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Deep Sky Derelicts

L’ultima frontiera dello spazio è stata ormai esplorata da diversi anni. Da Mass Effect a Dead Space, le stelle ci hanno accolto in tutte le loro salse, ma ancora oggi c’è qualcuno che spera di farci scoprire nuovi pianeti su cui atterrare. Deep Sky Derelicts di Snowhound Games non vuole affatto portarci a fare una vacanza su qualche asteroide sperduto, né tenta di trasformarci in eroi pionieri di una nave colonizzatrice, piuttosto vuole raccontarci le avventure di un gruppo di sgangherati mercenari alla ricerca di antichi segreti nello spazio profondo di un panorama nettamente distopico.

Sebbene qui non ci sia una tenuta oscura in cui vivere, la grettezza e l’atmosfera cupa sono alcuni degli elementi che hanno portato l’utenza e la critica a ricordare l’intramontabile Darkest Dungeon. Ma, allo stesso tempo, il titolo di Red Hook viene utilizzato solamente come base per un qualcosa di molto, ma molto diverso. Scalzate i preconcetti e allacciate le cinture, il viaggio potrebbe essere alquanto turbolento!

MERCENARI SPAZIALI

In un futuro molto distante e piuttosto catastrofico per la razza umana, saremo chiamati a vivere le vicissitudini di alcuni mercenari alla ricerca di qualche credito facile in un grosso cimitero spaziale. Il destino vuole che tale opportunità venga fornita da un facoltoso membro dell’aristocrazia galattica alla ricerca di pedine sacrificabili da utilizzare per cercare tracce di una perduta tecnologia aliena tanto antica quanto potente. Il nostro compito sarà quello di seguire gli indizi che troveremo nei vari derelitti dello spazio, avvicinandoci poco a poco alla meta finale. Non c’è spazio per l’eroismo o per i sentimentalismi, la morte, la sconsideratezza e la disperazione sono sempre dietro l’angolo, pronte a inghiottire tutti gli sprovveduti che cercano rogna tra alieni incazzati e zombie devoti a oscure divinità tecnocrate.

La narrazione è affidata ai numerosi dialoghi di testo che si dividono in conversazioni normali, con tanto di scelte variegate, e reperti di dati trovati durante le nostre ricerche o sconfiggendo i nemici. Ormai questa è una tecnica rodata, utilizzata sempre più spesso da tutti quei titoli a cui piace costruire un universo molto “dark” in cui sono successi eventi catastrofici che hanno segnato il mondo di gioco. Ciò invoglia il giocatore a esplorare accuratamente il territorio, il che è un meccanismo utile per evitare quell’effetto tunnel che le missioni lineari possono provocare, specialmente in una mappa fatta di caselle in cui muoversi.

L’ambientazione è eccezionale nella sua idea di base, ma lo stile grafico è ciò che più contraddistingue Deep Sky Derelicts. Si tratta di una tecnica che ricalca moltissimo le realtà a fumetti delle opere sci-fi moderne e classiche, rendendo omaggio a diverse correnti di pensiero come l’ondata cyberpunk. I combattimenti in particolar modo sono l’espressione completa dello stile utilizzato, visto che ogni mossa fa comparire su schermo una vignetta in cui si svolge l’azione. Certo, questo taglia di molto la fluidità generale per favorire un approccio più statico, ma si tratta di una precisa scelta di caratterizzazione che sul lungo termine paga, soprattutto perché c’è davvero molta attenzione al dettaglio. Uscire dalle discutibile logiche del mercato odierno è qualcosa che può fruttare soprattutto per alcuni coraggiosi team indipendenti, specialmente quando c’è una bella idea accompagnata da del carisma da vendere. Purtroppo però, per quanto la colonna sonora sia molto buona, la mancanza di alcune linee vocali di riferimento si fa sentire, accentuando ancora di più quella pochezza di varietà estetica dovuta al misero budget a disposizione.

Sebbene sia innegabile che Deep Sky Derelicts sia un gioco molto vario nella sua struttura, essendo un rogue-like procedurale a turni, si ha la sensazione di non avere molto di cui beare i propri occhi proprio perché dopo le prime dieci ore si inizia a notare una certa ripetitività negli asset. Non si tratta di certo di una monotonia tale da impedirne la fruizione o la godibilità, tuttavia è presente quanto basta per mettervi la pulce nell’orecchio tediandovi nelle lunghe sessioni di gioco. Il resto però è originale, accattivante e caratterizzato quanto basta per creare quel feeling unico che permette a un titolo di contraddistinguersi dalla massa nonostante la sua vicinanza a Darkest Dungeon.

PROIETTILI E RELITTI

Il gameplay di Deep Sky Derelicts è tanto semplice quanto complesso. Al suo centro c’è la classica anima da RPG, dove saremo chiamati a creare e gestire una schiera di persone con statistiche, abilità, equipaggiamento, bottino e potenziamenti. Porteremo tre di questi impavidi eroi su relitti spaziali ai confini del sistema, dove useremo la nostra Energia per muoverci tra le varie caselle, sconfiggendo i nemici in combattimenti a turni e trovando NPC o oggetti da utilizzare/vendere. Il tutto in uno scenario procedurale sempre diverso tipico dei rogue-lite.

La chicca vera e propria risiede nella gestione del sistema di combattimento, il quale è un vero e proprio gioco di carte dove l’armamentario e le capacità dei mercenari comporranno il “mazzo”. All’apparenza molto statico, trovati i primi potenziamenti e armi ci si rende conto di quanto le carte siano malleabili e le combinazioni pressoché infinite. Mentre è indubbio che, al momento, esistano combinazioni leggermente più sbilanciate, Deep Sky Derelicts ce la mette tutta per creare un’ambiente fertile per la personalizzazione di statistiche, approcci e strategie, in modo da permettervi di creare il vostro personalissimo setup. Ciò ovviamente comporta anche una maggiore attenzione alle mosse dei nemici da parte del team di sviluppo e infatti la minaccia è piuttosto alta. Sebbene non sia crudele quanto Darkest Dungeon, il gioco di Snowhound Games è impegnativo quanto basta per rendere soddisfacente il lungo farming alla ricerca degli oggetti più forti.

Le ore di gioco non mancheranno, specialmente per gli smanettoni, ma a onor del vero la longevità sembra alquanto ridotta. Le missioni sono piuttosto semplici e poco ispirate, soprattutto perché si limitano a essere didascalie che spesso equivalgono a una semplice raccolta di risorse. Il numero di nemici è ottimo ma non presenta quella varietà situazionale che rende ogni combattimento diverso e imprevedibile, il che fa entrare in gioco il fattore ripetitività una volta esauriti gli scenari possibili.

Non ci sono eventi, situazioni o meccaniche pronte a spezzare il loop di gioco, il quale si limiterà a una sorta di routine da fare fino a quando non si è sbloccato tutto e raggiunto il team perfetto. Si crea un’automatizzazione delle azioni del giocatore, che diventa quasi un agente passivo nell’ecosistema di gioco. C’è poco impatto decisionale e un rischio che va via via a scemarsi a ogni potenziamento, fattori che rendono l’esperienza decisamente poco propensa alla rigiocabilità e a lunghe sessioni. A tappare questa falla c’è l’aggiunta di una modalità denominata “arena”, che vi permette di vivere l’azione in maniera più diretta senza tediarvi con dialoghi e storia per quelli di voi che non vedono l’ora di menare le mani.

Questi difetti non rendono il lavoro di Snowhound Games manchevole di contenuti, anzi c’è molta carne sul fuoco se si considera che questo è effettivamente un RPG da giocare a colpi di carte. Non sarà di certo un’avventura infinita piena di sorpresa a ogni angolo, ma c’è abbastanza sostanza da intrattenervi per un bel po’, soprattutto se riuscirete ad apprezzarne il sopraffino stile grafico. Inoltre dobbiamo tenere a mente che questo è un prodotto appena uscito da un’Early Access molto attivo che ha portato al risultato attuale anche grazie all’aiuto dell’utenza. In futuro potrebbero arrivare nuovi contenuti e aggiunte che renderebbero Deep Sky Derelicts ancora più profondo e variegato. Al momento però, sicuramente il prezzo del biglietto vale tutto il viaggio spaziale.

Deep Sky Derelicts
GIUDIZIO
Deep Sky Derelicts è un gioco particolare che fonde il mondo degli RPG spaziali con l’universo dei giochi di carte digitali e i rogue-like. Al comando di una truppa di mercenari, ci ritroveremo a scandagliare le stelle in combattimenti a turni ambientati in zone divise per caselle, come i vecchi tempi dei giochi di ruolo da tavolo. In effetti, il gioco di Snowhound Games offre tanti contenuti quanti ne può contenere una scatola di cartone. Profondo ma non troppo, longevo ma non abbastanza da soddisfare la nostra necessità di esplorare ancora, verso l’infinito e oltre. Lo stile grafico però è eccellente e anche la colonna sonora fa il suo lavoro nel renderci piacevoli perfino gli orrori cosmici nascosti nel buio più profondo. C’è tanto carisma in Deep Sky Derelicts, così tanto da riuscire ad attutire quei pochi difetti che possiede.
GRAFICA
9
SONORO
7.5
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
8.5
PRO
Stile grafico curato e originale
Gameplay divertente, profondo e molto accessibile per un Card Game
Ambientazione fantastica e livelli procedurali
CONTRO
Longevità non proprio stellare
Alcune missioni eccessivamente lineari o poco caratterizzate
L'interfaccia di gioco potrebbe risultare scomoda
8
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