Sempre più giochi mobile approdano su sistemi casalinghi, basti pensare ai vari Hitman GO o Jetpack Joyride tanto per citarne alcuni, o che fanno il passaggio inverso come i recenti Fortnite e PUGB, da poco disponibili su smartphone e tablet. World of Warriors appartiene alla prima categoria con un titolo che cambia parte del suo gameplay per rendersi più appetibile ai giocatori possessori della console Sony.
Trentaquattro dei migliori guerrieri provenienti da diverse epoche storiche si sfidano in combattimenti in arene ricche di pericoli e insidie. Disponibile in esclusiva console su PlayStation 4, World of Warriors ci ha fatto rivivere battaglie improbabili quanto divertenti. Scopritelo nella nostra recensione.
LEZIONE DI EPICA
Dopo aver completato un breve tutorial che ci introduce al combat system e alle meccaniche di gioco, faremo la conoscenza dell’hub di gioco, molto basilare in realtà: in esso è possibile modificare le impostazioni di gioco (effetti sonori e comandi), recarsi al Tempio dell’Epica dove sbloccare in maniera casuale nuovi guerrieri, fare pratica nella modalità di allenamento e prendere parte a scontri online, oltre che prendere parte a combattimenti nella modalità torneo da affrontare in single-player. Inutile dirlo che l’obiettivo del gioco è quello di sbloccare i trentaquattro personaggi che compongono il roster di World of Warriors. Sconfiggendo boss e altri guerrieri guidati dall’intelligenza artificiale, riceveremo delle speciali pietre con cui sbloccare nuovi personaggi, tutti chiaramente ispirati ai grandi guerrieri del passato come centurioni, vichinghi e perfino ninja.
La maggior parte dei combattimenti prevede scontri nella formula al meglio delle tre in cui bisogna eliminare i due guerrieri avversari da affrontare però singolarmente e non in coppia. Non ci troviamo di fronte a una vera e propria campagna, ma piuttosto dinanzi a sette scenari differenti, ognuno di esso composto da sei o sette sfide da tre combattimenti ciascuno. La dinamica degli scontri è quella predominante, ma gli sviluppatori hanno inserito anche variazioni sul tema come sfide opzionali da completare, combattimenti tra boss e anche una modalità tutti contro tutti. Alcune sfide con i boss prevedono ad esempio l’attivazione contemporanea di quattro cannoni mentre un ragno gigante tenta di ostacolarci con le sue ragnatele o di scontrarsi niente di meno che con un simil-Poseidone, facendo attenzione ai granchi che ogni tanto compariranno a schermo. Insomma, World of Warriors propone anche una certa varietà di situazioni, che in ogni caso tende a stancare pure sul breve periodo.
In tal senso, una delle note dolenti è l’intelligenza artificiale, che non sempre riesce ad esprimersi al meglio: oltre a una certa arrendevolezza, abbiamo assistito anche a situazioni in cui i combattenti nemici si limitavano a subire i nostri colpi senza batter ciglio.
PICCOLI GUERRIERI CRESCONO
Pur trattandosi di un titolo di caratura decisamente minore rispetto a titoli come For Honor o altri fighting game all’arma bianca, il combat system risulta interessante e non così scontato. Per ogni guerriero sono infatti presenti attacchi di base e quelli caricati, la possibilità di parare colpi subendo comunque un minor quantitativo di danni e perfino di effettuare parry parando l’attacco col giusto tempismo, stordendo l’avversario per una pochi secondi. A questo si aggiunge la schivata e attacchi da effettuare durate gli sprint, azioni che però comportano il consumo di stamina da parte del giocatore. La profondità del gameplay è arricchita da altre due meccaniche speciali: la prima consiste in un potente attacco speciale elementare attivabile recuperando tre sfere di energia che otterrete dopo aver subito diversi danni, mentre la seconda è quella che permette di attivare per qualche secondo degli attacchi in base all’elemento del proprio personaggio, causando più danni. Ovviamente a seconda degli elementi che contraddistinguono un guerriero, questi attacchi possono rivelarsi più o meno efficaci contro l’avversario.
Ogni personaggio può contare su caratteristiche diverse come punti vita, danni e abilità speciali, oltre a essere contraddistinto da un determinato elemento, rarità (da comune a leggendario) e tipo di armatura. Questo rende i guerrieri ben diversi tra loro che saliranno di livello facendoli combattere online o contro l’intelligenza artificiale. Recuperando materiali dalle casse disseminate nelle arene durante gli scontri è possibile confezionare talismani e pozioni da assegnare ai personaggi che abbiamo sbloccato nel corso delle nostre partite. Se i talismani migliorano alcune della abilità, talvolta a discapito di altre, come i punti vita o i danni che i guerrieri possono infliggere, le pozioni invece donano degli effetti temporanei che è possibile attivare durante gli scontri. Da questo punto di vista è apprezzabile il lavoro svolto dagli sviluppatori, che hanno tentato di conferire maggiore profondità a un sistema di combattimento tutto sommato basilare.
COMPARTO TECNICO E MULTIPLAYER
Il level design di World of Warriors è quello tipico dei mobile game, fatto di personaggi caricaturali da colori accesi ma comunque discretamente caratterizzati. È lecito quindi aspettarsi guerrieri che seguono dei determinati stereotipi estremamente caricaturali. Sullo stesso livello troviamo le varie arene in cui lotteranno i nostri guerrieri; altre risultano più o meno riuscite, la cui interattività è sicuramente il punto forte del pacchetto se confrontato con il loro level design. Vista la natura del titolo il comparto tecnico è altrettanto basilare anche per quanto riguarda la qualità delle texture generali, apprezzabili ma che permettono comunque di giocare con una certa fluidità senza rallentamenti o bug grafici. Mediocrità che riguarda anche il sonoro con qualche motivetto ben orchestrato e poco altro.
Quello che dovrebbe essere il punto centrale dell’esperienza offerta da World of Warriors… è incredibilmente il suo tallone d’Achille. Stiamo parlando del comparto multiplayer, che durante la nostra prova ci ha permesso di trovare raramente avversari da sfidare. La causa è probabilmente da attribuire allo scarso numero di giocatori presenti sui server, un fattore da tenere in considerazione qualora siate interessati ad acquistare il titolo. Esiste però la possibilità di giocare con un amico online o sfidarsi in remoto, ma già dopo qualche partita si avverte un senso di noia. Trattandosi comunque di un titolo fortemente incentrato sul multiplayer ci troviamo di fronte a un paradosso che limita pesantemente l’intera offerta di World of Warriors.