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Rodea: The Sky Soldier

Trovandoci di fronte a un prodotto non particolarmente pubblicizzato, molti di noi tendono a nutrire  la speranza che si possa trattare di un piccolo, grande capolavoro incompreso, ma a essere onesti nella maggior parte dei casi ci si trova per le mani l’esatto opposto… e questo è esattamente ciò che mi è successo con il recente Rodea: The Sky Soldier. Avevo grandi aspettative, lo ammetto, soprattutto perché in fase di pre-release alcuni avevano addirittura avuto il coraggio di paragonarlo a due leggende come Nights e Sonic visto che a dirigerlo sarebbe stato Yuji Naka, ma la realtà dei fatti è che l’ultimo progetto di Kadokawa Games si è rivelato carente sotto quasi tutti i punti di vista.

UN VIAGGIO DIFFICILE DA PORTARE A TERMINE

E’ davvero doloroso ammetterlo, ma sono sufficienti pochissimi secondi per accorgersi di quale impatto abbiano avuto sulla qualità dell’esperienza i tantissimi problemi che hanno contraddistinto il lungo e tortuoso processo di sviluppo di Rodea The Sky Soldier. Tralasciando una premessa narrativa poco convincente che attinge a piene mani dai cliché fiabeschi più comuni reinterpretandoli in maniera poco esaltante soprattutto a causa di un cast di personaggi davvero poco ispirati, è infatti proprio il concept di base a non funzionare, mostrando sin dai primissimi minuti una lunga serie di problemi davvero difficili da ignorare.

Trattandosi di un action/platform tutti ci saremmo aspettati un gameplay semplice, intuitivo e soprattutto accessibile ma la realtà dei fatti è che le meccaniche che regolano le azioni e i movimenti del simpatico soldato robot protagonista si rivelano estremamente complesse da padroneggiare e, più in generale, caotiche da gestire, dando così vita a un’esperienza senz’altro colorata e appariscente, ma al tempo stesso piuttosto frustrante e ripetitiva. Lungo tutto il corso dell’avventura l’obiettivo è infatti essenzialmente sempre lo stesso, ovvero sfruttare le spiccate capacità motorie del piccolo Rodea per volare da una parte all’altra eliminando qualsiasi cosa si muova.

Una tale struttura non sarebbe necessariamente problematica se il gameplay fosse appunto semplice e intuitivo, ma considerando quanto la gestione di Rodea risulti spesso macchinosa, è probabile che molti di voi possano faticare a trovare sufficienti stimoli per condurre il prode robottino fino alla fine del suo viaggio. Sebbene la possibilità di volare e schizzare così da una parte all’altra dello schermo senza particolari limitazioni possa anche avere un discreto fascino gli occhi degli irriducibili del genere, il fatto che la progressione non presenti poi particolari cambi di ritmo limita al minimo il coinvolgimento che un titolo come questo potrebbe e dovrebbe garantire.

E questo senza contare i tanti problemi che affliggono la telecamera complicano poi enormemente la semplice gestione del personaggio anche nelle fasi meno concitate dell’avventura – con conseguenti, inevitabili decessi. Ma i motivi per provare una certa amarezza non finisco purtroppo qui visto che il titolo è minato anche da un comparto tecnico che definire mediocre sarebbe un simpatico eufemismo. Alla luce di una realizzazione grafica che per certi versi risulta addirittura inferiore ad alcune produzioni per Wii e di numerosissimi cali di frame-rate che minano la piena fruizione dell’esperienza, è infatti davvero difficile non chiedersi come mai il gioco sia effettivamente riuscito a raggiungere gli scaffali dei negozi.

E LA VERSIONE PER 3DS?

La versione 3DS di Rodea: The Sky Soldier è essenzialmente identica a quella per Wii U sia nei (pochi) pregi che nei difetti, denotando solo una maggior stabilità del motore di gioco. Grazie alle ridotte dimensioni della console portatile e all’implementazione del 3D, la pochezza grafica del prodotto assume poi una rilevanza meno significativa rispetto alla controparte per Wii U, risultando tuttavia sempre determinante per limitare l’intensità di un’avventura che, come detto, manca di spessore tanto in termini di narrazione quanto sotto il profilo del gameplay.

GIUDIZIO

Frustrante e davvero poco stimolante, Rodea: The Sky Soldier si è rivelato una vera e propria occasione mancata del tutto incapace di far trasparire la genialità di un game designer come Yuji Naka.