SUPERHYPERCUBE

SUPERHYPERCUBE

Mai avrei immaginato nei mesi scorsi che indossare PlayStation VR mi avrebbe fatto scoprire e amare come in passato i puzzle game. Memore dalle giornate con in mano il fido GameBoy nei primi anni ’90 a battagliare con parenti e amici con l’originale TETRIS, trovarsi oggi “dentro” lo schermo offre una visione totalmente diversa da quella che fino a oggi ci ha permesso da lontano di lasciarci coinvolgere da questo genere di giochi.

Già con Tumble VR gli sviluppatori hanno messo a dura prova le nostre capacità, proponendo un videogioco in cui la realtà virtuale consente di toccare oggetti virtuali senza correre il rischio di distruggere casa nel tentativo di creare un’improbabile Torre di Babele. Questa volta alle prese con SUPERHYPERCUBE superiamo quella barriera che fino a oggi si trovava tra giocatore e puzzle che si osservava da lontano.

UN SALTO OLTRE LO SCHERMO

Fin dai primi minuti di gioco con SUPERHYPERCUBE si ha l’impressione di trovarsi di fronte un videogioco anni ’80 con i suoi colori, gli oggetti squadrati e lo sfondo per lo più scuro tipico di quegli anni. La prospettiva però è differente, sembra quasi di essersi tuffati dentro lo schermo e vivere da vicino quello che i pixel allora non riuscivano a costruire, ma la nostra immaginazione sì.

Come per magia luci, colori e forme si materializzano e lentamente si comprende qual è lo scopo del gioco. Avete di fronte un cubo che con il controller potete far ruotare e ribaltare in tutte le direzioni ma non spostare dalla sua posizione. Lentamente si materializza un muro che si avvicina sempre più. Basta poco per accorgersi che in quel muro è presente un buco con la forma del vostro cubo e, dopo averlo attraversato, si materializzeranno altri cubi che modificheranno la forma del vostro oggetto iniziale.

Scopo di SUPERHYPERCUBE è quello di attraversare quanti più muri possibili, velocizzando le operazioni grazie a un apposito tasto, riuscendo a far combaciare la forma del “buco” con quella della sempre più complessa massa di cubi che state controllando.

ATTRAVERSANDO NUOVE DIMENSIONI

Se a prima vista può sembrare semplice, la complessità di SUPERHYPERCUBE si misura con il costante aumento della dimensione dell’oggetto che dovete guidare in questa discesa infinita e generata casualmente. Difficilmente troverete forme e colori simili a quelle già viste, dato che anche una semplice rotazione o un aumento di velocità dell’attraversamento possono posizionare in modo sempre diverso i nuovi cubi che comporranno la vostra scultura viaggiante.

Dal punto di vista del giocatore quello che si osserva è esclusivamente l’oggetto, per meglio comprendere cosa vi aspetta nel muro e come ruotare la vostra massa di cubi dovete infatti spostarvi a destra o sinistra per osservare sia cosa vi aspetta sia la corretta posizione da definire con le varie rotazioni.

Il ritmo è incalzante e l’aumentare della dimensione rende il tutto ancora più complicato, dato che basta davvero poco per sbagliare. In alcune occasioni, per rendere più “semplice” il tutto, il muro che dovrete attraversare può anche ruotare e, di conseguenza, oltre alla giusta posizione bisogna anche trovare il perfetto timing per evitare di schiantarcisi contro.

UN MURO TIRA L’ALTRO

Lo schianto non è sempre sinonimo di fine del gioco. Se la parte principale della massa del vostro cubo riesce ad attraversare un muro perderete esclusivamente i pezzi in eccesso, proseguendo nella vostra corsa tra luci e raggi laser con qualche elemento in meno recuperabile un muro dopo l’altro. L’immancabile Game Over è comunque dietro l’angolo e, quando non ci saranno alternative, il gioco vi proporrà comunque la possibilità di ruotare l’ologramma del vostro ultimo oggetto per capire dove avete sbagliato e perché non siete riusciti ad attraversare l’ultimo muro proposto.

SUPERHYPERCUBE è sicuramente un ottimo passatempo, sfrutta molto bene la realtà virtuale e ha una grafica davvero curata pur nella sua semplicità. Il sapiente uso di illuminazione e variazioni cromatiche fanno sparire totalmente le limitazioni tecniche del PlayStation VR che in altre produzioni sono più evidenti. Ci troviamo quindi di fronte a un gioco potenzialmente eccezionale, con una grossa pecca che potrete scoprire nel nostro giudizio finale.

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SUPERHYPERCUBE
GIUDIZIO
SUPERHYPERCUBE è stata una piacevole sorpresa. Su PlayStation VR sono i puzzle game innovativi quelli che stanno dimostrando le potenzialità della realtà virtuale, varcando quel confine che il passaggio dal 2D al 3D non è riuscito al capostipite TETRIS. Ci si sente immersi in un mondo à la Tron e completamente rapiti dalle coloratissime scene che il gioco vi propone. Manca una modalità multigiocatore competitiva ma a rovinare l'idillio ci pensa il prezzo, sicuramente sproporzionato per il tipo di prodotto. Venduto alla metà dei 30 euro richiesti avrebbe ottenuto un bel 8 pieno in pagella ed è un vero peccato perché le potenzialità per guadagnarlo c'erano tutte.
GRAFICA
7.5
SONORO
8
LONGEVITÀ
8
GAMEPLAY
8
PRO
Innovativo
Semplice ma molto curato
Ottimo uso del VR
CONTRO
Manca una modalità multiplayer
Prezzo spropositato
7
3375
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Associate Editor