Non poteva iniziare meglio l’avventura videoludica della software house cinese Lantern Studio, che come primo lavoro sceglie di affidarsi a un punta e clicca dai tratti ovviamente orientali, sapientemente mescolati a caratteristiche prettamente nostrane. LUNA: The Shadow Dust è un titolo che fa dell’intuizione il suo punto di forza, sia per quanto riguarda lo stile di gioco, basato sulla risoluzione di enigmi più o meno complessi, sia per quanto riguarda la componente narrativa, basata su sequenze e atti tutt’altro che espliciti, mettendo di fatto insieme una storia che a un primo sguardo può sembrare sconnessa e che necessita di una seconda run per cogliere dettagli e significati, con questi che non sono stati approfonditi a causa di un maggiore attenzione sul gameplay.
LUCI E OMBRE
LUNA: The Shadow Dust si basa interamente sull’eterna lotta tra bene e male, tra luce e oscurità. Piombato in un mondo oscuro e malvagio, il nostro protagonista sarà l’eletto in grado di cambiare le sorti del mondo, attraverso un viaggio spirituale che porterà alla risalita sino alla salvezza, un percorso nella quale presente e passato si intrecciano per mostrare la via. Il tutto avviene attraverso i vari livelli di una torre che rappresenta la metafora della decadenza e anche della speranza.
Con questa premessa inizia così l’avventura del protagonista; livello dopo livello il gameplay rimane uguale a sé stesso, a cambiare sono gli enigmi e le ambientazioni, tutte realizzate egregiamente secondo uno stile fiabesco interamente disegnato a mano, che contribuiscono in maniera sostanziale a determinare la giusta atmosfera.
Durante l’intero arco narrativo saremo accompagnati da un misterioso animaletto peloso, fedele compagno di viaggio che ci aiuterà a superare enigmi all’apparenza irrisolvibili, soprattutto grazie alla sua abilità di entrare nel mondo delle ombre e raggiungere dunque luoghi proibiti al protagonista, un’altra metafora di un compromesso che regge questo eterno equilibrio. Dal punto di vista strettamente pratico, il gameplay di LUNA: The Shadow Dust è una continua altalena, dove si alternano momenti di pura genialità ad altri in cui definirlo banale è riduttivo.
ARTE IN GIOCO
Ciò che rende l’opera di Lantern Studio un titolo assolutamente da provare non è dunque il suo gameplay, che in alcuni frangenti risulta macchinoso e poco stimolante, quanto invece il desiderio di rimettere a posto le cose, di vivere un viaggio emozionale fatto di crescita e acquisizione della consapevolezza di sé e dei propri mezzi, dalla paura del buio sino alla padronanza di quell’oscurità senza la quale la luce non avrebbe lo stesso significato.
Il comparto tecnico che accompagna la narrazione è invece di tutto rispetto. Oltre agli splendidi disegni animati, che come detto sono stati realizzati a mano, si affianca una colonna sonora davvero ottima che riesce a trasmettere appieno gli stati emozionali dei vari frangenti narrativi, accompagnandoci sino alla conclusione del racconto, che può essere raggiunta impiegando circa cinque ore di gioco.
All’interno di questo arco temporaletroviamo diversi filmati che proveranno a fare chiarezza nella trama di gioco, che troverete tra l’altro sempre a disposizione in un album interno al gioco che permetterà di rivederli in qualsiasi momento, per riuscire ad apprezzare al meglio ogni sfumatura di una narrazione che, nell’immediato, appare a volte un po’ lacunosa.
