Lost Ember

Lost Ember

Dal team tedesco di Mooneye Studios arriva una nuova avventura alla scoperta di sé stessi e di un magico passato.

Se le recensioni potessero essere racchiuse in termine solo, quella di oggi si limiterebbe alla parola “Arte”. In questo florido periodo per i videogiochi, che sono visti non più come mero passatempo, bensì come vera e propria forma artistica, capaci di regalare emozioni che finora solo un quadro o un affresco erano in grado di suscitare.

Gli sviluppatori indipendenti si contraddistinguono per un sempre maggiore focus alla narrazione e il titolo di debutto del team di Amburgo di Mooneye Studios non è da meno. Carico di emozioni, Lost Ember è un tripudio di colori che ci mette nei panni di un lupo alla ricerca di un’antica memoria perduta, tra maestosi paesaggi e buffi animali. Ecco le nostre impressioni dopo la prova su PlayStation 4.

Lost Ember
Il Lupo e l’Anima, una coppia dal passato misterioso.

FUOCO PERDUTO

Secondo le leggende Yanren, coloro che hanno compiuto grandi gesti e sono stati puri di cuore possono raggiungere la Città della Luce, una volta abbandonata la vita terrena. Chi invece non ha seguito la retta via, è costretto a vagare per il mondo sotto forma di animale e quindi impossibilitato ad ascendere alla mitica città. Queste anime inquiete prendono il nome di “Lost Ember”, fuochi perduti, abbandonate sulla Terra come dei tizzoni quando si spegne il fuoco. In questo scenario facciamo la conoscenza di due personaggi: una misteriosa sfera parlante e il Lupo, che scopriremo immediatamente essere Kalani, una ragazza di una tribù di Yanren. Il duo affronterà un epico viaggio attraverso vasti territori diversi tra loro, alla scoperta del passato della giovane e della sfera.

Quello di Lost Ember è un viaggio ricco di significati e nel proseguire la storia, scopriremo i tanti retroscena che hanno costretto Kalani alla forma canina grazie ai ricordi sparsi per l’intero mondo di gioco, tutti unici e commoventi. È giusto pensare, di conseguenza, che quello del Lupo sia un viaggio per redimersi dai peccati commessi in vita e condurre sé stesso e l’anima solitaria alla Città della Luce.

Man mano che avanzeremo nel viaggio, i ricordi saranno sempre più dolorosi e commoventi.

LA POSSIBILITÀ DI CAMBIARE

Punto centrale del gameplay della produzione di Mooneye è la possibilità di passare dalla forma lupo a quella dei diversi animali che popolano le misteriose terre. Lo studio tedesco ha deciso di inserire molte delle creature più bizzarre e affascinanti al mondo come i wombati o i bufali. In prossimità di una nuova specie, potremo infatti prenderne il controllo e sfruttarla per affrontare le difficoltà del livello: ad esempio alcune fasi chiederanno al giocatore di esplorare i fondali di laghi e fiumi nelle vesti di un pesce o superare dei burroni volando come colibrì.

Come suggerito dal gioco stesso, ogni animale ha un suo set di attività accessorie da poter eseguire. Questa bizzarra filosofia però funziona perfettamente all’interno di un gioco dove, oltre alla pura esplorazione, c’è ben poco da fare. Questa “mancanza” di contenuti non è per forza negativa, anzi ci permette di prenderci qualche secondo di pausa e vivere, magari, come delle talpe alla ricerca di tuberi da mangiare.

L’utilizzo dei vari animali è necessario anche per raggiungere punti inarrivabili per un lupo e di conseguenza trovare i collezionabili sparsi per la mappa, inseriti per invogliare il giocatore a esplorare a fondo e rigiocare il titolo una volta concluso. Prime tra tutte, ci saranno le reliquie dei popoli scomparsi da dover ritrovare, tra utensili, armi e simpatici easter egg come la Poké Ball della serie Pokémon. Molto più numerose, ma ugualmente ben nascoste, saranno ben cinque categorie di funghi da rintracciare nei templi, sotto terra e addirittura sott’acqua e infine sei animali leggendari facilmente distinguibili dagli altri in quanto contornati da una luce bianca.

I COLORI DELLA REDENZIONE

Lost Ember denota comunque un’inesperienza da parte degli sviluppatori nel riuscire a ottimizzare le prestazioni, almeno su PS4 standard. Su questa console il titolo, innanzitutto, non riesce a mantenere un frame rate stabile, con moltissimi rallentamenti o freeze che rischiano di far perdere la magia che si crea durante il gameplay. Ad aggravare, durante la nostra prova abbiamo assistito a due crash che ci hanno costretto a far ripartire il gioco dall’ultimo salvataggio.

Problemi a parte, comprensibili per uno studio alle prime armi, ciò che ammiriamo però è l’immensità delle ambientazioni, che passano da un semplice ruscello popolato da pesci o lo stretto cunicolo dei wombati a giganteschi palazzi abbandonati e vallate verdi ai piedi di ripide montagne. Inoltre è possibile esplorare gran parte degli scenari nella loro tridimensionalità, dando la possibilità di realizzare scatti magnifici, anche in assenza di un vera e propria modalità foto. L’esplorazione viene quindi alternata da attimi magici dove addirittura un unico colore riesce a dominare la scena, mentre la musica ci accompagna al nostro obiettivo senza essere disturbati da altri rumori.

Ed è proprio la soundtrack l’ultima, non per importanza, grande protagonista di Lost Ember. Alcuni momenti di gioco, cadenzati dalla musica, riescono a muovere l’animo verso un’incommensurabile gioia o tristezza grazie a dei brani originali in grado di riappacificarci con noi stessi. Vi renderete conto, in fondo, che il vostro viaggio è giunto alla fine, lasciandovi il ricordo di una storia unica e la felicità dell’essere riusciti a guardare dentro di voi stessi attraverso la sua incantevole storia.

Lost Ember
Lost Ember
GIUDIZIO
Arte. Lost Ember non è nient'altro che arte in movimento capace di raccontare una storia commovente e intima. Mooneye Studios è riuscita a creare un titolo unico, sia per il gameplay che per gli ambienti, che nonostante siano immensi, donano calma man mano che li esploriamo e ne districhiamo i segreti. Il fiocco lo mette la soundtrack, totalmente originale, in grado di placare l'animo e immergerlo nel mondo creato dallo studio tedesco.
GRAFICA
8
SONORO
8.5
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
8.5
PRO
Commovente viaggio ricco di significato
Paesaggi da immortalare
Soundtrack unica
CONTRO
Framerate non sempre stabile
Potrebbe andare in crash più volte
8
ACQUISTALO ONLINE!