Killing Floor 2
Versione testata: PC

Killing Floor 2

Dopo molti mesi trascorsi in fase Early Access su Steam, lo sviluppo del nuovo capitolo della saga Killing Floor di Tripwire Interactive è giunto finalmente alla sua conclusione. Un periodo in cui il team è stato impegnato in un porting su PlayStation 4, novità assoluta per la software house, che con Killing Floor 2 ha voluto creare un mix di sangue, armi, mostri e atrocità.

Sparatutto in soggettiva di natura cooperativa, Killing Floor 2 ci impegnerà in una missione in cui eliminare orde su orde di Zed, dei mostri ripugnanti creati in seguito a misteriosi esperimenti scientifici, cercando in ogni modo di sopravvivere. Andiamo a scoprire le novità di questo secondo capitolo della saga ispirata a Left 4 Dead.

Killing Floor 2

L’INVASIONE SI ESTENDE

Il primo capitolo era ambientato in Inghilterra, luogo dove tutto è iniziato. La Horzine Biotech, laboratorio di ricerca scientifica, aveva creato creature deformi e mostruose, gli Zed, senza però riuscire a controllarle. Queste creature hanno iniziato a diffondersi minacciando l’intera Europa. Killing Floor 2 si sposta in Francia, dove un gruppo di mercenari finanziato dalla Horzine Biotech e alleatosi a dei soldati, cerca di fare delle rapide incursioni per poter stabilire delle basi militari di resistenza.

Il gioco è basato su due sole modalità: Survival e Survival VS. Nella prima modalità, una squadra composta da un numero massimo di sei giocatori dovrà eliminare un numero prestabilito di orde di Zed. Le orde possono essere quattro, sette o dieci in base alle opzioni scelte nella lobby prepartita, con un boss che apparirà all’ultima ondata per rendere le cose incredibilmente più complesse: capita spesso infatti di riuscire a sconfiggere tutte le ondate di nemici, ma di morire miserabilmente contro il boss e perdere la partita. Come nel primo capitolo, la cooperazione sarà la chiave di volta ai fini della vittoria.

BUTTIAMOCI NELLA MISCHIA

A rendere il tutto più interessante ci pensano dieci classi, ognuna delle quali predilige determinate tipologie di armi e, soprattutto, abilità specifiche: come in altri titoli del genere, è dunque fortemente consigliato creare una squadra bilanciata per avere una speranza di portare a casa la partita. Uccidere nemici, oltre a far guadagnare esperienza alla classe utilizzata, permette di ottenere denaro da spendere per comprare nuove armi, munizioni e protezioni tra un round e l’altro.

Le classi si distinguono per l’abilità di portare una specifica tipologia di armi, a eccezione del Survivalista, unico a poterle impiegare tutte. Sarà nostro compito doversi gestire con le armi perché ognuna avrà un determinato peso e noi, ovviamente, avremo a disposizione una capacità di carico massima. Avremo a disposizione molte tipologie di armi che si differenziano in primarie, secondarie, corpo a corpo e granate. Ogni arma e ogni classe dovrà essere ponderata per bene: classi di supporto forniranno munizioni e granate extra al team, i medici forniranno cure sia ravvicinate che a distanza, classi da mischia proteggeranno coloro che invece utilizzeranno armi a distanza, e così via. Molto importante, sopratutto in alcune mappe, sarà la gestione delle torce. Ogni giocatore avrà a disposizione una torcia che si consumerà con il passare del tempo, salvo poi dover attendere un po’ di tempo prima di poterla riutilizzare. Gestirla al meglio sarà fondamentale, dal momento che combattere al buio NON è una buona idea.

Killing Floor 2

UMANI CONTRO ZED

La differenza fra le classi emerge particolarmente nella modalità Survival VS, in cui le due squadre sono formate da sei giocatori ciascuna (per un totale di dodici giocatori), una composta dagli umani, l’altra invece dagli Zed. Questa modalità, se vogliamo più competitiva, prevede che la squadra degli Zed impedisca alla squadra umana di vincere tutti i round, assumendo le sembianze di ogni tipo di Zed e aiutando l’orda a vincere. Si tratta di uno stile che ci ha ricordato particolarmente il concept di Left 4 Dead 2 e che rappresenta probabilmente uno degli aspetti più intriganti di questo sequel.

Oltre ai bonus ottenibili con la naturale progressione nel gioco, non mancano delle skin con cui personalizzare l’aspetto di armi e personaggi da acquistare tramite le famigerate microtransazioni nello store in-game. Su Steam sono già disponibili numerosissime skin da acquistare in cambio di valuta reale, e non è da escludere l’arrivo di altri contenuti a pagamento nelle prossime settimane.

Come dicevamo, la differenza fra le classi e la bravura del giocatore emerge sopratutto quando ci si trova contro orde di Zed controllate da altri giocatori: riuscire a creare un team bilanciato e collaborare con gli amici è la sola possibilità per ottenere la vittoria contro un gruppo affiatato di avversari. Ed è proprio questo uno dei principali difetti di Killing Floor 2: il titolo rischia di diventare eccessivamente macchinoso e frustrante per chi non avesse un gruppo di amici con cui affrontare la modalità Versus, nonostante la presenza di un matchmaking online che assicura comunque la possibilità di trovare una squadra con cui giocare.

BELLO, MA RIPETITIVO

L’assenza di un numero maggiore di modalità fa sì che l’esperienza di gioco diventi ripetitiva già dopo poche ore, nonostante la presenza di molteplici livelli di difficoltà tentino parzialmente di rendere i match più intriganti. È un peccato che il team di sviluppo non abbia pensato a una sorta di campagna single-player, che avrebbe dato ai giocatori solitari la possibilità di affrontare una storia con compagni di squadra sono controllati dalla IA. Questo sarebbe stato sicuramente un enorme valore aggiunto rispetto al primo capitolo.

In compenso, le dodici mappe disponibili nelle due modalità Survival sono molto complesse a livello di design e fortemente diversificate l’una dall’altra, caratterizzate dal continuo movimento fra aree aperte e zone all’interno che renderanno sempre diverso l’approccio a ogni match.

A livello tecnico, il gioco offre una grafica molto accurata e godibilissima anche se sviluppata sul vecchio Unreal Engine 3. I modelli degli Zed risultano abbastanza accurati e ben diversificati tra loro creando un ampissimo e dinamico sistema di animazioni di uccisione. Un plauso bisogna farlo al comparto sonoro, molto suggestivo e di sicuro particolarmente apprezzato dai fan del genere metal!

Dobbiamo segnalare qualche sporadico crash dei server in occasione di un paio di partite, che ci ha riportato alla schermata principale, senza tuttavia farci perdere l’esperienza ottenuta, e la durata dei caricamenti delle mappe, a volte eccessivamente lunghi. Problemi non risolti nemmeno dopo una fase Early Access piuttosto lunga, ma che non gravano eccessivamente sulla bontà dell’esperienza di gioco.

Killing Floor 2
KILLING FLOOR 2
GIUDIZIO
Killing Floor 2 risulta senza dubbio un enorme passo avanti rispetto al primo capitolo, sia in termini di qualità che di quantità. Dieci classi e tante armi rendono l'esperienza molto divertente e appagante, dove strategia e gioco di squadra risultano fondamentali per riuscire a sconfiggere le orde più numerose e i boss più temibili. Tuttavia, senza una squadra con cui giocare, il titolo di Tripwire rischia di essere un prodotto frustrante, data la facilità cui cui si può imbattersi in utenti incapaci di collaborare sfruttando il matchmaking online. La mancanza di modalità alternative rischia di rendere il gioco noioso dopo breve tempo, ma il team di sviluppo ha già promesso di risolvere la mancanza di varietà con nuovi update che verranno pubblicati nei prossimi mesi.
GRAFICA
7.5
SONORO
8.5
LONGEVITÀ
7.5
GAMEPLAY
8.5
PRO
Tante armi ben caratterizzate
Perfetto da giocare con gli amici
Prezzo competitivo
CONTRO
In single-player può stufare in fretta
Soltanto due modalità disponibili
8
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