The Occupation

The Occupation

Un incalzante thriller investigativo in cui è il tempo a dettare legge.

Corre l’anno 1987. In Inghilterra le tensioni e gli scontri (anche civili) tra coloro che sostengono la monarchia inglese e i repubblicani irlandesi sono all’ordine del giorno, culminando in uno degli attentati più sanguinosi della storia inglese, nel giorno in cui, da quell’anno, si celebra il Remembrance Day Bombing. Il disastroso evento, come poi emerse dalla resa pubblica di dossier segreti trent’anni dopo, fu utilizzato dal governo inglese come pretesto per l’approvazione dell’Extradition Act, che rendeva estremamente facile l’estradizione dei sospettati irlandesi nel Regno Unito.

Queste sono le tragiche, solide basi su cui poggia l’intero intreccio narrativo di The Occupation, un thriller investigativo in prima persona ambientato durante il periodo più buio della storia recente inglese.

La desolazione dopo la catastrofe.

LA STORIA

I fatti narrati in The Occupation, come detto, si ispirano ai tragici eventi che hanno sconvolto l’Inghilterra alla fine degli anni ’80, ma com’è giusto che sia cambiano gli attori e i fatti reali restano solamente una traccia in sottofondo.

In The Occupation vestiremo principalmente i panni di un giornalista incaricato di indagare su un attentato terroristico ai danni della principale compagnia del paese, la Bowman Company, responsabile della messa in circolo del cosiddetto Union Act, che fa il verso al più famoso Extradition Act, il quale prevede un programma di monitoraggio severo della popolazione e dell’immigrazione che spacca letteralmente il paese, ormai sull’orlo di una tremenda ribellione. Per tale crimine viene indagato l’immigrato e dipendete Alex Dubois, ma qualcosa non torna nella ricostruzione, e starà a noi scoprire cosa e rimettere insieme i pezzi.

Con queste premesse entriamo in azione lottando contro l’inesorabile scorrere del tempo che in The Occupation è reale, per cui le poche ore di tempo che nella storia ci vengono fornite per risolvere il caso corrispondono alle ore necessarie a completare il gioco, con successo o senza successo.

L’orologio che ci accompagna sempre per monitorare il tempo che scorre inesorabile.

DINAMICHE DI GIOCO INTERESSANTI

Da questo momento inizia una frenetica ricerca di indizi, prove e controprove che ci permettano di giungere a una conclusione, ma non senza imprevisti. La nostra ricerca infatti è condizionata dal fatto che non tutte le aree dell’edificio che esploreremo saranno ad accesso libero. Molte di esse sono aree riservate nelle quali dovremo intrufolarci tramite una sorta di stealth mode per evitare di essere scoperti dalla sempre presente guardia Steve, che non perderà occasione per portarci al cospetto del suo capo con il rischio di essere cacciati dall’edifico e mancare agli importanti appuntamenti che ci vengono fissati all’inizio della sessione.

La caratteristica di The Occupation, oltre al reale scorrere del tempo, è il coinvolgimento del giocatore a ogni singolo passo. Molto spesso infatti starà a noi e al nostro colpo d’occhio scovare gli indizi o i passaggi segreti celati all’interno delle strutture, mentre invece il gioco ci viene incontro tramite un sistema ben strutturato di note automatiche attraverso il quale il nostro personaggio scriverà sul suo taccuino le principali informazioni rilevate, risparmiandoci il noioso compito di annotarci manualmente ogni singolo dettaglio.

Le tre macro sessioni in cui è suddivisa la narrazione di The Occupation sono caratterizzate tutte dallo stesso ritmo, frenetico a volte ansiogeno, accompagnato da una soundtrack ben realizzata, che si comporta egregiamente nei diversi momenti dell’azione contribuendo a incrementare il coinvolgimento e la sensazione di pericolo che spesso si vive durante le azioni più azzardate. Inframmezzate all’azione di tanto in tanto fanno capolino delle cut-scene essenziali per mandare avanti l’intreccio narrativo, di per sé non molto lineare e, a volte, di difficile comprensione, complice anche la mancanza di localizzazione dei dialoghi in italiano e dei sottotitoli (a metà tra il tradotto e il non), a scorrimento talvolta troppo veloce soprattutto se mentre si prova a leggere si è nel pieno dell’azione.

L’intrepido vigilante continuamente sulle nostre tracce

Dal punto grafico, The Occupation si comporta abbastanza bene nella sua interezza, con alcune zone maggiormente dettagliate di altre, ma nel complesso il team di sviluppo ha compiuto un ottimo lavoro, anche considerato il supporto alla risoluzione 4K che rende l’esperienza ancora più gradevole.

Da segnalare però alcuni bug di una certa gravità legati a determinate aree di gioco, nelle quali se si sbaglia un movimento si rischia di sprofondare in una terza dimensione fatta di sfondo completamente bianco e un mondo visto dal basso. In un paio di occasioni ci è capitato di dover quindi uscire dalla partita ed essere obbligati a riprendere il livello dall’inizio, considerate le modalità di salvataggio automatico a fine livello insite in The Occupation. Un problema non da poco dunque, che per fortuna non si è verificato con elevata frequenza, e che siamo convinti gli sviluppatori lavoreranno per risolvere al più presto.

In conclusione non rimane altro che parlare molto brevemente dei comandi, di certo pensati per PC e che di fatti risentono un po’ di tale scelta nell’ottimizzazione per console. A volte infatti avere piccoli oggetti tra le mani e interagire con essi risulta un po’ più complesso del dovuto, ma comunque nulla che mini l’esperienza di gioco, che rimane di altissimo livello in ogni singolo secondo dell’avventura.

The Occupation
The Occupation
GIUDIZIO
In definitiva, The Occupation è un titolo che sa di nuovo. Un thriller investigativo in prima persona che rende giustizia alla definizione, caratterizzato da un'ottimo gameplay e una altrettanto buona realizzazione tecnica. Forse, però, la storia rimane troppo articolata se si perde qualche passaggio narrativo, anche dovuto ai possibili insuccessi derivanti dall'investigazione, ma nel complesso ci troviamo di fronte a un esperimento ben riuscito venduto peraltro a un prezzo interessante.
GRAFICA
8.5
SONORO
8
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
7.5
PRO
Ottimo il comparto tecnico e sonoro
Idea di gioco originale e ben realizzata
Investigazione e colpo d'occhio la fanno da padrona
CONTRO
Intreccio narrativo forse troppo articolato da seguire
Alcuni bug che andrebbero assolutamente risolti
7.5
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