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The Bug Butcher

Nel caso in cui siate nati dopo gli anni ’90 è molto probabile che il nome “Super Pang” non vi dica niente, ma se come il sottoscritto avete già qualche capello bianco o, più semplicemente, avete un debole per i retrogames, sono certo che avrete già iniziato a sorridere. Sì perché parliamo di un vecchio classico, semplice nelle meccaniche e nel concept ma al contempo incredibilmente divertente che, a distanza di quasi trent’anni dal suo debutto, trova il suo vero e proprio successore spirituale in The Bug Butcher, titolo che ne replica le meccaniche di base, contestualizzandole però in una realtà… molto diversa.

Il bambino che un tempo sparava a dei palloncini galleggianti nel tentativo di non farsi colpire si è infatti trasformato in un coraggioso mini-astronauta, impegnato a portare avanti una vera e propria mattanza di insetti. Insetti alieni, ovviamente. Curiosi? Allora non dovete far altro che continuare a leggere per scoprire tutto ciò che c’è da sapere sull’opera prima di Awfully Nice Studios!

A CACCIA DI INSETTI… NELLO SPAZIO!

Suddiviso in due tipologie di gioco differenti, The Bug Butcher racconta la storia di quello che potremmo definire come un vero e proprio disinfestatore intergalattico, chiamato a ripulire una base spaziale da un’orda di famelici insetti mentre un simpatico scienziato cerca disperatamente di riattivare il sistema di decontaminazione per bonificare progressivamente l’intera struttura. Una premessa semplice e di poche pretese dunque, raccontata tuttavia con uno stile scanzonato e leggero, che contribuisce a limitare al minimo la monotonia che potrebbe derivare da un concept di base innegabilmente ripetitivo.

A prescindere dalla modalità scelta l’obiettivo è infatti sempre quello di eliminare qualsiasi cosa si muova proteggendo se stessi e il piccolo scienziato che ci accompagna (che sarà tuttavia bersaglio di una singola tipologia di nemici per fortuna) ma ciò non toglie che complici alcune pregevoli scelte di design e un gameplay estremamente intuitivo incentrato su poche semplici azioni, The Bug Butcher riesca comunque a garantire un’esperienza gradevole e divertente per parecchie ore.

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Il piccolo scienziato deve essere difeso a ogni costo visto che la sua morte si tradurrà sempre in un triste Game Over!

Nel caso della modalità Arcade, vero cuore pulsante dell’avventura soprattutto a fronte della sua componente narrativa – che per quanto leggera contribuisce comunque ad accrescere il coinvolgimento – la progressione è infatti arricchita da un pregevole sistema di potenziamento che permette di migliorare le capacità del nostro piccolo eroe spendendo i soldi accumulati nei vari scenari, mentre la modalità Panic, finalizzata al raggiungimento del miglior punteggio possibile, brilla in maniera particolare per la sua componente cooperativa, dandoci l’opportunità di condividere i simpatici orrori proposti in compagnia di un amico.

Non che il prodotto sia incapace di garantire i giusti stimoli se giocato da soli, ma è innegabile che in compagnia tutto risulti molto più appagante e divertente, soprattutto se consideriamo il discreto numero di armi differenti e i tanti power-up che è possibile attivare nel corso di ogni partita per rendere l’atmosfera ancor più caotica di quanto già non sia. E restando in tema di atmosfera non si può davvero fare a meno di sottolineare l’ottimo lavoro svolto dal team di sviluppo per far sì che il titolo fosse in grado di suscitare il giusto coinvolgimento.

Coniugando un comparto audio di stampo futuristico davvero di ottimo livello con una realizzazione grafica estremamente ispirata, i ragazzi di Awfully Nice Studios sono infatti riusciti a dar vita a una realtà di gioco davvero irresistibile che brilla in particolar modo per il design dei tanti insetti che si è chiamati a trucidare nel corso di sfide potenzialmente infinite. L’aria che si respira è quella tipica di un cartone per ragazzi poco più che adolescenti, ma ciò non toglie che il divertimento, quello puro e senza troppe pretese, sia davvero assicurato.

GIUDIZIO

Non prendersi troppo sul serio è spesso la chiave del successo e The Bug Butcher ne è un chiaro esempio. Divertente e scanzonato nonostante la sua innegabile ripetitività, saprà appassionarvi più di quanto possiate immaginare.