The Coma 2: Vicious Sisters

Meccaniche survival e atmosfere horror si fondono nel nuovo gioco di Devespresso Games.

La Donna, il Sogno, il Grande Incubo. Così recitava una vecchia canzone di quelli che furono gli 883, ed è proprio ciò che mi è venuto in mente non appena ho avviato The Coma 2: Vicious Sisters, secondo atto di un titolo riproposto qualche anno fa nella versione Recut. Scopriamo insieme come si comporta questo nuovo atto sviluppato del team coreano Devespresso Games.

L’INCUBO HA INIZIO

L’inizio dell’avventura che vede protagonista Mina Park, studentessa della Sehwa High School di Seoul, si pone al centro tra l’originalità e la prevedibilità, inserendo elementi tipici del genere horror, quali il fenomeno della Luna Rossa, ma dandogli quel pizzico di caratterizzazione che rende gradevole il mix. A seguito di questo fenomeno Mina si troverà catapultata nel Coma, un mondo distorto abitato da creature e persone tanto particolari quanto inquietanti. Da questo momento in poi per la nostra protagonista inizierà un percorso fatto di tensione e paura, ma anche di crescita personale, per riuscire a riportare le cose alla normalità.

Nell’arco delle circa sette ore di gioco necessarie a portare a termine l’avventura, il gameplay ideato dai ragazzi di Devespresso Games si presenta in forma piuttosto classica ma comunque ben strutturato. The Coma 2: Vicious Sisters è un survival Horror 2D estremamente valido tecnicamente, con disegni per la maggior parte di ottima fattura, e che riesce a mantenere un buon tasso di suspense per tutta la durata del gioco, seppur tra alti e bassi necessari anche a far rifiatare il giocatore.

L’AZIONE PRIMA DI TUTTO

La storia, che scopriremo man mano che procederemo anche grazie all’aiuto di note da recuperare in giro per le ambientazioni, non spicca nel complesso per originalità, limitandosi a essere di contorno rispetto all’azione, vero fulcro del titolo coreano. All’inizio dell’avventura Mina sarà equipaggiata con nient’altro che con un’accendino magico, capace di far luce senza mai esaurirsi attraverso l’oscurità del Coma. A onor del vero questa oscurità non si traduce nell’impossibilità di muoversi, ma semplicemente ci impedirà di trovare e interagire con determinati oggetti, fondamentali per il prosieguo dell’avventura. Il prezzo da pagare è inevitabilmente quello di renderci maggiormente vulnerabili ai nemici, i quali saranno attirati dalla fioca luce che emanerà il nostro prezioso oggetto.

Più ci inoltreremo nel fitto del mistero del Coma e della Luna Rossa, più Mina avrà bisogno di aiuto, rendendo necessario ai fini della trama fare la conoscenza di nuovi personaggi. Ognuno di questi ci farà dono di altre spiegazioni, e soprattutto di altri oggetti, come ad esempio un particolare cellulare (che la maggior parte di voi riconoscerà senza alcun problema) capace di superare la schermatura del Coma, e che può essere utilizzato in qualsiasi frangente per chiedere aiuto ai vari collaboratori. Un ottimo stratagemma per inserire dei piccoli suggerimenti qualora ce ne fosse bisogno. Ci imbatteremo poi in alcune armerie, dei tavoli da lavoro che potremo utilizzare per creare strumenti difensivi e trappole varie.

In The Coma 2: Vicious Sisters c’è una buona diversificazione di equipaggiamenti che scopriremo man mano che l’avventura entrerà nel vivo, facendo risultare il gioco molto meno semplicistico di quanto si potesse ipotizzare inizialmente, quando tutto ciò che potevamo fare per difenderci era nasconderci dentro armadietti e sotto i tavoli. Quest’ultimo punto resta comunque il metodo più efficace per sfuggire ai principali nemici che ci daranno la caccia, riuscendo a trasmettere anche una buona dose di ansia nel mentre affronteremo il mini-gioco che determinerà il successo, o meno, del nostro nascondiglio.

TRA ALTI E BASSI

Il comparto tecnico, come già accennato, si difende egregiamente soprattutto per la qualità dei disegni, che nelle cut-scene raggiungono un livello davvero molto alto. L’azione nel complesso scorre fluida senza intoppi, anche a causa del fatto che la storyline non lascia troppo spazio a eventi secondari, focalizzando sempre in maniera efficace l’attenzione del giocatore su ciò che di volta in volta è necessario fare per poter progredire.

Nota negativa invece il comparto audio con un doppiaggio, esclusivamente in lingua coreana, molto altalenante. Per la comprensione degli eventi è presente comunque tutta la scrittura, sia dei fumetti sia degli oggetti di gioco, in lingua inglese. Anche la colonna sonora non rende giustizia agli eventi della trama, mentre i singoli effetti sonori (come ad esempio il rumore di passi in vicinanza) contribuiscono in maniera sostanziale a creare quell’atmosfera horror che caratterizza il titolo.

The Coma 2: Vicious Sisters
GIUDIZIO
The Coma 2: Vicious Sisters vanta un ottimo gameplay, che sicuramente fa la voce grossa su una trama che stenta a decollare, accompagnato da un ottimo comparto tecnico, che lo rendono un validissimo survival horror. Quella dei ragazzi coreani è un titolo quantomeno da provare, anche considerato il prezzo assolutamente budget a cui viene commercializzato.
GRAFICA
8
SONORO
5.5
LONGEVITÀ
6
GAMEPLAY
8.5
PRO
Gameplay semplice, divertente e non banale
Qualità grafica davvero ottima
Ottimo mix di survival e horror
CONTRO
Sonoro non all'altezza
Trama banale e non sfruttata appieno
7
Contributor