Fire Emblem Fates

Fire Emblem Fates (Retaggio + Conquista)

Il primo ostacolo di fronte a Fire Emblem Fates è capire perché il gioco sia disponibile sugli scaffali dei negozi in due confezioni differenti: una sottotitolata Retaggio, l’altra Conquista. Non si tratta di uno sdoppiamento simile a quanto abbiamo imparato a conoscere con la serie Pokémon, ma del risultato di un espediente narrativo decisamente interessante. Retaggio e Conquista, infatti, raccontano due storie parallele e alternative che vedono il protagonista, Corinn, prendere due scelte opposte.

Dopo i primi sei capitoli, in comune tra i due giochi e che tutto sommato rappresentano una sorta di tutorial per iniziare a padroneggiare il sistema di combattimento e tutti gli elementi del campo di battaglia, infatti, si diramano due strade/trame differenti: nella prima Corinn sceglierà di restare legato a quella che credeva essere la sua famiglia biologica, e che invece scoprirà averlo adottato da piccolo; nella seconda vedrà il protagonista scegliere di schierarsi dalla parte del suo popolo natale e combattere contro i suoi fratelli adottivi. Il capitolo dei due che non è stato acquistato può essere comunque scaricato in un secondo momento da eShop, per poter vivere la storia dall’altra parte della barricata e scoprire cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente.

In tutto questo, si inserisce anche una terza strada, Fire Emblem: Rivelazione, ennesima possibilità di scelta per Corinn che contempla la decisione del protagonista di non schierarsi da nessuna delle due parti che rappresentano invece i compagni di squadra di Retaggio e Conquista. Questa terza strada, che a livello narrativo ha certamente più spessore e brillantezza se affrontata dopo aver completato una delle due “principali”, è scaricabile anch’essa dai server di eShop.

SCEGLIERE

A dire il vero, la scelta tra un capitolo e l’altro nasconde in realtà metodi di gioco e di livelli di difficoltà diversi. Retaggio attinge maggiormente dai modelli di gioco rivoluzionati già visti in Fire Emblem Awakening, che aveva “svecchiato” la serie e resa più accessibile da chi, nel nuovo millennio, non riesce a stare all’interno dei rigidi schemi dei JRPG. Si tratta anche del capitolo più abbordabile e meno spietato, decisamente più permissivo e che può essere adatto a chi volesse avvicinarsi alla serie per la prima volta.

Conquista, invece, riprende lo stile di gioco più difficile e sadico dei primi Fire Emblem, donando ai fanatici della serie originale quel gusto e quel feeling che Nintendo e Intelligent System avevano abbandonato nell’ultima release. Rivelazione, invece, miscela saggiamente il livello di difficoltà e gli stili di gioco dei due capitoli “principali”, ed è a tutti gli effetti la naturale “rivisitazione” di una delle due storie già affrontate. In tutti e tre i casi, il cuore del gioco rimane lo stesso: uno dei più classici giochi di ruolo con combattimenti a turni che possiate trovare sul mercato.

Fire Emblem Fates

COMBATTERE SENZA TANTE PAROLE

E con “Gioco di Ruolo con combattimento a turni” tocchiamo tutto quello che Fire Emblem Fates offre. Non possiamo che fare abbondanti inchini di fronte a quanto il gioco ci regala dal punto di vista del combattimento: uno dei sistemi più profondi e stratificati che questa categoria abbia finora toccato. Nintendo e Intelligent System hanno cercato di spiegare al giocatore i molteplici meccanismi ed elementi. Per quanto i primi sei capitoli del gioco servano proprio a fare orientare il pubblico, e nonostante la disponibilità di due schermi e del touchscreen renda tutto molto più semplice da governare, è innegabile che chi non ha mai avuto dimestichezza con questo genere di titoli o non li ha mai amati particolarmente, difficilmente inizierà a farlo con Fates, ma questo non deve essere stato l’obiettivo dei programmatori, che sebbene strizzino l’occhio verso una maggiore accessibilità (in particolar modo con Retaggio), hanno scelto di rivolgersi agli appassionati della saga.

Diversa è invece l’opinione sulla trama scritta per entrambi i capitoli, che sebbene sia sempre stato un elemento secondario rispetto al gameplay, è pur sempre uno dei cardini di questo genere di giochi. In Fates assistiamo a dialoghi eterni e veramente imbarazzanti. Alcune conversazioni sono talmente banali e scontate che spesso riuscirete già ad anticipare le parole che appariranno a breve sullo schermo. Rivelazione, che vede un maggior numero di dialoghi tra le fazioni opposte, riesce a godere anche di una trama un po’ più frizzante e a regalare dei retroscena interessanti se scoperti, come vi suggeriamo, dopo aver completato una delle due storie principali. Ma, insomma, la trama riesce a diventare interessante solo grazie alla struttura “trittica” del titolo: giocare a una sola delle due storie principali ci mette di fronte solo a una parte della storia e, purtroppo per tutti i fan, quella più noiosa e piatta.

Fire Emblem Fates

OCCHI APERTI

Tecnicamente il titolo è a livelli molto alti. La colonna sonora è deliziosa, epica e variegata. Purtroppo il doppiaggio (in inglese) è solo “abbozzato”: le voci dei protagonisti pronunciano solo alcune delle parole/frasi che appaiono sullo schermo, ma vista l’enormità di dialoghi, era davvero difficile sperare diversamente.

Graficamente, Fates è uno spettacolo per gli occhi: i filmati introduttivi fanno davvero venire voglia di tenere l’effetto 3D attivo e applaudire registi e animatori. Le parti giocate non sono da meno: a una spiacevole rigidità dei modelli 3D dei personaggi si contrappongono, per fortuna, scenari molto belli da vedere, impreziositi da effetti speciali davvero ben riusciti. Notevole anche la maestria dei designer di Intelligent System per essere riusciti a realizzare una moltitudine di personaggi sempre visivamente diversi.

Fire Emblem Fates
Fire Emblem Fates
GIUDIZIO
Un ritorno alla grande per Fire Emblem, che con Fates si fa letteralmente in tre. Tre modi di vivere la stessa storia, ma anche tre livelli di difficoltà differenti e tre modalità che cercano di accontentare sia i fan storici della serie (con Conquista), sia quelli più recenti, arrivati alla saga grazie al recente e rivoluzionario Awakening. Ci sono, insomma, tre modi diversi per rimanere soddisfatti da Fire Emblem Fates, sempre che, ovviamente, siate fan dei JRPG. Purtroppo le due trame principali sono davvero da latte alle ginocchia: l’arrivo di "Rivelazione" permette di risollevare un po’ questo aspetto, portando un po' di brio nei dialoghi e svelando alcuni retroscena della storia originale. Insomma, per i fan della saga non poteva andare meglio di così: un grande ritorno della serie, supportato anche da una grafica e da un sonoro decisamente pregevoli, e un nuovo sentiero che Nintendo potrebbe percorrere d’ora in poi nei prossimi capitoli della serie.
GRAFICA
8.5
SONORO
8.5
LONGEVITÀ
8
GAMEPLAY
8
PRO
Sistema di gioco profondo e soddisfacente per gli amanti del genere
Grafica e sonoro da applausi
Struttura a "facce di medaglie" intrigante...
CONTRO
...ma non chiarissimo
Trame ai limiti dell'inutilità, almeno fino all’arrivo di Rivelazione
8
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