colonna sonora ancora più d’impatto rispetto alla versione originale, che comunque vede alcune delle composizioni più iconiche dell’epoca. Non a caso, il tema dedicato a Laharal è forse una delle musiche più iconiche dell’intera saga e viene costantemente riproposto insieme al nostro principe dei demoni. In generale, l’intera serie utilizza saggiamente le proprie musiche per caratterizzare al meglio i personaggi più cruciali del capitolo e per dare sempre più quel tono da anime che accompagna costantemente l’atmosfera di gioco. Questa è la filosofia principale del comparto tecnico, più servo del cast che vera e propria entità discostata.

Disgaea 1 Complete
GIUDIZIO
Disgaea 1 Complete è un’ottima edizione che ripropone un classico senza tempo dello scenario JRPG. Si tratta di un pezzo di storia del mondo videoludico orientale e, come tale, esercita un certo fascino anche al giorno d’oggi, al netto di alcune inevitabili lacune dal punto di vista tecnico. Tuttavia il team di Nipponic Ichi Software ha fatto un buon lavoro cercando di migliorare il più possibile l’estetica del titolo e aggiungendo molti elementi extra che rendono questa versione un buon acquisto per chiunque non ci metta mano dall’era PlayStation 2.
GRAFICA
7.5
SONORO
8
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
7.5
PRO
Grafica dei personaggi migliorata, vari ritocchi al comparto tecnico
Colonna sonora più nitida e rivitalizzata
Aggiunte di personaggi e altri extra non presenti nella versione originale
CONTRO
Il sistema di controllo è legnoso
La lenta gestione delle unità e dell'equipaggiamento non è stata toccata
7.5
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